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♦ Michelangelo Cervellera | |
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Trudina
Le 187 poesie di Trudina
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| Ho provato ad invocarti,
ma sei rimasto impietrito
davanti al mio patire,
freddo ed estraneo
-marmoreo crocifisso
inchiodato al muro-.
Non ho saputo abbindolarti con pie parole
né promettere subdoli fioretti,
-missione
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| "Perdente dannata":
vorresti etichettarmi cosi'
nella tua collezione privata
di piccole vittorie personali.
Un'altra uggiosa donnicciola rimossa.
Ma per me decido io!
Lascio il posto tanto ambito
e ringhio un grazie di
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| Parole sussurrate
allo sguardo timido
costruirono
ponti di bugie,
l’illusione
di esserti regina
accecò la ragione.
Oltrepassato
il sempre
degli innamorati
divenni sì regina
ma tra regine
con scettri
di plastica,
-ad ognuna
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| Scricchiola il sorriso
sotto il peso di problemi
raccolti un po' ovunque
- da sempre,
souvenir di una vita
accatastati là
su quella parete vuota.
Spolverarmi
dal brutto quotidiano
e inventare desideri
che non si avvereranno
poco mi
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| Io che vivo sempre
dalla parte del torto
e disegno alberi
al rovescio,
ho sogni appoggiati
nel cuscino
e ancora stelle
da acchiappare.
Desidero.
Io che non gioco
con le parole,
resto in silenzio
a fissare
il mio sguardo
nell'acqua del
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| Di me più nessuna notizia
il vento si porta la mia ombra,
qualche foglio imbrattato
tiene vive le mie impronte
ma niente più.
Sono fantasma del mio tempo
in tantalonica ricerca del "positivo",
mai lo afferro, sfugge
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| Ingaggio guerra al fato
nel sogno illuso di
cambiare tutto
Naufrago nelle ore
che gocciolano attesa
e poi speranza
e poi illusione
e poi .
Niente è cambiato
nel grembo avido
una sterile realtà
Marchiata a sangue
ho perso
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| Al buio di mille
giorni di sole
ho barcollato
su strade di
camaleontiche
aspettative
graffiandomi
la pelle per
fuggire al risveglio
e lacrime sul viso.
Adesso che
ho dimenticato
di aprire l'ombrello
mi abbandono
a questo
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| Non dormono le lacrime stanotte,
raccontano al vento meschino
dei tuoi sogni lasciati lì,
nell'impronta del cuscino.
La fantasia non mancava
nei giorni spensierati... ma ora?
Cosa dovrei dirti domani?
Magari che non è niente?
Mi
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| Stendo ad asciugare
le ali della ragione,
hanno solcato i muraglioni
del pensiero questa notte
e con un brivido soffocato
sono rinata là,
dove la vita è un arcobaleno
e per la notte eterna
non c'è posto d'onore.
Niente
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| Troppo a lungo
ho assecondato la ragione,
imbavagliando quanto di vero
urlava l'istinto
imprigionato in regole umane
e
ho contato le lacrime
respirando silenzio intorno
fino a disinnamorarmi
della mia stessa ombra.
Troppo a lungo
ho
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| La campanella è suonata
da un pezzo ormai
per la quinta del settantasei
ma noi siamo rimasti lì,
nella
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| Sotto quel salice piangente
che mai ebbi modo
di mostrarti,
addormento il sogno bambino
di appoggiare il mio ieri
sulle tue spalle e
annodare i nostri sogni
in una treccia di smeraldi.
Mai saprai quanto stretto
ho abbracciato il tuo sguardo
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| Del mio esistere
non è soddisfatto
il cuore sopraffatto
dalla meschinità
messa in scena
in tinte buie
copione di un preludio
alla morte dei sensi
Senza più verde nelle scarpe
corro incontro
alla disfatta:
che almeno
sia
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| Appoggiata al ruvido stipite
di un'esistenza arida
consumata a guardare
il ciclo delle stagioni,
chino la testa .
Con gli occhiali sugli anni
un po' appannati
e un po' rugosi
scarabocchio la mia storia
frugandomi nelle tasche
piene di varie
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| Non ho più sguardi
rosso pennarello per te:
offuscati come sono
in sentimenti di pece
si affossano
anche le migliori
intenzioni
nella tua indifferenza.
