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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’360Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
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Francesco Pozzato
Le 115 poesie di Francesco Pozzato
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Presero i Paides sostanza e colore
che furon del Lor Spirto dimora,
già parte e vita del Fuoco Interiore:
come detto, su Chton scesero allora.
Come esalata da nero vapore,
videro Chton qual putrida gora:
lingue sputavan le cime, di foco,
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"Ti te fe' la vita de Micheasso:
te magni, te bevi e te ve' a spasso!"
(PROVERBIO VENETO)
"Nossignor, non sono affatto d'accordo,
è che il vostro orecchio s'è fatto sordo
e più non udite la
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"What lives on in our heart
is the passion for the Art
the craving of giving voice
to our weird choice:
the real human fate
we refuse and hate,
thornily me,
facetiously thee."
"Different is our way of being
and the absurdity
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Ieri parlando ghiacciai di schianto:
perché fare di questo papa un Dio?
Io, per me, so d'avere un solo Dio
che è Padre, Figlio e Spirito Santo.
Al mio parlar l'altra proruppe in pianto
come s'avessi offeso il nostro Dio.
Non
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Io per me tra le piante amo il salice piangente:
s'offre tacito portatore di tutti i mali
che affliggono l'umanità smarrita
e sotto il loro peso china il verde fogliame
...
Camminare sin sulle soglie
d'un canneto nell'autunno di
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Nell'amaro sconforto non s'avvertono gli agi
di cinque anni scialati a scartabellare pagine
d'un libro che inaspettatamente più non sa
distinguere colui che lo odia da colui che lo ama.
....
Ho capito solo di recente che fatica
e
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La vita è come un'armonia:
tutto sta nel capire
quale tra i suoni può
meglio sposare l'accordo di do.
Il senso è tutto qui:
tra do re mi
fa sol
la si.
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Ricordo a taluni colleghi che criticare
vien dopo cimentare,
perché costoro sputano
su versi che comunque parlano,
quando la poetica lingua è muta,
ma quella d'inettitudine ciarla:
per giudicare occorre saper fare,
per saper fare
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Non ho mai mangiato carne di volpe
come tanta gente fa ultimamente.
Questa scambia il mondo come un presente
che lo scemo regala a chi ha più colpe.
È vero che il mondo è proprio dei furbi,
ma nemmeno ci penso a diventare
come
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Quando scrivevo con lessico antico
e le parole mie eran merlate,
tra coppa e collo prendevo mazzate
e non potei aver nessun amico.
Poi n'apparve quel mio grande nemico
che disse delle mie cose rimate
ch'erano marce, passe ed avariate,
mentre le
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La politica non ci importa...
Né tanto meno
quella democrazia bolscevica
di liste chiuse,
seggi già prenotati
e Camere zeppe di involucri
vuotati dello spirito
repubblicano
Quando le nostre pupille si fecero
così
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Del Tempo canto le stanze profonde,
quel che fu Vita e quel che fu Morte,
i Segreti che il Passato nasconde,
e dei Mortali e degli Elfi la sorte,
la lor gloria e la lor caduta donde
giunsero del Demiurgo alle alme Porte:
sin dalla Luce d'Aurora
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Momento d'evasione
Espressione d'un sentimento
Parole ricercate
Le rime amate
L'uomo che vuole
sognare
una vita migliore
La donna che ripone
romanticismo
in confetti d'amore
Lo schiocco
di baci
appassionati
in bianchi
fogli
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| Noi che inver'moviamo lo santo Tempio
ché a la Buona Novella offrimmo mente,
di Dio Sommo tementi e dell'agir empio,
la fronte chiniam in questo dì.
E più non s'ode squilla da lontano,
né inni o arie: di vesti spoglio
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| Foschi fantasmi
d'un avvenire incerto
Tra spasmi
giacente
d'un cuor malato
la seconda venuta
Tu attendi
dei due gemelli
figli di Marte
Vivere ancora
Sognare ancora
Vincere ancora
Morire ancora
M'adagio
con Te
nel Tuo morbo
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| Per la stanza risuona
la musica del mio strumento
vibrar d'intense note
vibrar di sogni
vibrar di vetri
Fuori il cielo distilla gocce
d'una primavera che tarda
l'avvento
M'assale il ricordo di quel che fu
Sgomento
Cercai la
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Festa delle Donne 2009 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 50 - Anno: 2009
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Francesco Pozzato.
| Dissolti i nostri sensi,
del gioire risuona l'armonia:
versi dispersi.
