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Maria Giovanna Fronteddu
Le 148 poesie di Maria Giovanna Fronteddu
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| La sopravvivenza in un barattolo attende il suono della moneta
la chitarra malconcia, scarpe rotte, sul lastricato i fogli da poeta,
centinaia di volti indifferenti e vuoti che sfiorano i miei sguardi
in giorni sfatti e poco lucidi che scorrendo
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| In anni di privazioni senza lamento hai ingoiato il tuo destino avverso
lontano dagli affetti e dalla vita nel buio di un'ingiustizia inaudita,
tra i tuoi versi nei tuoi racconti che rileggo adesso nel dolore
non troverò che frammenti dispersi
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| Camminavo a stento in un giorno disumano
raccogliendo arbusti sradicati da un vento villano
e i passi erano piombo sulle tristi pareti
che avevano rinchiuso tutti i nostri segreti,
quel giorno presi a parlare con il tuo fantasma
nella crudele
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Nera dea dei miei ricordi
lambisci ancora i miei sensi
vorrei i tuoi sorrisi negli occhi
le tue mille voci a cantarmi
le tue mani forti a sollevarmi.
Un fiume di estatici turbamenti
scivola nella sensualità, mi graffi
e sei ancora padrona
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| Il mantello è calato ancora
stavolta mi sfiora
porta via parole
vuote
aride
che non danno senso
a perdute lacrime
al tuo cinico sguardo
inesorabile
cado
in silenzio
incolmabile
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| Certe striscianti e misere giocate
nelle serate schiave della noia
pur sapendo di poter perdere
solo per spingere il tempo
nel suo sterminio giornaliero,
tra tecnica, coraggio, azzardo,
sempre più il piacere del baro
così
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| Addio vana emozione del segreto
sonno soave negli occhi tuoi
nel disarmante profumo
di rose rosse.
Addio scavato lamento
furia dell'errante passione
densa di fremiti e sguardi
fascino e seduzione.
Sciolgo i tuoi capelli neri
nel vento da
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Il rosso sfumato
di echi incalzanti
s'infanga nel buio
già ingordo
della dimenticanza
rotola sulle lenzuola
in dissolvenza
divora vorace
la tua essenza.
...
Incede il passo
crocifisso
del tempo
ci scorre addosso
sbuffando di
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| Brulicano i sogni ancora
bruca la penna cercando parola
conosco l'incoscenza
e il mio limite ora
conoscenza inutile
quando nell'animo brucia
l'emozione e la sua dimora,
sento amore parte di me
o io sono parte dell'amore
come fingendo
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| Guardalo
Ubriaco nella sua sicurezza
crede consapevole
il suo lebile passo sulla terra
senza comprendere che io
sono la terra
io sono dovunque
ma non ne vede l'importanza
ed io cresco i suoi figli
il mio seno graffiato e livido
dà ancora
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| Il nebbiaio che scivola denso verso il tramonto
scintilla grigio arancio e si scioglie allo sguardo
e caduca la dolce speranza del tuo ritorno
segue smarrita nella sua alcova il giorno,
anche oggi si spegne il sole nella tua assenza
e m'inerpico tra
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| Lenzuolo di notte
m'avvolge di pece
di carezze vorace
sciolgo catene
volo da fenice
in fantasie di brace
azzanno desideri
lecco sinuosi pensieri
sospiro istinti fugaci,
un tempo rapaci
gelidi occhi
fissano vuoti
lividi boati d'attese
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| Pozzi neri
profondi tonfi
tra la cenere
vuoti occhi
baci umidi
languidi
sospiri latenti
non illudermi
non toccarmi
non amarmi
passo per passo
nuovi confini
piove vuoto
signora paura
delira e affonda
gli artigli
tra le carni
disegna
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| Vorrei abbandonare l'umano fracasso
per librarmi solo anima nell'universo
quella si sarebbe una vera vacanza
nessuna valigia nessuna stanza
un viaggio alla velocità della luce
nell'infinito del mistero che tace,
nessun istinto distruttore
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| Di viola si tinge il mio cielo
nelle vene atroce veleno,
gli occhi iniettati di sangue
le carni di spada trafitte.
