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Maria Giovanna Fronteddu
Le 148 poesie di Maria Giovanna Fronteddu
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| Mi manca quel fragore
di spuma a gorgogliare
mi manca quel tuo sole
cocente di splendore
e il vento che mai tace
non importa la stagione,
mi mancano i sentieri
di corbezzolo adornati
il gregge e i suoi belati,
la spiaggia ancora vuota
bagnata e
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Oh musa scioglimi ancora
nel tuo canto di sirena
folgorami al risveglio
nel soffio della mattina,
leccherò sale e rugiada
quando scenderà la bruma
celebrando la tua pelle pura
di languide carezze ancora.
Scivolerò sulla tua
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| E così ti ho sorpresa a danzare nell'aria
per le mie narici meravigliosa primavera
e disciolta nella dolce eternità dell'attesa
abbandono lieve al respiro ogni paura
per lasciarti vibrare una volta ancora
sulla mia anima completamente
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| Potrei attendere immobile e assente
nel labirinto avvolta dalle fiamme
vincere senza fare una mossa
l'infame partita contro il niente,
ma vago senza meta ne speranze
trascinata da emozioni violente.
Le creature di sabbia nell'ombra
come lame
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| Ti ho cercata quella sera
tra le piaghe della ferita
maledetta troia malata,
me l'iniettavo tra le dita,
l'angelo che mi fotteva
è scappato dalla finestra
con la coda tra le gambe
e chissà cosa nella testa,
se son rimasta
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Perché non dimentico niente
mi condanno a questa dimensione
che brucia latente e scontante,
ogni giorno circa alle sette
ricevo in visita le ombre
che mi accompagnano al niente.
Persino loro sono stanche
di passeggiare all'alba
in questo
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| Eravamo sfatte dalle nostre voglie
incredule di fronte alle menzogne,
eravamo stanche prima di nascere
in sere disperatamente alcoliche
che si abbattevano come meteore
sul suolo e sulle nostre palpebre,
mi dicevi spesso di non piangere
ma da
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| La parabola veloce discende
in spire sempre più strette
malinconici fantasmi ancora
ad inseguire le mie orme,
nei vicoli di questa solitudine
si arrampicano arresi baci socchiusi,
e anche in questa notte
lasciami dormire tra le tue
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| La catalessi della verità, il coma della realtà,
l'anima inesorabilmente torna a dormire
ogni giorno più intorpidita e condannata,
non riesco a comprendere la massa senza volto
di raccoglitori di input che non elaborano
i
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| Sciolgo ogni carezza
in un bicchiere d'acqua
che berrò domattina
all'arrivo dell'alba
la mia colazione
è sempre più scarna,
mentre tu dormirai
sul tuo giaciglio di paglia
immersa nell'ombra,
non arriva la luce
nella tua
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Allora mi perdonerai?
Scivola lento il fiume
sulla mia dorata pelle,
sulle spalle porto il peso
delle tue gialle pupille,
rimani incanto di giada
stringimi forte ancora,
ho perso la strada
sei la sola parola
che mi rimane in gola
come
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| Cercavo aria tra le onde
leccando gocce sulla pelle
le ossa abbandonate
nel divampare delle fiamme,
soffiavano voci dell'altrove
tra le tue lucenti squame
nella polvere rotolavano i sassi
delle crudeli verità rivelate
e con passi veloci e
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Troveremo un cammino sicuro
il passaggio al di là del muro
spiccando il volo migliore
dopo le sterminio di piume,
la bellezza sarà in ognuno dei giorni
che vivremo senza rimpianti
le maschere si scioglieranno
scoprendo al tepore i
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Mi guardi coprendo le parole
di ceneri dal cielo speculare,
tormenti ogni mia passione
tagliando teste dal mio cuore
mani protese ad aspettare
solitudini infinite da impazzire,
muoio, una fetta al giorno
metà per te
metà per il
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Son in partenza e tu sei nella mia giacca
nascosta nella tasca sigillata d'evenienza
in questo freddo che taglia la sostanza,
son in partenza ennesima nuova stanza
il tuo sorriso posato lieve sulle labbra,
in valigia la speranza e il vestito della
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| Vita calpesta i suoi passi
in cicli e ricicli infiniti
lasciandoci inermi e stanchi
con i sogni tra i denti,
vita muove i suoi fianchi
in danze sensuali e suadenti
ad ispirare nuovi movimenti
inneggiare sconosciuti canti,
vita arranca tra i
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Invia un messaggio privato a Maria Giovanna Fronteddu.
| Del soffio ormai
che raccoglie in spire
le mie orme
non rimane niente
il luogo in cui non sono
è devastante,
invade tra le piante
la gramigna
distrugge ciò che incontra
semina tempeste
divampa di turbe
il mio essere incosciente.
