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Trudina
Le 187 poesie di Trudina
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| Sincronico dolore,
testa e cuore
sconquassati
da memorie
nelle mie pieghe
raggomitolate.
Piangono
sospiri di delusione,
dipanare il ricordo
non posso,
stritolerei quel po'
di felicità intristita
per liberarmi
solo
dell'eco
del
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| Ti ho creduto amore bastardo,
gli ho strappato il cuore,
calpestato il petto,
per donare a te
ciò che in nozze
a lui destinai.
A te che di far lo stesso
mai coraggio
mostrasti,
ho regalato carne palpitante
che tu,
alchimista di
leggi
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| O cittino, a me tu m'hai rotto
ma propio parecchio sà.
Vulivi che t'amassi
anco se s'era tutti dua apaiati:
io un vulivo pe' principio
ma 'ppù, ala fine, ce so cascheta.
T'amo... m'ami...
te penso... me pensi...
se pariva quelli de la
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| Non era nessuno per lei,
solo una fissa presenza
assente nella vita reale.
Diceva di amarla, lui,
certo che un giorno
lei avrebbe ricambiato.
Da un monitor divisi,
da una webcam spiati,
si davano appuntamento
nel mondo virtuale,
scappando
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| Inciampo
sul mio ieri.
Grovigli di
pensieri spinosi
perdon colore
nella muta sera
che tutto abbraccia
con flaccida mano.
Sfilan via
giorni come
perle in collana.
Lucifero fa la conta,
ne annerisce alcune
e soddisfatto del suo
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| Mostrati ancora a me,
non nasconderti
più, sorriso,
dietro la sofferta
incomprensione.
Per noi lotta tu, cuore,
uccidi questo demone
che succhia via la linfa
e mi fa indifferente
al quotidiano vivere.
E tu mente cessa di
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| Ho imparato a scrivere
per dare voce
al silenzio delle parole
- per farti arrivare
ciò che non puoi sentire -.
Scrivo questa mia fantasia
perché non ho più mani da toccare
e capelli da accarezzare.
Ma ho inchiostro a darmi baci freddi
e
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| Digerisco la nausea
che sale su
con la marea
della tristezza.
Tesso tele di noia,
e appresto
gomitoli di
malinconia
a imbellettar l'opera.
Abbandonate
parole resinose
e sospiri in sottobosco,
ho percorso sola infinite
strade finite
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| Cosa m'aspetto
nel vedere la tua ombra
che mi circonda,
muta mi culla
pallida mi conforta?
Aspetto l'alba
così sparirà.
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| Ho vissuto la tempesta
dei sensi in rivolta.
Ho creduto
alla retorica
delle parole.
Non son bastate
mani per espiare
colpe che non sento.
Ho fotografato attimi che
ci hanno visto amanti,
li ho mantenuti vivi e fermi
nel vuoto
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| Respiro questa pace salmastra
sulla vetta della mia solitudine.
Dipingo parole a formare pensieri,
la giostra delle memoria gira
sostando sui miei giorni.
La sabbia colora l'ombra
in questo deserto di silenzio
e culla il mare
con il suo
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| Su questa spiaggia
in cui soffia
vento di quiete,
mi svesto di me.
Scaccio il superfluo
perbenismo ipocrita,
metto da parte
l'orgoglio dell'anima,
butto la maschera
che da sempre vesto.
Resto io, nuda.
Ho polvere di stelle
sul
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| Dolore pieno di disperazione,
che soffoca per quanto nausea,
che acceca con lacrime acuminate
che opprime dentro devastando
che fa sentire colpevole
- ma di cosa poi? di tutto e niente-.
E lui reo
sente
il dolore,
non se ne cura,
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| Mi frugo nelle tasche bucate,
schegge d'anima
bussano ancora all'io
ormai scialbo e sfiancato
dal disagio del
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| Ho avuto il coraggio
di renderti complice
della mia colpa innocente
e baciandoti
tradì la mia essenza
-avevi desiderio nelle labbra
e voglia nelle mani,
io proprio uguale a te-
in un attimo di confusione,
che lascia giorni
di rabbia
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| Sotto questo cielo orfano di stelle
lascio il ricordo impigliato
nella tela variopinta del ragno.