E' un copione al vento
che ripeto
senza vedere
dalle mie parole
germogliare
un
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Trudina.
| Ho un tarlo
che rode
la certezza
del mio ieri.
Nutrito
di sogni
lentamente
ha dannato l'anima,
avido di sangue
ha spremuto la vita,
se ne è nutrito, il verme,
e sputo dolore
che si aggruma
ad ostruire
vene ed arterie.
Si
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| Serro il cuore
all'amore
chiudo l'anima
alla passione:
butto la chiave
di questo finto
lucchetto di cristallo
ormai segnato
da dolore invisibile.
Sbatto i pugni
sullo specchio,
mille luccichii
e sangue cola,
mille volti
e i mille
leggi
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| Ho sogni chiusi
in un cassetto
mangiucchiato
dai tarli del rimorso
e imbrattato
dagli avanzi
di illusioni.
Ho diari
che più non leggo
e pagine di
amorosi ricordi
scritte in rosso
che hanno perso
casa e padrone.
Ho tante
di
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| Si entra in silenzio
mano nella mano stretti
per affrontare quel triste guardare
e mentre andiamo l'odore d'anturium
non da tregua alle narici
e lacrime e singhozzi
riempiono i silenzi.
Quel velo sul viso è
una sorta di vedo non
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| Funamboli pensieri d'amore
sciolgono le rughe del cuore
si anima lo specchio, vita
al rovescio che procede.
Legati ai tetti delle case
i sogni diventano punti fermi
e il bacio degli amanti
è un sempre per il futuro.
La speranza
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| Sfogo su
fogli bianchi
la voglia di te.
Uso la mia arma
ad inchiostro
calcando la mano
e lasciando
libere le parole
imprigionate
tra le labbra
stempero l'amore,
nutro l'odio.
Si, riuscirò
a schiacciare
la testa
di questo
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| Anche il suocero mio amato
con questo inno ho castigato,
altro di lui non voglio dire
vi lascio leggere e scoprire.
Uomo ottuso e finto il giusto
solo a mangiare provi gusto,
occhio lungo più del budello
ingozzeresti anche un
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| Ecco, che da sotto
le mie mentite spoglie
ti ritrovo nella mia giornata,
non hai ancora capito?
Mi hai presa in giro
una volta: un'altra
non te lo concedo.
Eccoti di nuovo
mendicante virtuale
insoddisfatto e castrato
dalle idee
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| Resta sorpreso il pensiero
per questa corsa immobile
lungo gli anni di una vita
senza tregua e
senza meta
e tra quello che ero ieri
e quello che sono oggi
passa solo una manciata
di rughe e qualche
capello bianco
impigliato in qualcosa
di
leggi
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| Abbiamo perso il valore
di ciò che conta realmente:
abbiamo ucciso, mutilato,
distrutto, calpestato e sepolto
l'amore per la vita
l'ingenuità di un bimbo
la gioia e i sogni,
lo stupore di un prato fiorito,
la lealtà
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| Tesse bene la sua tela
variopinta quanto basta
ad attrarre chi si stanca
di una vita monocromo,
il ragno astuto
prepara il suo ordito
di nascosto
con sapienza minuziosa
sbava e già pregusta
della preda il sapore.
Tu vittima ignara
ti
leggi
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| Giornate di spigoli
e lividi bluastri
intorno al cuore
graffiano
le nostre
impronte
e il pianto
le lava via.
C'è da scegliere:
guardarci indietro
annegando il respiro
in nostalgici silenzi
o affondare le mani
nell'alba
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| Di te provo a scrivere
del nostro primo abbraccio
dopo tanti incontri spiati.
Tu non la ricordi bene
la calda giornata di luglio
ma io non posso dimenticare
quella paura e quel dolore
che entrambi abbiamo sofferto
per conoscerci
e quell'ansia
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| Nel mio respiro
che non da' vita,
graffiano il silenzio
le luci scure e
si annebbiano
sogni reali.
Movimenti statici
sgretolano pensieri
plasmando lacrime
sempre più asciutte
che bagnano
la coscienza
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187 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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