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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 362’584Autori attivi: 7’479
Gli ultimi 5 iscritti: Serena Muda - Daniele Rizzo - bludragonseeker - Antonella Dadone - Marco Langmann |
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Ogni consonante ogni vocale
sembra chiamare a rapporto
cercando con il suo modo di porsi
di catturare quanto dentro sussulta
onda particolare spumeggiante che inabissandosi
provocherebbe l’imponderabile
frullando e rifrullando come spuma del
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VIALE DI SERA
Tranquilla sera, viale silente. Alberi
neri si arrampicano a sfiorar nubi
celate in basso da incerti chiarori.
Dormono foglie oscure, filtrano fili
di luci dalle stanze di case intorno.
Pallida luna nascente, lampioni
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Salvati dal cielo
il sole se ne andrà
se resterai aggrappato
al buio delle notti
che arriva all’improvviso.
Salvati dal cuore
che batte per un giorno
un sogno sarà solo
una luce che sorge
nei mattini di follia.
Non servirà pregare
né
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Sento che la mestizia
vigorosa m’invade
quando intensamente medito
sul nostro vissuto insieme.
Lacrime silenziose
solcano
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Il sole ora proietta
i raggi sulle case
non ha più tanta fretta
nel ritmo della sera
colgo il suo calore
ringrazio con preghiera
e’ l’anima sospesa
alla svolta del giorno
che vibra nell’attesa
dell’ombra del tramonto
sto salutando
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La guerra è un orribile mostro divoratore,
un urlo di dolore che non si placa mai.
È il risultato di interessi che si scontrano,
di poteri che si affrontano, di destini che si concludono.
I morti sono tanti, troppi, senza nome,
le loro vite
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Sapessi, madre, quanto mi ha baciato
il tuo amore, fin da quando percepisti
ch’era cresciuto il bimbo nelle vesti
con le toppe nel culo e l’orlo sfatto.
Tante volte! Quasi mi fosse accaduto
di aver rubato il tempo a quello spazio
che tacita ogni
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Non ho conosciuto la guerra
mi Scuso con te,
né tanto la fame
seppure da piccolo
non navigassi nell’oro
mi Scuso con te,
non ho conosciuto la paura
o perlomeno non quella
che divora l’anima e la carne
mi Scuso con te,
e nemmeno ho
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come un guerriero stanco di tramonti
rimango in piedi con la bocca in silenzio
ho slacciato l’ennesimo nodo dei maledetti pensieri
apro gli occhi dalle notti sedate di medicine
o forza di un destino regalami il tempo di un silenzio
intense poesie
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Basta un pensiero che la mente inizia a trottare
sia bello o brutto non fa differenza
chissà quanti cestini colmi avremmo
se questo fosse possibile
poter scegliere quanto fa piacere
sarebbe come essere sempre al settimo cielo
vizietto da non
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 | Quel fumo bianco
ha rotto il tempo di tanti,
mobilitandoli
nell’ansia di sapere.
E poi sei apparso,
nel brusio,
e dinanzi alla folla
la tua emozione
ha trovato rifugio nel sorriso,
sorretta dalla fede,
la croce al tuo fianco,
mentre mani
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Dille
che loro non verranno
e che in un’altra vita
sarò un fiore aperto
senza profumo
ma con i petali d’argento
per riflettere
la luce della luna.
Dille
che il mio sangue
sarà oro puro
incorruttibile al tempo
e vedrò stelle di
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Ho affidato ad una nuvola il mio pensiero:
“Fa’ tornare il mio amore”.
Ho atteso il sorgere delle stelle
interpellandone ciascuna.
Mute e tristi nel freddo universo
davanti al mio sguardo
mille stelle son trascorse,
solo una dolcemente mi ha
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L’essere Tu etreno
o Dio della mente mia,
è un bomba
che mi esplode dentro
e mi sento fiume in piena
che abbraccia il mare
e l’azzurro dell’aba
che copre il nero
dei temporali della notte
e vivo e rivivo
l’essere io uomo
l’atteso da tutta
la
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Fantasia mamma mia
sei una candida bugia
e il mio verbo sconsolato
non ancora ti ha incensato.
