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Chiara84
Le 599 poesie di Chiara84
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Ti hanno detto: Nasci
e già al tuo primo compleanno
possedevi più oro di un nababbo
Ti hanno detto: Cresci
e già al tuo diciottesimo
era come se ti sposassi
Con le chiavi della tua mercedes
il tuo colletto alzato della
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Sola
tornando da una notte di mille colori
sbiaditi
persi nella musica
Confusa
ad oscillare in un liquido
che promette felicità
tra nicotina
che regala emozioni finte
Vergine
da ogni sensazione
che porta all'amore
sempre
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Torna da noi
Apri i tuoi occhi
e regalaci il sorriso più bello
Dacci la prova che un dio esiste
che ti ha conosciuto
e non ti ha saputo dir di no
Torna da noi
Torna da chi puntualmente ti pensa
da chi ti ha dimenticato
da chi per
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Non fanno male le attenzioni
un gioco di sguardi
sorrisi che nascono intimoriti
e baci puntuali sotto i fari caldi
di una notte senza stelle
Non fa male essere desiderate
cercate tra la folla
e poi trovate d'improvviso
Tutto fa di una
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E forse non ce la fai
nel credere in quel che sei
nel sapere in quel che fai
ti agiti
ti dimeni
sinuosa agli occhi
che tu stessa dici di non vedere
Cambi sei cambiata
sei più bella e lo sai
ma quell'amica
nemica
torna
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| E' come se dai tuoi occhi
alle volte
uscisse una fiamma
non calda
ma ghiacciata
E' come se dalle tue mani
non uscisse più calore
ma ferri
aghi d'acciaio e punte di ruggine
Come se l'amore più grande per te
fosse oggi
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| Svuotata
coma una zucca rossa
con le unghie macchiate di giallo
i filamenti appiccicosi tra le dita
e i semi sparsi per il pavimento
Tagliata
da un grosso coltello da macellaio
affilato prima del suo intervento
Priva
di ogni emozione
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| Lotta!
Come quando una tempesta di sabbia ti ha travolto
e tu hai saputo trattenere il respiro
farti forza
e riemergere da quell'odissea di dolore.
Lotta!
Come quando la passione travestita da inganno
ti ha improvvisamente strattonato e
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| Come un robot
che memorizza la strada di casa
impara come ringraziare
non può recitare
e nemmeno disegnare...
Come una marionetta
che distesa
con le stoffe piegate in corpo
se ne sta sopita sul parquet macchiato di polvere
e i suoi fili
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| Mi nascondo nel rumore assordante della musica
tra le luci psichedeliche di una pista
tengo le mani occupate dal mio cocktail aspro
o fumo irritata la mia nicotina...
Tra sguardi di amiche che sono più sinuose di me
colgo i sorrisi
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| Tra la folla, il vociare, i colori e i profumi
un giro di scatto e gli occhi puntati nei suoi
uno sguardo acuto, che capta i segnali
carico, che parla di sè
incrollabile dinnanzi al mio!
Confusa, disturbata, impacciata, sconcertata e
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| Parole che come coltelli affilati
penetrano nella carne morbida
Nessuno stridio o strascico di dolore
solo impotente silenzio
e consapevole vergogna
Parole che come schiaffi all'improvviso
rieccheggiano nell'aria
provocando un tornado di
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| Quando le tue mani
ricoperte dal tuo silenzio
dicono che c'è un amore
più grande di quello per i tuoi figli...
Ed è dell'uomo
che tu hai voluto regalarci come padre
quello che oggi ci imponi di amare
quello che giornalmente
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| C'erano una volta 4 stagioni
ognuna di esse profumava di suo
l'autunno di foglie bagnate
l'inverno di ghiaccio tritato
la primavera di aquiloni in cielo
e l'estate di frizzante salsedine...
E se pur non c'era un unico e vero odore
avevamo noi
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| Haiu paura
stanotti chi li steddi ci su
chi c'eni du caudu estivu
e si senti u ciauru di mari
puru quassù chi eni alto chiano...