Di musica divina
sol restan
frammenti
d'ascoso segreto di vita.
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| L'età fiorita rivolge sincera
il suo desire alla grave sconfitta.
Come un fior per troppa neve, s'estingue.
Non c'è vivo mondo, non vi son lingue
per significar la giovine brama
e la sua esigua voce soffocata.
Fuggire,
posarsi
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| E come pensare al miglior futuro
col mediato inganno sul pensier nostro
fra oscene battaglie di populismo
in folte piazze cieche con le fauci
all'iniqua equità presto sbarrate
e al marchiato sigillo del volere
drizzar come pare la nostra
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| Serenità d'un dono.
La paura vibrata,
il corpo soffocato:
nella notte stellata
quel nudo disagiato.
E l'affettuoso suono?
Quella povera donna
col pensiero richiuso,
con la stracciata gonna
dal codardo sopruso:
che fragore di
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| Quel lento adagiarsi di fiocchi bianchi...
Da non so che grave Fato costretti
nella breve e futile danza
a mescere la lor sostanza
con il putrido fango...
Io stordito rimango...
Andare? E Dove?
L'anima muove
stordita
la vita...
Fiuh...
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| Rimembro gli aghi aulenti,
l'argentato fusto ligneo,
l'ombra gettata
sul fianco della casa
e la passata frescura
nell'estate che allor fu mia
e che adesso ricorre il sol pensiero.
Rimembro quegli spruzzi,
gioiosi spruzzi,
nell'orto
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| Andava un coniglio lungi la strada
da qui inver'Firenze, bella città:
"Su coniglia dimmi in modo che vada
ché la sua via proprio non conosco!"
"Se lo zum zum fai con me infondo là
ti dirò la via pel posto
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| Qual la manna d'ebrei
a me giungi nuov'anno:
saluta i mali miei,
respingi il vecchio danno,
benedici il futuro
ché non sia più sì oscuro
come la passata stagion.
Che sia buon anno nuovo
a ogni gente malata:
com'io pace
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| III. LA FILOSOFIA DI ARISTOTELE
"Quel che tu affermi è ricompensa ambita,
o Platone, ma dall'uomo lontana:
sì tu la mostri agli altri proibita!
Ché rendere la nostra mente vana
all'intelligenza del mondo nostro
e
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| II. LA FILOSOFIA DI PLATONE
"Oh che tu credi col semplice ardore
d'un patetico verso o d'un dipinto
rappresentare delle stelle il cuore?
Non abbandonare l'animo avvinto
alle catene dell'esser mortale:
non lasciarti dalla mimesi
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| I. PROEMIO
Il grande confronto dell'Arte io canto
che vi fu tra i maggiori pensatori
di cui Madre Storia può farsi vanto.
Canto del Maestro e di Platone, ori
scintillanti della filosofia,
pulsanti ancor'oggi in molti cuori.
Non sia
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| Bambin Gesù ove sei?
Da quando furon tolti
dal Tuo Tumulo i massi,
aspettiam noi raccolti
ogni Giro del Sole
in religiosa attesa
l'agognata Discesa
in questo Santo Dì.
Ché la nostra letizia
nelle Sue mani tiene
un Bimbo
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| Quei profondi
sussulti
dell'Anima
dell'Arte
pizzicano
le corde
d'una bianca
tastiera
con delicata melodia.
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| Dove sta l'Essenza? Ché l'uomo
da sempre ricerca la via,
nascosta pel livido pomo,
e la copia che avea pria.
Ché l'uomo nutre nel Finito,
nelle sue corrotte sembianze,
l'angoscia dell'Infinito,
del Tempo le stanze.
Corrispondenze
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115 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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