Vanteria mamma mia
non sei Eva né Maria
e il tuo cielo di smeraldo
dalla mente lo dissaldo.
E gli occhi miei non vedono che il niente
il cielo mai
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 | Non fu dolce la mia infanzia,
ma colorata, viva, si
in quei paeselli sperduti
nella bassa, un universo distante.
Lunga e serena fu la passeggiata
in riva al grande fiume,
dove l’acqua chiaccherava
mentre i sogni danzavano insieme al vento.
I
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Ad ombre, ibride e compiante,
anime divelte in cerca d’altri mondi,
vite disgiunte, a frastagliar coste.
Siam emigranti a mangiar pane e speranza,
amor vitale, ingegno e desideri d’amore,
siam come voi, animo dignitoso e solidale.
Siam un coro
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come la tenerezza di un bimbo
palpita la purezza della mia fede
ho offerto al padre celeste i rantoli della mia malattia
s’illumina di luce il buio del mio inferno
m affido con dolcezza alla Mamma Celeste
la mia fede brilla nella pace di un fiore
o
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Raggiungendo il limite di sopportazione
s’installa un senso di pace irriconoscibile ai più
non tutti sono disponibili a tollerare
quello che dintorno può nuocere al proprio io
restando ad aspettare che il tutto prenda un’altra strada
affinché
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Porto dentro me il silenzio di cose mai dette
mi giro e rigiro nella notte
cadon l’ore rotte
una s’estingue, l’altra s’avvicina.
Torna una voce, viene e va, vicina
tace, non tace, fino alla mattina,
prega, canta, invita
poi resta ferma, appesa alla
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In quest’aria di festa
canta
l’anima di regina,
lodo, lodano!
Il silenzio dell’ambizione
in freschezza del cielo
mamma o sole ...
E’ una voce d’oro
in ventagli di rose
all’anima di primavera
spesso,
lodo, lodano!
In questo speciale
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Tornerai
non tornerai
sarai la stessa
o cambierai
per sempre.
Tornerai
e avrai ancora
lo stesso sorriso
e gli stessi
silenzi di cenere
da respirare
verso sera
quando il tramonto
rende ogni cosa
simile alla morte.
Tornerai
non
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Striscia promessa
striscia abitata e vissuta
striscia più volte persa e riconquistata
striscia senza nazione e passata di mano
striscia amata e odiata da popoli a sé contrari
striscia dove la pace ha perduto la ragione
striscia in guerra perdura da
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La mia mente cerca riparo
dai copiosi frastuoni del mondo.
Veloci corrono i miei pensieri,
a te madre mia.
Solo il nitido ricordo
del tuo viso luminoso e stupendo
e il suono delle tue armoniose parole
mi restano, mamma.
Ed io lì
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Ho lasciato pensieri
nell’ inquietudine delle nubi
quando uno spicchio di luce
si fece strada nel buio così ferocemente
da tagliare in due un campo di grano.
Ho traslocato l’anima
nell’ ingenua trasparenza
delle ali di una libellula...
un
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Eri sceso dall’ultimo vagone, le spalle curve come un peso addosso, il treno in lontananza, la stazione. Lo sguardo a indicarle l’obiettivo: un tratto di cammino, e via con gli aghi appuntiti dentro, circondati dagli aghi di pineta e minaccioso il cielo vi guardava;
si parlava di un voi senza futuro e ti spegnevi a tratti nell’ascolto che si perdeva nell’acqua che cadeva, e in quella nuova pioggia, a stille riflettevi: Che di noi nel destino? Chi sa dove? E vi vedevi osservati da una nube, quella ancora d’un chiaro opalescente, non velata, che avrebbe individuato due figure d’anime sperse con quegli aghi dentro - e intorno - nel mondo d’una pineta sconosciuta, arresi alla coscienza la più alta
a lacrimare col favore della pioggia che dolce carezzava, aspergeva, quei visi tesi, tersi, in oblazione. |
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Con variegati innesti alla luce,
sole imperante di giorno
e miriade di stelle la notte,
risplenderà la fioritura
di variopinte gemme
in una vasta gamma di colori.