Haiu paura
picchì a me terra
non sacciu chi ci piddjò
trema tutta
avi brutta pensieri
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| UN FILO SOTTILISSIMO
TRASPARENTE
CAPACE DI TAGLIARTI LE CAVIGLIE
ARRANCARE SUL PAVIMENTO
E STRISCIARE SUL PROPRIO SANGUE
...CHE IL TUO CORPO HA ASSORBITO, CREATO, INGERITO, SPUTATO E RIGENERATO!
UN FILO INVISIBILE
CAPACE DI TAGLIARTI
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Invia un messaggio privato a Chiara84.
| Parlare
e poi per cosa
se non serve a spiegare
se non riesce a placare
Incazzarsi
ma perché poi
se la rabbia rimane
se i rancori si accendono
Parole e parole
ancora parole
disegnate da mani incapaci
Piangere
mai e poi mai
se non
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| Quando cerchiamo mille risposte
e le troviamo su fondali di mare
così buio e tempestoso...
Quando ci dipingiamo mostri
e vestiamo tuniche sataniche...
Quando stiamo male
e sentiamo di volteggiare in aria
senza un filo di vento
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| Non voglio diventare così
fredda e cinica
di chi dell'amore può farne a meno
che ad una presenza amica può rinunciare
Voglio che ancora i miei occhi brillino
il mio cuore scalpiti
e le mie gambe tremino
Voglio essere
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| Sciocca
ingenua
pensatrice inesperta
giochi a dama perché ti affascina
ma in un attimo vieni mangiata
Perché lo dicon tutti
e non è menzogna
bisogna essere abili
furbe intraprendenti
E non bambine
con grandi occhi rotondi e
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| Intubata
con il corpo nudo
vestito solo da un lenzuolo
di quel celeste
che le bimbe han sempre odiato
Ed il tempo segnato solo da un
TIC
onnipresente, opprimente
da una goccia
e non di pioggia
Tutto lo scorrere del mondo
al di fuori della
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| Una vergine pentita
che si veste di seria
desiderando di troieggiare
Una seria che si veste da troia
etichettata come la santa
con un uomo di merda accanto
simbolo dell'ignoranza
nemico della cultura
Una puttana che non lo nasconde
preda di
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| Cercherai la presenza di un'altra faccia amica
di un sorriso diverso
di un timbro di voce più leggero...
Ti confronterai con altra gente
diversa, migliore, superiore
e paragonerai, sottoporrai, analizzerai
tutto quello che non c'era
ma
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| Rapporti che devono nascere
condividere, accomunarsi...
Rapporti che fanno scorrere stesso sangue nelle vene
stessa appartenenza
stesse radici...
Liberi di far scegliere di amare
odiare
rinnegare
rispettare solamente...
Rapporti che pur distanti
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| ti graffio la carne
con un unghie affilate
laccate d'oro
le immergo sulla tua schiena piegata
umida e sudata
chinata per prendere tutto da me
mordo la tua spalla
mentre mi tieni avvinghiata
cosce contro cosce
e l'odore di noi
di forte
di
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| Arrivi ad essere come sei oggi
e ti domandi cosa ti ha portato
se un'ondata di aria fresca
un vento opaco di scirocco
o un'onda traditrice di un mare incazzato!
Sei diventato una sagoma
vivente in un paesaggio
e ti muovi e parli
come se tutto
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| E te ne sei andato lasciandoci tra le cose inutili
portandoti via solo quello che volevamo rimanesse
Via le mani
Via gli occhi
Le tue spalle, la tua pancia che sorrideva con te
quando tu lo facevi
Attraversiamo silenzioso e vuoto
quel corridoio
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| Non voglio decidere fra bianco e nero
chi lo dice che il grigio non sia un colore neutro?
di che colore sono le lunghe strade del mondo?
dove percorriamo chilometri e chilometri
per raggiungere amori, affetti,
dove si decidono le migliori
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| Non ci abitueremo
nè che tu venga tardi
nè che tu giunga presto
Non diventerai mai
vicina di casa
nè che tu dia l'avviso
nè che tu appaia all'improvviso
Perché il dolore che arrechi
l'immobilità
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| Dovrei accettare la tua ignoranza
che inizia da te
che non riesci a recepire
e finisce con me
che non riesco a reprimere...
Dovrei accettare i tuoi sbalzi d'umore
la facilità con la quale
cambi atteggiamento da un momento
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599 poesie trovate. In questa pagina dal n° 301 al n° 330.
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