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Edoardo Iosimi
Le 297 poesie di Edoardo Iosimi
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immagina.
nel silenzio ci vediamo.
tutto il resto passa.
mettiamo a fuoco noi.
la nostra voce si riflette.
danzano le parole
rimbalzando sulle nostre labbra.
non siamo più né tu né io.
un solo palpito di cuore ci
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nel grido dei nostri silenzi
per ore ridiamo
senza pronunciare parole.
compresi i gesti
esatti nel donare piacere.
nell'entrarti dentro mi vedo da fuori
e tu mi ricevi scrutando l'interno di te.
completa l'eclissi,
si può guardare il sole
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creasti l'uomo e la donna
col tuo verbo,
con parole luminose piene di ira e compassione
il cielo e la terra sono.
nel bene e nel male sei
oh amore di un soffio
creatore del mondo.
dal tuo duplice aspetto
a tua immagine e somiglianza
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note leggere
in un'armonia di tessuti neri
gli abiti tuoi avvolgevano le tue nudità.
brillavi in quegli strass,
una via lattea legiadra
fluttuavi sui sanpietrini di Roma coi tuoi passi.
un'opera d'arte intoccabile,
inarrivabile.
il mio
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i libri solo possederli vuol dire conoscerli.
mai sfogliato il vuoto tra le righe?
il presagio di domani
nel disegno innocente della tua mano,
mossa da quello che non tocchi.
i personaggi che hai indossato nella tua vita
ritrovi nei gesti innati
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sublime da bambino
mangiare il colore
scoprendo il sapore del blu
fù in quel gioco gustare per un attimo il cielo
e macchiarsi di rosso
un felice sanguinare.
la gioia dei gesti più nobili
non voglio abbandonare crescendo.
non
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non c'è niente di più tuo di quello che lasci andare.
quando saprai stare senza di me saremo davvero insieme,
quando dimenticherai la sete
ti accorgerai di scorrere in un fiume
ed il mare ci attende.
noi ramoscelli
più volte
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non confondere il tuo cuore
con una macchia di vino.
si è spenta la luce
e sdraiato in una piazza sporca
qualcuno ride delle gravità della vita
con il vento tra i capelli.
cosa resta di quello che compri
quando scopri la tua
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SI
non ho paura dei tuoi gesti neri satana
come ad una cattiva madre
ti rivolgo il grido silenzioso della mia indifferenza.
vivrai ignorandomi,
non ti mostrerò il mio volto
perché sono uno specchio,
perché ti amo
senza volerti
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mi sono sentito piangere sul tuo corpo,
ho toccato in fondo ai tuoi occhi
con i miei pensieri
e per proteggerti dal freddo
ho combattuto le tue paure con tutta la mia luce
fino ad accecarti.
ora mi trafiggo questa penna nel cuore
per sanguinare
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il nostro amore si chiama voglia
non desiderio.
sarai il mio specchiarmi
non il mio inseguire.
ti lascerò andare sempre
per averti accanto.
ci perderemo
per trovarci.
cambieremo
per essere noi.
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il mio spirito non è nel bicchiere divino.
chi ha paura fugge dormendo.
polverose emozioni
inalano gli illusi.
accoppiamenti di plastica
si consumano nella distrazione.
naturalmente lei mente naturale
e solita mente lei mente al
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lo scrivo in una notte
che sono il sole
e un bel giorno scriverò che sono la luna
che ogni oltre abbraccio
che tutti i serpenti bacio
e le vipere amo
che godo quando provate gusto.
ho stretto le mani
e cosciente ringrazio i corpi
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c'è una sola lingua
quella degli occhi.
non è un'appartenenza
che ci fà capire.
ti amo,
uccidimi e morirai.
dimmi che non vuoi tornare indietro.
ti dono tutto
prima di diventare freddo.
sono lo specchio che mostra sè
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siamo spettatori dello Sconosciuto
dopo esser morti insieme senza morire.
c'è una tale Bellezza dentro noi
da sprigionare,
così tanta perfezione
nel Creato,
che ai ciechi dalla paura passa inosservata.
si può trovar
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se domani ricorderò
sarà stata un'incisione profonda.
immaginare sia toccare il futuro
come fosse un ricordo,
trovando la chiave nascosta nel proprio silenzio.
focalizzerai segnali diretti a te soltanto,
per tua utilità,
e tua soltanto:
la
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Edoardo Iosimi.
vorrei donarti il cuore mio,
gli occhi miei,
una delle mie ali
per poter volare uniti.
mi specchierò nei tuoi silenzi,
quando sarai in ombra,
tu che hai la luna dentro.
rifletterai della mia luce,
se vorrai,
così da brillare custodito
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tutti son percossi
dall'inutilità di pippe mentali
di tipo quasi matematico.
fastidio, fastidio
parlando di niente è finito il credito,
la carta è esaurita..
aritmatico vero? no algebrico.
voglio annegarvi nel sapere
per farvi respirare
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con coraggio
mi lancio nel precipizio dell'ispirazione.
senza remore del ritorno,
pieno di cura dell'arrivo.
nel vuoto respiro maremoti,
espiro onde,
trascrivo la follia controllata del creato.
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renditi utile alla salvezza,
fà che il tuo verbo e le tue gesta
suggeriscano respiro per l'anima.
donare non significa perdere.
rinuncia può voler dire lebertà.
la paura svanisce in un abbraccio.
i tuoi crucci diventan risposta
se vedi negli
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rinuncio a me per realizzare il divino.
contenitore d'infinito
ora che ho raggiunto il vuoto.
mi preoccupavo di essere visibile,
ora non temo neanche che il mio corpo
diventerà cenere.
rido della paura.
giusto e imparziale
amo tutti
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quando sento freddo nell'Anima
e i concerti nel mio silenzio
si fanno tempesta;
quando urlano i tuoi Disegni,
quando di mille parole
non ne trovo una per dar prova di Te,
mi lascio precipitare nel vuoto
che riempi di tua Creazione.
in tutte le
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te lo stavo per dire al culmine di un orgasmo
che non per i doni del piacere
io ti amo così tanto.
che nonostante quel che provo,
così forte da riempire di fiori
il giardino del mio cuore,
lascio libere le tue ali,
così che tu possa
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divinamente aspetto di fondermi con te
.. o essenza dei miei respiri
mi circondi,
come io circondo te
da quando fiorisci
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raro che mi svegli la mattina,
quest'oggi si,
vicino a te:
tu che parli nei sogni
abbracciata a me.
sono pronto a correre nella giungla
dopo aver nuotato
nel nostro letto liquido.
scrivo di noi...
delle nostre danze
che ci fanno dimenticare
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sapore del mare,
venire insieme,
sudore,
saliva,
capelli,
miele.
rotolare dentro
poi venire fuori.
le mani,
i piedi,
i seni.
toccare, per sentirsi toccati.
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apertura genitale,
il cielo quando tuona carico di pioggia,
mi sommerse il tuo calore.
elettrico sfregare di nuvole,
sei piovuta su di me.
una pioggia estiva,
calda,
avvolgente divino nettare
cui amo dissetarmi i sensi.
un abbraccio di
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297 poesie trovate. In questa pagina dal n° 271 al n° 297.
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