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Donatella Piras
Le 199 poesie di Donatella Piras
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IO CHE DI SBAGLI NE HO GIÀ FATTI TROPPI
HO MISURATO A PASSI QUESTA NOTTE
ACCAREZZATO IL NIENTE, L'INTRIGANTE
SOPRA UN CUSCINO CHE SOMIGLIA A TE
MA QUANTE VOLTE HO SFATTO QUESTO LETTO
QUANTI PROFILI APPESI A QUEL SOFFITTO,
OMBRE CINESI
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| Il pane condiviso
già da tempo è finito
a te restano briciole
Di un ricordo sbiadito
Ora che mi hai perduta
mi penserai arruffata
In foto immortalata
dove ridevo ancora
Avvolta nel tramonto.
E rivedrai il sorriso
le lacrime mai
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Radici vitali e profonde
un respiro di fronde
proteso all'Aurora più nuova
tra i rami mi accoglie
Come i figli, le foglie
sospese tra storia e futuro
nel superbo concerto
che si espande nel tempo
Sfiora un soffio i capelli
e uno
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Un uomo qualunque
separato, due figli
deve fare la spesa
sempre tardi in ufficio
e gli amici di un tempo
che hanno ancora la moto
non lo cercano più
Puoi chiamarlo qualunque
perché è parte dei tanti
un esercito immenso
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Come è dolce questa sera
il silenzio che ci prende...
Tra noi l'aria è già diversa
C'è qualcosa nella stanza
E' corrente che scintilla
Tutto intorno adesso tace
Se si uniscono le labbra
Non ci servono parole
E'
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Le parole son fatte di niente
ma giocarci è eccitante...
misto d'aria e respiro
e se perse nel tempo
mongolfiere sospese
in attesa del vento
o foglie morte, distese.
Se cancelli ritornano presto
sulla tela di un quadro
sulle ali di
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| I sottili capelli della luna
Si sciolgono al mattino
filando in seta e avorio
i primi raggi del giorno.
Così nasce l'aurora
tra la notte ed il sole
il cuscino ed i tuoi occhi
che attendo ritornare
a perdersi nei miei,
tanto assonnati
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La fisicità degli angeli
la ritrovi senza amore
sulle spalle di un rimpianto
niente viso e niente mani
poca voce per parlare
Sono essenze traspirate
nell'aurora che li sfiora
grandi ombrelli di speranza
Manto soffice che avvolge
I
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| Camminando nei miei giorni
tra le impronte di una riga
già tracciate da qualcuno
mi distendo nell'inchiostro
tatuandomi la pelle
di parole
è il mio amante nella vita
è nel sangue, nel respiro
questa opera che vibra
come
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| ...sotto il castagno verde e secolare
mi siedo ad intrecciare due corone
cigola l'altalena nella brina.
E se la mia collina dorme ancora
l'arancia aurora resto ad ammirare
Sottili differenze tra di noi
Aleggiano sospese come ali
E si
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| E' l'essenza di noi
la nostra ricchezza
che nessuno più cerca,
una gita sul mare
quando piove
e gli altri non ci vogliono andare.
E' sostanza più densa
che divide la gente
quando esci di casa
tra la folla distratta
e ti
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| Mi sedetti sulla riva
la gonna al vento
ed in alto, verso il sole
puntavo dolce il mento.
Attesi il tuo ritorno
cercando quel sorriso
la voce tanto amata
e se tardava, il cuore mio
impazziva, tenerezza
a stringere la gola
fino a cavarne il
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Ci perdiamo per caso nel "bronx"
musica nera e bottiglie a metà
nel languido suono di un sax
che si mescola al fritto dei banchi.
E a ogni angolo note di fumo
si sollevano al cielo di stelle...
è la notte che arriva in
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...E adesso che conosci il mio sapore
e le flebili frasi sussurrate, negate
poi finalmente a pioggia regalate
tra tempo e notte mai restituite
ora che sul tuo petto cade il capo
e la stanchezza cala sui miei occhi
riflessi ancora dalle braci
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Vetri rotti nel sangue
si sparpagliano a tratti
Agghiacciante silenzio
cento aghi nel petto
che non puoi più buttare
e ad un tratto sei sola
come un treno perduto
le rotaie del vento
ora rigano il viso
è un ricordo
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Sotto il ponte di Vienna, li ho visti
si ritrovano quasi ogni notte
coi cappotti e le sciarpe, gli artisti
di tasti e di penna, di vite passate
alla luce di lune svampite, donate
al cantar delle muse incantate.
