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Andrea Sargenti
Le 130 poesie di Andrea Sargenti
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Temo l'estremo
nell'affranto cammino.
Disilluso autore,
inefficace pittore
d'emozioni vere, perso
nel vortice malato
d'indefinite parodie
della realtà mutevole.
Inutile, malvagio
ricorrere all'inganno
nelle selve lontane
di
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C'è un moto perpetuo
che drammatico segna
scandisce, delimita
il flusso arreso
delle parole deboli.
Lei danzava, a piedi nudi
sul prato del mondo
mentre tutti, tutte
erte nella loro finta bellezza
improvvisavano balli
teatrini di
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Non avendo non dovevo
tener la conta degli istanti
tener presente l'illusione
tener da conto le bugie.
Ho letto poesie
uniche profondità ribelli
dell'immagine del cuore.
Ho cercato di ascoltare
ho perfino cercato di scrivere.
Sono
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In queste frasi
vorrei raccontare di te,
chiedendo, supplicando
che ogni parola
sia segno e memoria
di questa magica e libera
appartenenza.
Ora, chiamami con il nome del vento.
Chiamami così
urlando l'impeto di ogni delusione
ogni
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Affascinanti magie,
pillole di luce
scorrono libere
nel rosso della sera.
Danzano libere
le nuvole lontane
baciate da colori marini.
Onde perpetue
accarezzano e cullano
sospiri ripetuti.
Mani e piedi
danzano immobili
accolti dalla brezza
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Quasi quarant'anni
nel vortice confuso di un secondo.
Misuro attentamente
curve, cerchi
geometrie illuse
architetture di pensiero
disegni sbiaditi dal destino.
Apparentemente determino
limiti, misure e confini
nell'illogica
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Spari nella notte
fuochi pirotecnici.
Nessuno osserva curioso
i colori e i disegni.
Uomini, donne
bambini travolti da un destino crudele.
Tra le pietre di una vecchia casa
un soldato immobile
un fucile carico
un destino vuoto
un orizzonte
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Ogni sera
nella fantasia del mio dolore
attendo silenzioso.
Non esiste una cura
per l'amare l'oblio.
Il corpo che nell'ombra
si sveste di paure.
Un disegno magico
di curve vive
avvolge il mio respiro
rapisce ogni senso.
Ti vedo camminare,
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Non è reale
questo insieme di suoni
incontrollabile veleno.
Abito in vestiti logori
così da ricordar passati
nelle ore dei miei visi spenti.
Silenzio, opaco
rumor di onde
di mari, di albe.
Aiutami granello di sabbia
a ritrovar
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Non dubitavo.
Un treno in ritardo
una stazione deserta
attese già vissute, già scandite.
Non dubitavo
di comode filosofie
facili concetti riciclati
premi garantiti
amori preconfezionati.
Chiedevo risposte
nel vuoto di un nulla
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Ora vedo
immagini sfocate.
Non è chiaro il dolore
ne la domanda.
Ho solo una chiave
desiderio ultimo, primo.
Mi leggo e non capisco
nel valore di un idea è possibile morire?
Sognavo, bambino
sognavo
cantavo le musiche
seguivo
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Colori che più non vede
il guardar lontano dell'occhio mio.
Segni sul viso
ricordan paure e attimi passati.
Mani, queste mani
gesti nel vuoto a disegnar pensieri
tracciando desideri, impeti di cuore.
Potrei lasciar cadere
maschere,
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Ti vorrei ... raccontare,
vorrei parlare di me
vorrei scrivere con rime intagliate nel cielo
quello che non dico
con parole formate nel vento.
Io che di parole son finto padrone
vorrei raccontarmi, raccontarti
capirmi.
Ripeterò gli stessi
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| Con un battito di mani
leva in volo colorata farfalla.
Accarezzo germogli
di primavera rinata,
allusione di un cuore
che batte senza rumore.
Tutto si intreccia, contorce
in pallido respiro di attesa.
Il mio tempo prosegue
ma non vedo,
non odo
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| Così, non fragile
velenosa attesa di sguardi
nel vuoto.
Nascosto, chino, in ombra
attendo che ogni battito rallenti.
S'immergono le ultime voci,
svaniscono gli ulti passi
di piedi e occhi curiosi.
Il sospiro del cielo solo rimane
tutto
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| Interamente, senza nessun limite.
Nella programmato fatalismo di un idea
lascio confondere convinzioni umane,
io che di umano nascosi l'anima.