Divoro questo tempo che sfugge
il desiderio indomito si sparge.
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| Ho indossato il vestito
dell'invisibilità latente,
rosee cascate di fiori
in cielo plumbeo stridente
sulle labbra la dimenticanza
tra le mani la rinuncia
lo spazio angusto
si scioglie attorno
inchiostro sputato
sul sipario bianco
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Invia un messaggio privato a Maria Giovanna Fronteddu.
| Baleni di buio
a volte rincorrono
afferrano al collo
crudeli lo stringono,
attimi di solitudine
profonda inquietudine
dove l'istinto regna
e ragione non parla.
pugni allo stomaco
duri da schivare
precisi e potenti
decisi a far male,
saette
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| Qui si gioca a chi imbroglia meglio
nel paese dove cresce l'erba voglio
sconti offerte sensazionali promozioni
hanno le facce di giovani illusioni
che si presentano alle nostre porte
con presentazioni alquanto contorte,
l'importante è
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| Sulle dune sfavillava la gioia
danzava sui granelli di sabbia
come immersa in una fotografia
plana nel ricordo l'anima mia,
sul mare luccicante di cristalli
rivedo il sorriso dei tuoi occhi
cullandomi nella dolce melodia
di un paradiso del
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| Permettimi di vomitarti addosso
la valanga di emozioni represse
che dall'interno mi logorano,
abbandonami nella sicurezza
di un'inutile certo dolore
nella riscoperta del silenzio.
Incertezza nelle domande
incertezza nelle risposte
incertezza
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| Aleggia uno stridulo canto di donna
nell'apnea d'un ineluttabile pena,
si spargono solenni ceneri
nel melmoso stagno della perplessità
arresa e latente rimane la musica
come un'implorante preghiera
d'adorazione inascoltata
Suoni
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| Brevi attimi mi suggeriscono lucidità
e vorrei annientare tutto
il fottuto bisogno che ho di te
gracchia la mia anima sbronza
penante d'innocente peccato
tenta di gridare ma solo riesce
a balbettare storpiamente.
Sale perdutamente lo
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l'aurora cade
vuoto siderale
crolla
soffitto di stelle
crolla
terreno di sangue
...
sognami
dammi colore
mangiami
dammi sapore
sono aria
dammi sostanza
con le mani
inventa una forma
...
corrodi
il nulla
che avanza
prima di
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Mi hai resa lucida lentamente
nell'infezione del mio ottimismo
e l'inquietudine della mia mente
come inondazione di cinismo
ha inesorabilmente spento l'ardore
che di lievi palpiti ora sopravvive,
nella cognizione di quell'odore
delle carezze-
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Lo sguardo delle apparenze
strangola con ipnotismo
ogni tentativo di profondità
e l'anima del mondo si nasconde
non cresce e piano morirà,
denaro consumo e apparenza
sul trono dell'umanità
disprezzo indifferenza e pena
per
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Capiscimi quando sfuggo al tuo sguardo
non sono allo sbando mi calo nel sogno
non ho più l'energia né lo spirito giusto
rimango immobile al mio angusto posto
Capiscimi quando nel silenzio nascondo
le pene e gli ardori che io sola
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Bianca schiuma del mare in tempesta
vento di rabbia nella gola bruciata
ti urlavo di getto impazzito dolore
sugli occhi da sfinge senza pudore,
nemmeno lo percepivi, come un faro,
le onde ti lambivano nel frastuono.
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Abbiamo sogni
vincolati dai mutui
abbiamo speranze
come fuochi fatui
sulla carta noi
non siamo mai esistiti
non abbiamo
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E quando dentro si perde il senso
tutto appare come già da tempo scritto
ogni tuo gesto come un soffio di vento,
quando sai che stai facendo uno sbaglio
eppure non hai la forza di evitarlo
cerchi nell'animo un'inutile appiglio,
e quando ti
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Non una foglia si muove
piano respiro e tutto tace,
come rapita in un sogno
ed è freddo che non sento,
nell'aria ho, folle, sfiorato
il pensiero del tuo sguardo,
ho baciato il mare d'inverno
ed ora lentamente mi spoglio,
mi
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148 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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