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Diego Bevilacqua
Le 121 poesie di Diego Bevilacqua
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Esile sposa velata di nero,
va camminando leggera appena sfiorando
quel secco terriccio con i piedi scheletrici.
Assieme a lei, posto al suo fianco,
un futuro marito dilaniato dai corvi:
Amore e Dolore.
E s'avvicinano all'altare allungando passi
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Procediamo, andiamo verso l'infinito,
dove la notte ed il vuoto si stendono
lungo la riva di una casuale associazione di idee.
E di lontano, sento musica e cori e colori.
Abbandoniamo un mondo sbagliato,
posto orrido, immerso nel fango,
dove la
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Sogni
Sottili parole
Confusionari pensieri
Attraversano il mare
Vanno sciogliendosi come calda neve
Uniti al Cielo e alla Terra
Vagano -nell'intestino dell'universo-
Così, tra certezza o finzione, realtà e illusione,
prendono
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li cerco
buttando all'aria
ogni mio cassetto di pelle e carne
sogni perduti come foglie
annegate tra le nostre lacrime
che il vento ha nascosto
nelle fessure più buie
e non li trovo più
mi resta solo il dolce odore
del loro
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Sempre mi affaccio alla finestra
per vedere il bel crepuscolo,
salutare con le labbra sulla guancia il bel Sole.
E resto lì ferma a guardarlo sognante
finché non giunge la notte dalla veste danzante.
Allora smetto di essere
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Dove hai intenzione di portarmi
Capitano, dove pensi di condurmi?
Tra i ghiacci dei poli? Tra le immense
onde del deserto? Dove hai intenzione
di portarmi?
Sul bianco corpo della luna,
candido d'avorio e di pittura e di sogni,
solcheremo i
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Stanco di correre
tra le strade e le vie e gli abissi
che abitano i tuoi occhi,
riposo per qualche lurido secondo
sulle tue ciglia, Noia senza parole.
Mi fermo, immobile
cerco di osservare la strada
tracciata dai passi e quella da
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Soffiano i venti
liberando i capelli della vita
che osserva il riflesso del cielo;
dietro lei i prati d'Irlanda.
Ella attende giorno e notte
sempre nello stesso punto
prostituendosi al piacere del momento,
godendo dell'abbraccio del Sole
e
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| Anime cavalcano la notte, la tempesta,
generando paure e timori nella nostra casa,
riversandosi come lacrime su questa terra.
E il cane sta aspettando che la luna passi,
sta attendendo la venuta del sole.
Sarà la fine? Sarà la
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| Sento vibrare il tuo corpo mentre giaci distesa sul letto
avvolta tra le mie braccia; baci, seno,
delicato desiderio di schiuma.
Tu che hai amato il dolore della violenza,
che hai schiacciato e graffiato schiene,
assaggiato tanti sapori, tu che ti
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Fumi della città
che s'insidiano tra le vie, le case, la metro...
Fumi della città.
Non c'è luna lassù,
nè luce che possa illuminare la mia via,
non c'è luce perché gli occhi non vedono
-forse
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| Eccoci arrivati, le luci, le belle tende,
la porta.
Saprò aprirla?
Riuscirò a girare la maniglia?
Sento l'aria notturna bisbigliare
e burlarsi di me.
Sì, entriamo. Ormai siamo arrivati,
poggiamo il piede sull'ultimo
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| Sapete dirmi dove riposa la mia Terra?
Sapete dirmi se vi troverò freddi ghiacci
o l'occhio scarlatto di un vulcano?
E boschi?
E campi di grano?
Il mio amore?
E' tardi per fare domande
agli antenati che stanno dormendo.
I vecchi son
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| Fermiamoci a prendere un caffè
aspettando che il temporale passi e strisci
nei tombini, tra le scarpe in pelle
e i tacchi alti.
Fermiamoci a prendere un caffè,
poiché il giorno dorme profondo
e per molto ancora non si
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| Taci cuore mio
perché le tue parole non sono ascoltate,
perché lente, evanescenti nuvole
sbiadiscono diventando sensibilità.
Pallida poesia
senza più senso
Taci anima infelice e lacrimosa,
resta ferma, immobile in un
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| Sì. Al mondo griderai il piacere
che lento scende dalle tue labbra
e volge gli occhi all'estasi del cielo.