Senza limite
inseguo le tracce di un destino
disegnando strane geometrie,
matematica apparenza
in
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Invia un messaggio privato a Andrea Sargenti.
Indirizzo personale di Andrea Sargenti: andreasargenti.scrivere.info
| Non temere, non fuggire
io ti conosco.
Lascia per un istante
nell'inseguirsi di ombre cupe
quest'ansia fragile, forte.
Io ti conosco, ti conobbi.
Lasciammo al caso
di un destino già segnato
i passi, gli sguardi e le strette di mano.
Un
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| Attendo.
Il silenzio di questa notte
avvolge, uccide.
Conto i passi veloci,
respiro, osservo.
Nelle narici
scorre la paura dell'ignoto.
Io conosco queste ombre,
Loro non hanno paura di me.
Abbraccio il silenzio,
rapisco incosciente
l'ultimo
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| Seduto, raccolto
respiro inedita follia.
Lontana visione mutante
desertica illusione visiva.
Imbriglio metafore
rime catastrofiche.
Pensiero alcolizzato di paure.
Forzami di forza che non chiede
abbracciami di amore che non dona
dona le
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| Antico cuore
Salvami d'errori umani.
L'epoca che venne
Dubitava di speranze.
D'ogni battito nutriva
Anime rincorse, vive.
Cuore di tigre
Salvami d'irrefrenabile passione.
Immagini che scorrono
Infiammano i pensieri.
Ogni battito
Si rincorre
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| Pensato, pianificato
presunto, auspicato.
Determino la voce
con cui abbraccio il tuo pensiero,
libero da vincoli
incateno dubbi e presunzioni.
Scrivo il mio futuro ed il tuo passato.
Non intravedo più passaggio
in questo gorgogliare
di
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| Leggermente
così come leggero è il primo sole del mattino.
Torno piano piano
a schiudere un sorriso.
Questo vuoto
ormai pieno di silenzi,
ombre che mi sfuggono
rapite da fragili sprazzi di luce.
Afferrami vita,
non mi lasciar
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| Con fredda convinzione
semino parole
grammaticalmente
povere
di poetico pensiero.
Amalgamo pensieri,
immagini e colori.
Sopravvivo persino
ai miei stessi sogni
ai colori dell'autunno.
Cammino intrepido
nella spiaggia del mio
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| Abbandonami, paura debole.
Docile melodia ingannevole.
Seduto ai bordi della vita
osservo pieghe di sorrisi amari.
Ascolto inutili allegrie
di false verità,
felicità inventata
da rubati sorrisi
e spot televisivi.
Donne e
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| Non potrei
non dedicarti un verso, una voce.
Amica e compagna
di mille pensieri.
Leggera, impetuosa
accarezzi il mio spirito
abbracci quest'anima
melodiosa mi accendi il cuore.
Pioggia,
eternamente perso
nelle tue lacrime
attendo la tua voce.
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| Inseguendomi nell'anima
vivo l'acuta mancanza
d'essere libero.
Attendo battiti d'anima
scosse, brividi
parole nuove di nuovo desiderio.
Tutta questa vita
nascosta in un sogno.
Attraversare quotidiane follie
nel tortuoso cammino
verso la pace,
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| Ridisegnami il confine
tra l'alba e il tramonto.
Seguo sentieri
impressi.
Ascolto parole
dette.
Vetrifico l'apparenza
di continui sussulti d'anima,
vincere l'illusione
di pace raggiungibile.
Un sorriso rubato
accompagna la speranza
ed un
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| Seguendo le linee
che la tua ombra regala
invento immagini
d'incontrollata passione.
Illumino la notte,
esplodono i sensi.
Avvolgo il tuo cuore.
Il tuo corpo
m'investe di calore solare.
Abbracciami, baciami
Amami,
donami la
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| E' incredibile
come l'essere,
sia fragile e impetuoso.
Accogliendo il destino
s'invoca il presunto coraggio
di pianificate strategie.
Cosa può realmente
la nostra mente umana?
L'uomo è figlio della terra,
l'anima è madre del
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| Tenebroso riflesso
inconsueto, vago.
Insipido stupore
inutile affermare
risposte.
Induco l'anima
cieca, sorda
povera di ricchezze umane
ad eleggere giustizia
verità.
Tutto si assopisce,
silenzioso.
Una nuova notte,
fili di
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130 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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