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| Concima pure il freddo
io non sto aspettando,
il mio posto è silenzio
affanata nel buio
il mio posto è nel pianto
nascosta sul fondo
il mio posto è da solo
fragore di schianto.
Ma tu soffia pure
melodia nel vento
ti sto
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Abbasso le difese
soffiando gracile
contro il mosto,
io non posso
io non posso
non cedo il passo,
la guerra giornaliera
con il mio inconscio
uno stermino immondo
se fuggo a volte
non è per mancanza
di forza o di coraggio
è
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| Il sogghignare sicuro
sprezzabile ornamento
nascosto nello sguardo
da docile cerbiatto
io ben lo riconosco,
tradisci turbamento
a cosa stai pensando?
E' un'attimo convulso
lei cerca sicurezza
nel tuo amorevole
ingannevole gesto,
mentre
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Sgorga il sangue mio
in quiete inerte
l'espressione sbiadita
sulla faccia sbiancata.
Blanda luce d'un crepuscolo
negli occhi densa foschia
immagini corrono opache
fuggevoli ed indefinite.
E il roteare si ferma
incastrato
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Suvvia paranoiche ispirazioni
svuotatemi l'anima velocemente
in scarabocchiate strofe
inutili susseguirsi di parole
ormai troppo violentate.
Sfogatevi in quest'impotenza
della naturale comunicazione
in astratti codici di decadenza,
immagini
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Vistosi silenzi d'infinita sensualità
abbandono distacco affanno
temuto ergersi d'incontrollabile.
Tu, solo tu, distesa
apparentemente incosciente
eppur così lucida nel tuo potere,
mia incantevole aperta musica
melodia dei
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Le tue dolci parole ammaliano
perle d'intense sensazioni
rapite dal tuo colmo animo
e mi esprimo in adorazione
padrona e serva d'ogni brama
custodendo gelosamente
ogni tuo gesto ogni tuo pensiero
così che cresca nel mio cuore
esplodendo
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| Il cielo che non m'appartiene
sul bianco manto sorveglia
l'esplosione di stanche sere
la malinconia codarda geme
ferma in stazioni desolate
oggi passa senza più nome
oggi senza più stagione
abbandonata quanto basta
a non avere mai
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Aspettando il mio momento
anni di corteggiamento maldestro
tra un crocifisso e un foglio
nella tua camera il segreto
di dolci adolescenze in tumulto,
le bottiglie nascoste nello zaino
tua madre severa nello sguardo
frugava in ogni mio
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| Le tue che non mentono
nel cuore sprofondano
annegano immemori
in acque ingannevoli,
spruzzi di pietà
in vapore si perdono
gocce d'un'altra realtà,
tra le pieghe nascosti
gli sguardi confusi
scivolano dagli occhi
senza rumore
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| Non soffia più vento gelido
che di me faceva massacro,
s'è fermato, spezzato,
dove sia finito non è dato
ma sento sulla pelle
tenue calore che sale
donando nuova linfa vitale,
mi cullo in rifugio accogliente
fetale,
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Mi chiedo se ho lasciato traccia
sulle tue splendide soffici labbra
un'intangibile scura striscia
che porta ancora il mio sapore
tra pieghe rattrappite di rancore,
se a volte mi parli in quella camera
persa nei tuoi sguardi d'immersione
...
Se
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| Tremo quando ti sogno
perché so andrai via,
mi cullo nell'abbraccio
consumando l'agonia,
arrotolato il respiro
ferma nella gola
ogni inutile parola,
nelle tue iridi guardo
colpe che non ricordo
accese nel buio
in cui inizia
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148 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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