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fissava la conca il lattante lavato
lo scolo al soffitto di un'acqua piovana
bagnava d'allora profumi di stagioni lontane
Amore cieco schiudeva le braccia
fiatando sul muso cantate novelle
Reminiscenze di mille momenti
Scaldami bimbo dell'alito leggi
fosco d'indole
nel mezzo a tua stagione
miri il rapido incedere all'intorno
folle... dagli occhi spersi
sconti l'andar dei giorni
e immobile sembri morire. leggi
non avrei potuto scrivere di te
nel trascorso di questi anni.
Solo oggi il vento s'è fermato ai margini di strada
dove descrivevi quel profumo, impalpabile e remoto
con le pene e i tuoi respiri.
Il rosario intrecciato tra le dita
cocente leggi
ti guardi e affondi la spada allo specchio
narciso dal corpo scoperto.
L'affanno crea il panno d'intorno
e t'annebbia la vista
ma tu nell'eco di rabbia ti cerchi
e cogli i momenti più belli.
sopravvissuti
segnati per sempre
con occhi scavati come le fosse.
Costretti
tornano alle pene, scherniti dai propri
compagni di cella adibiti ad orchestra
dalla milizia.
Scampare non serve
l'umiliazione appieda la morte.
Dopo di essa capir cosa leggi
l’idioma d’amore
si confessa sui muri
ha il colore e il profumo dei fiori
segue l’andare del mare
e bacia la rosa senza toccarla.
Spiffera il vento e ascolto anche il mare
il destino dei fiori non posso cambiare.
Io stesso quel giorno tenevo una leggi
ho colto per te parole più belle
mescendole ai fiori di campo.
E' autunno
bevo acido pianto dalle tue labbra
e tu fuggendomi ai baci
discosta m'ascolti.
Hai perso la strada del cuore
ma il mio è offuscato d'amore
e non si leggi
... l'avvertirò
e come un caldo giorno di neve verrà muta.
Sciolte agli occhi lacrime di ghiaccio
scenderanno sulla bocca con accordo
quasi un regalo
a dissetarmi dall'ultima paura. leggi
acqua ti calo nell'intimo mio
come il rivo didentro la valle
fresco - fruscio
il tuo scorrere mi piena ed inebria la mente.
Ti guardo, ti bevo e mi sazi
sorgente infinita
principio da cui deriva qualcosa:
l'amore e la vita. leggi
mi attraversi le viscere
lasciando la scorza rigonfia.
Come il pitone affamato
ti chiudo dell'aria
t'assorbo coi giorni e vivo di te
e parlo con te.
La voce mistero dell'arte
che piena la parte sei tu.
Poesia, all'angolo di strada
con leggi