Da questi profumati germogli
verranno alla luce dolci frutti,
prelibatezze di…leggi…
di Francesco Andrea Maiello |
Dal buio alla luce, dalla mente (materia raffinata) all’anima (mente illuminata), l’umanità completa il suo ciclo vitale (antropogenesi) passando così dalla nascita (materializzazione dell’amore) alla rinascita (spiritualizzazione della…leggi…
di Francesco Andrea Maiello |
Francesco Andrea Maiello, soggetto bipolare (diagnosi di illustri clinici) con tanto di psicosomatico, certamente persona sensibile e soggetto spirituale, dopo strani segni lampanti e segnali lampeggianti, sempre più si ritiene il protagonista di…leggi…
di Francesco Andrea Maiello |
C’ era una volta una principessa felice… No, il protagonista della nostra fiaba non è la figlia di un re, ma di una meticcia, nata da un incrocio tra un labrador ed una spitz. Bravi, avete naturalmente indovinato! La nostra…leggi…
di Peppe Cassese |
Tra catastrofi ambientali, conflitti territoriali (Putin, Netanyahu), omosessuali (Matano e Diaco) che reclamano i mariti, compagni che generano figli senza mamma e papà, a parte i femminicidi, gli infanticidi e gente disperata che muore per…leggi…
di Francesco Andrea Maiello |
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Anteprima Esclusiva: La Nuova Libreria di Scrivere Sta per Aprire i Battenti!
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La libreria non è ancora aperta, ma le pagine si stanno già scaldando. E' il momento di prendere la penna e segnare il calendario. Scrivere e Naria Edizioni ti aspettano per trasformare il sogno di ogni scrittore in realtà.
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ISCRIZIONE CLUB SCRIVERE
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SCRIVERE E' UN CLUB DI SCRITTORI E POETI AL QUALE SI PUO' ESSERE ASSOCIATI IN 2 MODI:
- SOCIO ORDINARIO
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IN MOLTI SI CHIEDO LA DIFFERENZA DOVE STA. ECCO IL LINK ALLA TABELLA DI COMPARZIONE TRA LE DIVERSITA' DI ISCRIZIONE AL CLUB.
DIVENTARE SOCIO CLUB SCRIVERE
DIVENTARE SOCI NON E' UN OBBLIGO MA ESSERLO VI DA TUTTE LE AGEVOLAZIONI DEL SITO!!
GRAZIE E BUONA SCRITTURA. |
La mia mente cerca riparo
dai copiosi frastuoni del mondo.
Veloci corrono i miei pensieri,
a te madre mia.
Solo il nitido ricordo
del tuo viso luminoso e stupendo
e il suono delle tue armoniose parole
mi restano, mamma.
Ed io lì
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Sfilo i sassi, lentamente,
dalla pietraia della mia memoria.
Stacco le spine, ad una ad una,
dalla rosa della mia
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Io c’ero
e ho fatto cose
di
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Una stanza dipinta di rosa
una culla appare
un batuffolo sotto le coperte,
le manine che scalpitano
ora è in braccio a
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Irraggiungibile, incomprensibile
nessun volo pindarico
solo un piccolo aiuto dalla fortuna,
non ci si può abituare alla
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1987
Giustizieri
farabutti
a spaccarci
la faccia
sopra i tetti
di notte
tra i bagliori
dei neon
e
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Ogni nota è una lacrima
ogni melodia un lamento,
da quando hai lasciato
terra e vento.
Le mie corde tremano
in una
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Credemmo
essere noi predestinati
unici e invincibili
facciamo i conti
oggi con quel vissuto
questo presente
e un
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Chiamatemi poesia,
diceva lui
sebbene sapesse quale fosse il prezzo.
Masticava sigari amari,
il profilo austero e
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Arrivi alla mia anima e la sfiori,
empatia.
Con il sorriso mi stravolgi
e le mie parole le ha un ladro,
afasia.
Con il
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Nel paese del Sol Levante ho lasciato il mio cuore,
tra templi maestosi e ciliegi in fiore.
Tokyo frenetica, Kyoto
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