Parlarono di me, dissero calunnie,
con ipocrisia, il mio piccolo mondo,
fatto di sincerità e nobiltà
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Ho creduto di vedere il tuo sguardo,
espendersi oltre la collina, tra la bruma.
a carpire il profumo nascosto della
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Vorrei... abbracciarti,
con queste mie braccia immense,
ma non posso.
Vorrei... soffocarti, rianimarti,
gridarti nel
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Ovunque sei,
lontana, irraggiungibile,
in questo tempo dissolto.
Ovunque sei,
con occhi intensi d'amore,
con spade
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ll sogno infranto,
negli occhi di una donna,
l'emozione,
nel cogliere con lo sguardo,
il volo radente, di un airone,
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La memoria, ha voce silenziosa,
che vibra dentro di te,
scuote il passato senza domani,
ripercorre strade sconosciute,
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Francesco, ha negli occhi, il mare,
le verdi pinete, degradanti sulla scogliera.
Francesco ha nello sguardo,
la bruma
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Sei nei miei occhi,
nel mio sguardo,
che tenta di abbracciarti,
ma che nella tua essenza,
ancora si perde.
Sei il
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Credo nella notte,
amica sconosciuta,
nelle stelle,
che colora nel cielo.
Credo nelle piccole cose,
nei sorrisi e
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Respiro il mare,
immenso,
m'inebria, m'inonda,
assaporo la sua essenza,
di limiti incommensurabili di confine.
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Io credo di averti, da sempre, conosciuta,
in un tempo senza domani, dove la vita,
fluisce e i suoi attimi dissolve.
Io
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Ancora adesso, sento la sua voce,
nell'animo, all'esterno, dentro di me,
che mi accarezza e mi sconvolge.
La sento
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Il cappello di paglia,
hai perduto,
portato via,
dal vento d'autunno.
Lo sguardo esterrefatto,
sospeso, fin dove si
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Invalicabili confini d'amore,
dove sospeso rimani, nel vuoto,
a misurare ragnatele di dolore.
E strade dissestate
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Agavi innalzate al cilelo,
sulla marina incontaminata,
tra baie solitarie e distese di sabbia.
Nei piccoli giardini
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Il vecchio, narrò,
il mito dell'amore,
le traversate remote,
tra oceani in tempesta.
A tratti, la sua voce
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Ignazio Messana.
I miei affetti domestici, dimenticati,
voltati e rivoltati, come abiti dismessi,
pronti da buttare via.
Il ricordo,
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Soffitte abbandonate, dalla memoria antica,
dove gechi, amici silenziosi, sonnecchiano,
in una dimensione, quasi incerta,
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Rincorrerai la vita,
con il domani incerto,
che travisa la realtà.
Preda del tempo e dei suoi attimi,
conoscerai, gli
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L'amore speso,
strappato con le unghie,
l'amore sospeso,
di umori fisiologici.
L'amore irruento,
di carne, di
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Ti cercai, nei vicoli,
di notte,
lungo le strade.
Credetti,
di sentirti,
nei gemiti di donne,
in amore,
nelle
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Ho incontrato, la morte,
aveva il volto di donna,
lo sguardo struggente,
tra le mani, bianche,
stringeva un
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Il mio sguardo, a scrutare l'orrizzonte infinito,
in una contemplazione, visiva, di forme ellittiche,
che mi rimandavano,
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O Dio, dei vagabondi
e degli umili,
Signore, dei sogni
e delle rincorse,
Dio del tutto,
Signore del nulla,
ascolta,
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Non senti, la voce del ruscello,
aldilà della collina?
La nebbia rada,
tra la pineta?
Non senti,
la pioggia
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Possiedi, la tenerezza,
per addolcire,
il mio cuore,
parole accorate per commuovermi.
Quella tenacia, intensa,
per
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Quando ti osservo, mentre l'onda s'infrange,
e mi esplodi, dentro, in uragani di luci,
prorompendo, in tempeste di luce
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Carpire, blande emozioni,
l'anima, vuota, non ha più volto,
ma tu non credi e gridi esausto,
ancora non conosci
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Camminammo, a stento,
per sentieri impervi,
portando, tra le mani, candelabri in bronzo.
Intonammo, un canto, al dio
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Dalle Persiadi,
in viaggio,
polveri di stelle,
infrante, nel cielo.
Luci in frammenti,
svanite nella notte,
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