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Ilguardianodelfaro
Le 338 poesie di Ilguardianodelfaro
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Scavo negli occhi addolorati
di chi lo sguardo all'orizzonte osserva,
stanco e inabissato sprofonda
sulle lagune dorate del tramonto
nella terra segregata s'impone.
In un timido bisogno di volare
sulle nubi oceaniche s'immola,
perché
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Luci aliene amiche
nel segreto viaggio perdurano
soventi nello spazio tangibile
che di veglie offrono
sui desideri dell'uomo.
Si librano in danza velata
s'odono filiformi fruscii
del passaggio loro intonano,
nel più lento ballo
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C'è un'istante scosceso
scritto sui muri di vetro
che conosco
che trasparano innocenti.
E' la fiamma spenta che sollecita
una ragione ancora da tirar fuori,
questa vita aiutata a far solo male.
Incoerenza, sviluppo e spese inoltrate
di
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Sul pavimento solo ombre
gettate a fiumi d'amore
che scavano su fogli
tra dune e letti d'acqua
increspati nel seducente inganno.
Quel piano gelido testimone memoriale
erige alti spazi a strati costanti,
su linee convesse di zebre
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Il tuo ludico belvedere
dell'ombre attende
la tua fugace attesa
dell'attimo sembrato ora.
Credo che il passaggio
oltre l'aurora si perde
nonostante la brezza
della voce fatta idea.
Che pagliaccio stanco!
Avverte l'ironia perduta
sulle vette
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Tacita la notte
sveglia sulle sue tenebre
albeggia la sua eleganza
sull'algida sfida
del pensier puro
nascosto nelle ombre
diluviate di lacrime.
C'erano finti gnomi
insegnanti di natura
sui viottoli raffermi
di lagune
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Dicono...
che s'intona il colore
del tempo antico
sui toni chiari
della laguna ansante.
Il cielo s'infiamma,
sussurri ricoperti di stile
sulle vele dell'oblio.
Dicono...
che di tanto sguardo
nulla oppone l'orizzonte
se il verbo
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Il tuo corpo s'affaccia a noi
tiepido, paco, benevolo.
Se dicessi: "Ho paura!"
Guardo i tuoi occhi
scruto forme aliene
sul tuo volto stanco
e scopro anomali pensieri
che nell'alta marea
la vita innocente affoghi
per un pianto
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E' solo cenno, non rumore
ingabbiato nel suono.
Sfugge nel tempo che fugge
nel suo vuoto livore s'accusa
si cela e dona presenza.
Ha incantato popoli,
sulle vette marziane
ha fatto del granello
sabbia urlante
e muore nel suo
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Sui ripiani dell'aria in cielo
il vento strenuo collima
e batte sull'ante nubi
a sacralità del raggio solare.
Scintillio cristallino
sui ghiacciai del paradiso decolla
breve attimo
d'apparente battito d'ali
rimosse dalla coscienza
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Quanti mesti e gai venti
sull'altare della conoscenza
implicano scivoli senza saggezza.
Un labirinto di foto ricordi
e povertà interiore
che la ricchezza della conoscienza
batte sull'incudine costretto.
E' la cella indotta
sull'amorfo
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Credi che leggermi faccia effetto?
No, è pura utopia che pialla l'attimo
sul seducente foglio
immobile ed elegante
tra frasi in nero
e goccioli d'inchiostro.
Lo spessore ardito
della voce senza voce
cerca la nobile facoltà
del
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Sempre tempi più brevi
che ci calcificano nella storia
anch'essa breve
ma di lunga memoria.
Cola a picco sulla vita
quel raggio di luce lieve
che affonda il suo calore
sulla focaia del cuore,
in terre senza erba
e di paglia
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Corri verso il mare
dove l'onde toccano
l'impeto del rimorso
a riversar getto d'incanto
sul malfermo onore tuo
...perduto.
Un fiore scivola sull'immagine spenta
sui canali della vita sprofondata
a erigere monumenti di bellezza
purché
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E' tutto chiuso in se
nelle tombe ermetiche
del diluvio senza fine,
silenzioso
ansante
vuoto.
Negli spazi stretti infiniti
di cemento legato al cuore
dove il male osa festeggiarsi
lungo i corridoi morenti
delle strade chiuse
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Non ci sono rami
sulle vette di alberi
sposati nel vento.