E' un accordo di note il
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Sotto le civette volano i versi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2008, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 166 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-477-9
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Invia un messaggio privato a Donatella Piras.
| Dimmi come potrei chiamarti amore
Se ad ogni sguardo ritorno col pensiero
A quando lo prendevi sempre a botte
con calci e pugni gli facevi male...
una madre non potrà dimenticare
lo sguardo di suo figlio spaventato
fissato su di lei
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Brivido è parola
implosa e soffocata
Voce d'eco spezzata
prima del temporale
da languidi silenzi,
Accarezzata
fuggir dalla tempesta
taciuta, rinnegata
sepolta e poi rinata
cacciata e infine
in anime ribelli,
rannicchiata
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| Nella baracca con la neve fuori
Del blocco novecentotrentanove,
ho cancellato in me ogni ricordo
delle tue mani tese a minacciare
e soffocato in me troppe parole
tante che adesso non le trovo più,
arrugginite chiavi in fondo al mare
che
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| Dimmelo come vuoi
io ferita e tu sale
aspettando il verdetto
mi rannicchio nel male
che si espande nel petto...
la voce si rompe e si piega
il tuo sguardo non nega
ma la bocca tua tace
non più fuoco ma brace.
Mi rifugio nel tempo
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| Impassibile e muta,
sospesa nell'assenza di noi
che improvvisa mi prende
alle spalle scoperte
io taccio, stupita.
E rimango lì appesa
a un respiro che arrende
disegnato nell'aria.
Mi fermo, confusa
indecisa, divisa
tra l'ingenuo
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| leggeri sussulti di piume
svolazzano in petto
dove batte il motivo di noi
primavera dei sensi è tornata.
e si accelera il ritmo,
fiorescenti pensieri
si intrecciano stretti
su rami bagnati di brina
l'estate è vicina
i
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| Il mio nome è rugiada
sul tuo labbro proteso
sul tuo corpo disteso
e le palpebre schiuse,
a spiare i miei gesti
Dolcemente t'arrendi
sei caduto su un bacio,
ritornando bambino
tu giochi con me...
e ridendo io fuggo
Ormai nulla
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| Per un attimo, un secondo
vorrei volarti accanto
fino a sfiorarti il viso,
offrirti l'anima.
E leggere il silenzio
per capire
se per essere Dio
devi esser prima uomo,
e poi morire.
Se mai potrai sentire
il mio stesso dolore
di ogni volta che
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| Portami in campagna
dove l'uva ormai feconda
si dondola dal ramo
appesa al fil sottile
di un ragno in controluce
che si accinge a morire...
...a vedere l'esplosione
di un ottobre di rame
grondante sulle foglie
e frutti che fan fame.
E sui
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| -Dimmi che non è vero-
mi sussurasti piano
-che non dovrò lasciarti
ancora sola-
io piansi e non risposi.
Così, ti strinsi forte
finché questa tua vita
non incontrò, nel sogno
la tua morte.
e allora
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| ...Mi ripiegai, pian piano.
Il cuore quasi al ventre
e dentro, come un vetro
che si rompe.
Ancor non ti vedevo
e già volasti via...
Poi, mi voltai allo specchio
nudo il mio corpo, chino
prostrato nel profilo
delle tue bianche ali
in
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| ...E trovalo, questo tempo,
Trovalo!
aiutalo adesso,
perché possa scordare
il cupo sapore
delle birre a metà,
mozziconi affogatici dentro
perché tanto da soli
non serve più bere o fumare
...tu, non devi
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| ti ho sentito, lo sai?
non dormivo, baravo,
e il più lieve fruscio
mi sfiorò, ieri sera.
un profumo che amo
asciugò questo pianto...
E' il tuo passo leggero
di quand'ero bambina.
la tua voce suadente
mi bagno',
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| E mi voltai, distratta...
guardavo dall'oblo'
del sette- quattro- sette
le nuvole che accanto
parean fiocchi di panna
e candido cotone
settantaquattro persone
un carico di storie
settantaquattro bocche
spalancate nel silenzio
dell'impatto
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199 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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