Marea dimenticata dal tempo,
dono la tua ombra alle onde
che la conservino
intatta in boccetta.
Piange il cielo le sue stelle cadute,
sulle
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Trudina.
| Non ho voglia
di pensare
alla caducità
di me stessa.
Almeno oggi
voglio godere
del sole
che mi scalda,
del vento che
abbraccia la sabbia
e mi scompiglia il cuore
dei gabbiani che
sposano il mare
e si tuffano
nei miei pensieri.
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| L'anima nera
annidata in ogni
essere umano,
più o meno manifesta,
dell'ipocrisia e del
perbenismo con la quale
ci illudiamo di ammansirla
si fa beffa.
Libera da diritti e doveri
la bestia incontrollata
non sottomessa alla ragione,
ci si
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| Ombre che vanno
ombre che ritornano
in questa notte
di lenzuola fredde.
Il mento tra le mani,
incrociate le gambe,
cerco di ascoltare
il silenzio che batte dentro.
Guardo il vuoto
vedo lo squallore,
lo tocco,
mi scuote di puro
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| Testimone
di un giuramento che fu,
quell'altare vestito di rose
grondava felicità e amore,
accompagnati dalle note dell'organo
si impegnarono per il resto dei loro giorni.
Innumerevoli rose son fiorite e
altrettante sono appassite
mentre
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| Masso sopra il cuore
nausea che sale da dentro
come nebbia mi avvolge.
Mi son persa a seguire
qualcosa che si agita dentro,
-a cui non riesco a dar nome-
ho avuto il coraggio di rischiare
la certezza per l'incertezza
nell'utopico
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| Non ho sensi di colpa
da regalarmi oggi.
Ho consapevolezza
-quella si-,
ma di rimorsi
neanche l'ombra.
Mi obbligo
ad averne.
Vorrei che
l'anima
mi pungolasse
per espiare,
ma lei sa...
e resta zitta.
Che accetti
e compatisca?
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| Fredda anima
di vuoto
tutto avvolge.
-Mille volte ho pianto,
mille volte ho chiesto-.
Parole spezzate
in gola si annidano
difficile liberarle,
manca l'aria.
Sei lontano
accostarmi
ai tuoi passi
per accompagnarli
non posso.
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| Tante volte ti ho parlato
con il cuore gonfio
di chi insoddisfatto mendica
amore e attenzioni.
Tante volte ho messo in scena
la commedia della felicità
e altrettante non hai saputo
vedere dietro la maschera.
Tante volte ho creduto alle tue
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| Non avevano mai ceduto
alla ragione del cuore
pronti al martirio dei sentimenti
han sopportato e portato con dignità
il fardello dell'insoddisfazione.
Anime frustrate che vagano nel nulla
si sono date appuntamento
per recidere i lacci
che li
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| Adesso te lo dico senza vergogna:
ti voglio.
Ma tu resta fermo a godere.
Non cerco sincronie tra noi,
lasciami libera di farti mio.
Baci umidi,
strusciati tra labbra e collo,
segnano la strada del piacere,
graffi
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| Non so se era amore
o mera illusione,
parole di un Giuda qualunque
assicuravano che non ero
una tra le tue tante.
-Finzione-
Estortore di segreti e sogni
me li hai strappati
e ne hai fatto brandelli
da macello
e quando mi hai abbandonata,
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| Onorevole,
il voto gne ne darò a 'sto giro,
perché le' è un omo onesto, brevo e strutto:
ma se m'aveggo che m'aite
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| Dalla mia finestra vedo la collina dirimpetto
da sempre abitata da una morente casetta
con le persiane corrose e il tetto logoro.
Tutt'intorno, scabrosi larici scrostati dal tempo
le tengono compagnia, da sempre.
Ma con gli occhi del ricordo la
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| Mì, anco a 'sto giro ho trovato un bischero:
noe, un'nera de le mi' parti, era uno de Pistoja
ma tante, tutto'l mondo è paese
quande se parla d'omini.
E inzomma sto bistullone
me diciva sempre che me vuliva bene
e che me
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187 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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