Nubi screpolate dal sole
promettono sereno.
Son passati secoli
da quando ancora
aspettavamo domani
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Erano passati i tempi
da quando il cenno si fece parola,
è tutto un sapere su nastri di falsità.
Correvano indenni solo sulle isole
di pietre focaie atte a mentire,
oasi dell'illusione.
Starnazza il bisogno di presenza
finché
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Disteso su terra bruna
guardo il cielo piangente
e con gli occhi asciutti
respiro le lacrime dal cielo.
Diluvia sui passaggi terreni
e lievita il bisogno astratto
d'evadere sogni del nulla
per un sommario bisogno d'equilibrio.
Frequente è
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Infausta scesa cromata
da sprizi pensatori
dove l'inganno giace
sui luoghi perduti nel male.
Da vasi mostruosi
in gelatina di morte
lussuria e rauca condizione
di corpi ansanti morenti
urlano vendetta
dai pachi luoghi abbandonati.
Tutto
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Celebre ispiratrice arcana
dai tiranni lati nascosti
di nobile gesta eroiche
sui velieri di mari sconosciuti,
riconosci rotte e crociere abissali,
dai miti pensieri turbi l'acque
e invochi il suono del cuor velato.
Nascondi paca l'ansante
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Larghe scale sovrastano montagne
dai colli artificiali a palafitte
a luci sorgenti dalla pazzia
inondando tutto di squallido tepore.
L'io magico morente
sconfitto dall'altruismo meccanico
irrompe nel ricordo.
Giacente nelle segrete
l'anima in
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Eri giovane e fragile
i tuoi occhi acqua marina
s'impadronivano di gemme
e aquiloni dorati
ornavano il cielo di nuvole meschine.
Prati in fiore nelle stime del tempo,
profumo di valli fiorite
in ricordo di te.
Foreste d'immenso amore
la chioma
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Travolge come un incubo
s'innalza nell'attimo incantato
le pareti tutt'intorno brillano
nel volo seducente del terrore.
E graffi sulle pareti
lasciando scie di speranza,
torni a bere
le sabbie scottate del male
mentre il sole radioso
si perde
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Catene tintinnanti
come stelle cadenti
coloravano il cielo di suoni.
Ricordo solo ieri
quando il tuo volto stanco
scrutava tra le nubi
il chiarore della speranza.
Eri viva, piena di luce
erigevi castelli sulle rocce astrali.
Sussurravo una
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Passo lento e silente
sulle vette del destino
mi copro di nuvole
per grandinare,
colgo l'attimo per scrosciare.
E' fatale l'ecatombe
di voci vellutate
che chiaman la mano
dell'amore immerso
nell'agonia perpetua.
Son calli sotto la
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Onda buia di aria
calma e rarefatta
ch'entri nei labirinti naturali
spazi fondati di rocce calcaree,
sott'acqua brusii di sirene
s'accomodano al riposo eterno.
Flotte di gelide colonne
s'innalzano perpetue
sulle chiome della terra
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Sotto fulmini di grande luce
icone di fede dilagano a scudo
negli auspici dell'umanità.
Solerte energia d'impatto
provi a compor musica macabra
di boato inaccettabile pronto di morte.
Confidi nelle nubi malate di vita
la tua voce implora
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Tramo degne concessioni
che dal passo lento vivo
negli antri d'esame mio,
ricerco e vivo.
Scivolo su titani irti e potenti
in collesione col fato
nella districata valle
di pause e paure.
Non un volo d'eroi
ne giganti plausi di tempo
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Giace riflessa
sui cardini del tempo
l’anima tua avvolta
nei miei sguardi lusingati.
Rimane a telo teso
su foglie alate inebriate dal vento
sui cigli vitali del cuore,
il ricordo di quell’amore,
non riposto come un diario.
S’identifica a sassi
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Sulle labbra sapore di fragola
dal gusto pungente
tra profumi di salsedine
emigrar nel tempo vuoi.
Il punto fermo dell'arcano faro
irriga i pensieri sul volto mio
e luce ormeggia
a tratti e orizzonti azzurri
sul dirupo del soffio
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338 poesie trovate. In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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