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Antonio Cortazzo
Le 108 poesie di Antonio Cortazzo
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Lei vive per la strada.
Entusiasta, vogliosa, impavida.
Brandelli di vita trasportati con divina sensualità.
Gioco con lei fino a sera.
Su per la collina, ciottoli di cuore lungo il sentiero.
Si torna a casa bambina, l’inverno e dietro la porta.
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Porta felicità anche se è triste.
Trasmette energia sensuale.
La sua pelle ha un profumo delicato di rosa primaverile
Sboccia anche nei momenti oscuri, portando luce e calore.
Oh angelo, così forte come vuoi apparire, ma così fragile dentro.
In
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Ti stavo aspettando,
ricoprimi di lucciole è sarai mia amica.
Dipingo arcobaleni di nero,
i giorni di festa li trasformeremo
in giardini di crisantemo.
Sei pronto?
Andiamo ti prenderò per la mano,
anche se ti sentirai solo...
Fai che sia
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Carovane spagnole s’ incrociano lungo le vie deserte del tesato.
Volti senza espressioni perdute nei campi di grano aspettando la raccolta.
Mani salutano con disprezzo l’ultimo vagone sparendo in mezzo alla folla.
Collina incendiata, gente impaurita
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Chi è colui che possa morire e poi ritornare a vivere?
Io che la sera danzo per lei un quadro senza profondità, schizzi di sangue sulle mura da la sensazione di un momento sensuale di fascino, attrazione reciproca.
Sole e luna stesso giorno ma cosi
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Ed anche questa volta posso assaporare la magica e sensuale estate.
Magica notte d’estate, tutto sembra come in un sogno, madre luna colei che ci culla nelle notte senza speranze, colei che ci consola nella solitudine, colei che ci castiga come una
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Può un sogno farti innamorare?
Il suo sguardo, quel suo timido sorriso e un immenso campo di grano spezzato da un malinconico libeccio.
Perché il dolce va mangiato sempre da mani che non sudano?
La notte sta per calare.
Le vergini folli assaporano
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La mente malinconica e folle subisce mutazioni.
Onde maestose e immacolate danzano sul crepuscolo.
Che notte sull’orlo del baratro, pronti a saltare nel profondo lago.
Vento eco di libertà, sfoglio un vecchio album.
Al calar del sole rinchiusi nei
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Maledetta penna, maledetta mente perché non mi ispiri più?
Guardo fuori dalla finestra, come un pittore con la sua tela.
Scruto con occhi di un killer ogni centimetro di spazio.
Disegno un grande quadro nella mia mente.
Immagine in continue
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Quasi d’incanto si spezzò l’incantesimo.
Pura, casta, immacolata coincidenza.
Echi senza fine segnalano la possibile visione della dea della tristezza.
Tra la folla in delirio la vidi apparire in tutta la sua malinconia.
Sospirò, ed un sorriso
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Piove... Piove!
Buchi... Buchi neri!
Vento, tanto vento... la felicità.
Senza ordine! disordine...
Mille baci.
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Momenti di solitudine, momenti di preghiera.
Scali discese rocciose, il vecchio pazzo sogna oasi di sapienza.
Strana gente alla finestra, il vento accarezza le smaniose vigne in baccanti orge.
Il tiranno ricoperto di uno strato di vomito.
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Lo sentite questo profumo?
Riuscite a sentirlo anche voi?
Malinconica gioventù, quanti sogni, quanti viaggi
Quanti soli
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Sveglia mia bella.
Abbandona i tuoi sogni.
Il primo sole accarezza i tuoi dorati capelli,
mentre il profumo della tua pelle mi inebria di tristezza,
Ma non importa sono qui per questo.
Vedi apparire il male?
I bambini ci giocano a cerchio.
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Perche? Eppure un motivo ci deve pur essere, tutto vacilla intorno a me.
Il sole non sorge più, non voglio più ascoltare,
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Ci siamo, ormai e la fine, la fine di ogni discorso, la fine delle folli notti.
Buttiamo tutto alle spalle, aspettiamo che i bambini ci prendano per mano trasportandoci per il lungo viale alberato.
Vai con loro per il vecchio sentiero, ogni passo,
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Antonio Cortazzo.
Boccacci di miele smaniose di zucchero in principesche pose.
Smettetela! Smettetela!
L’antico lago, convulse preghiere.
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Perché anche i girasoli mi danno le spalle?
Aspettiamo i giorni tutti uguali, con la speranza che cambiano.
Le feste, i banchetti sono solo una facciata.
Si quei falsi sorrisi, quelle parole di circostanza.
Le colline soffrono i ruscelli piangono.
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108 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 108.
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