Sì. Bella ti vedo ancora sul letto,
nuda. Al più coperta di malizia.
E le tue braccia, il tuo respiro
tesi verso me a
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Invia un messaggio privato a Diego Bevilacqua.
| Silenzioso in questa stanza apro le porte
Ai ricordi più dolci, ai suoni, ai sapori.
Tutto tace.
E nulla
Spezza il canto del sogno, tramutato in gemito
Da sospiri e battiti d'amanti dolci al miele.
E culla il vento la loro tragedia,
Il
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| Rubami al silenzio della notte
dove il chiarore della Luna appena mostra
il sorriso di un volto lacerato dai pianti,
dove il manto della notte copre col suo corpo
mani segnate dall'artigli del dolore.
Rubami, sottrai l'anima mia al vano piacere
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| Ho ancora tra le dita l'odore del tuo corpo,
il piacere nella mia mente.
E nei miei occhi sorge rinnovato l'eco
delle parole, di quando al riflesso di una candela
gettavi sul mio petto biondi e splendidi capelli,
che lentamente spargevano
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| Riposi il corpo distesa tra i rossi tulipani
e sorridi in sogno a chissà quale uomo.
O forse scherzi con le mie carezze,
con i baci che offro alla bella fronte,
che rubo alle rosse labbra.
Le tue dolci rosse labbra.
E riposi coperta dal
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| Vento selvaggio, respiro divino
e divina forza, colma la mia mente
di racconti sublimi,
pulisci il cuore dalla polvere,
rendi omaggio ai miei dolci pensieri
come il marmo immortale.
Guidami come un padre,
correggi i miei sentimenti,
innalzali al
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| Son passati molti anni
con la lunghezza
di molti lunghi inverni.
Ma non è il momento
di pareggiare sulla bilancia
Vita e Tempo.
Tendo invece l'orecchio
all'onde marine,
a conchiglie,
sentendo
vedendo
volti e lacrime
e
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| Abraxas
tendeva braccia
nel rumore della pioggia
copriva ansimante
i pensieri di Adamo
Dimmi cosa pensi
-Non ti sento-
Lisciava i capelli
solo sfiorando con le dita
il desiderio
e dominare gli occhi
schiacciare quel suo corpo
contro la
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| Neve sulla terra dormiente,
e dolce assenzio a rinsavire
la noia mortale
di uomini imberbi.
Mai più saranno quelle guance
sensibili al tocco
d'una calda
appassionata mano.
Mai più labbra sconosciute
incontreranno le loro;
ora
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| Cosa mi racconti, muto cielo?
Tu, immobile e pensoso,
tu che sciogli le braccia
cingendo un'umanità di sospiri
con fredde catene, cosa mi dici?
Come son sciupate nel silenzio
mie e nostre parole!
E sentimenti s'addormentano
su un letto di
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| Abbracciato ad una stella
scrivo sul sogno
il tuo nome.
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| Eccoti sul letto tra lenzuola
e cuscini. E nel tuo sguardo
quel forte desiderio.
I nostri corpi questa notte
godranno d'una fioca luce,
godranno del silenzio e del riso
di sogni altrui.
Sogna al calar della notte
la ragione, si legano
al collo
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Non lascerò pronunciare
alle tue labbra il suo nome,
ma le terrò impegnate
al sapore d'un bacio.
E godremo dei corpi nudi
stesi su lenzuola violate,
attori nel teatro della notte.
Spettatori allora saranno le stelle,
ed il fuoco
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Andavi componendo sotto il ciliegio
in fiore la voce d'un dolce usignolo,
e la bellezza del tuo cuore
s'andava paragonando all'albero
che come un padre ti cullava.
Triste tendeva le braccia ad un cielo
troppo lontano.
Ancor ti vedo alzare gli
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| Si fece il cuore rosa scarlatta
senza spine, dolce questo dono
sembra danzare tra le tue dita.
Nulla vuole se non accarezzare
i tuoi capelli, ornarti la bella
fronte che splende all'omaggio
d'un raggio di luna.
Eravamo distesi sul ciglio
d'una
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121 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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