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Emanuele Saccardo Figlio Di Cl
Le 195 poesie di Emanuele Saccardo Figlio Di Cl
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Suppongo
che trovando il proprio cammino
anche lo stesso spazzolino
diverrà gioiello
nelle mani della sera
Ipotizzo
che nell'estasi istantanea e consapevole
il semplice respirare su di un vetro
fino ad appannarlo
sarà nuvola fra
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Stasera ho visto chiudere un parco,
questa sera ho guardato un uomo
chiudere un parco,
che razza di stupore...
quasi che i parchi
sapessero aprirsi e chiudersi
per loro conto.
Intanto
una gru gioca a biliardo
con la luna
cercando la buca
tra le
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Una nuova strada,
lo stesso asfalto che smette di essere
lo stesso asfalto
una nuova città,
braccia e corpi come in ogni dove
come ad ogni quando
eppure sono un po' più braccia,
un po' più corpi.
Sentire il profumo del
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Diamo fuoco a qualche ricordo,
vuoi?
diamo il bello in braccio a qualche Dio
ed il brutto in pasto ai fiammiferi
fuori la zavorra
dentro aria buona,
intorno allarghiamo la vita
pazienza se verrà più corta
ci penseremo poi
ci
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Spesso ti senti come legato ad un palo
con un elastico alla vita,
avanzi a piccoli passi
nel deserto
e più ti sforzi
più l'elastico oppone resistenza,
più fai piccoli passi
credendo di fare progressi
più l'elastico ti
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Non alzerò mai al cielo
la coppa dei campioni
nè quella del mondo,
non salirò mai sul palco
per un discorso all'ONU
nè per cantare a Sanremo,
nemmeno potrò far ridere le persone
nel cast di Zelig
oppure farle
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E' grazie ai tuoi no
che a poco a poco
ho cominciato a respirare,
grazie ai tuoi no
piano piano ho coltivato
la pazienza, facendole scudo
dal vento;
insieme ai tuoi silenzi
sono cresciute le mie parole,
davanti ai tuoi perché?
sono
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Neanche più il pianto
per fare ammenda al cielo,
nemmeno più il sonno perso
per ammorbidire la lama
e che dire dei dolori in corpo,
meritati e puntuali.
Troppo facile violentare i sogni
e fare poi il primo soccorso
con i guanti
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Assassino questo silenzio
che ti tiene lontana da me,
mette il bavaglio alla distanza
che per natura il giorno crea.
Canaglia, il silenzio
che s'insinua tra le dita
quando scrivo poche parole
nella vana ed assurda idea
di sentirti qui
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Ci sono momenti in cui annaspo
e mi sembra d'affogare
come adesso,
tutto addosso
nostalgie, malinconie
stanchezza e rabbia
dolore, paura e amore
sensi di colpa
e la tua assenza.
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Inginocchiato
d'innanzi ai tuoi occhi
teneri e profondamente turbati,
io sono sostegno
negli istanti della tua inadeguatezza,
quando la giornata uggiosa
tenta di privarti dei sorrisi
e della sicurezza
che il tuo essere meravigliosamente
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Esser luce negli istanti
della tua veglia nella notte,
trasformarmi in carrillon e ninnananna
mentre i tuoi occhi dicono
di volere il riposo.
Farmi piccolo quand'hai bisogno d'aria e spazio
farmi grande quando senti di non essere
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La tristezza non si addice
a questi panni ricamati con l'amore
la pazienza e la sincerità,
ma nelle tasche,
mentre cammino a pugni stretti
trovo spiccioli di malinconia
ogni volta, sì
ogni volta che vai via.
Così lo sguardo
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Mi piace questa sensazione di pace
che avvolge ogni centimetro
del tempo
se solo ti penso,
se appena ti guardo...
lascio che mi rapisca
portandomi a te
finalmente nuovo,
ancora vergine.
Mi piace la consapevolezza di pace
che guida ogni
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Sento una macchina,
passa senza farsi ascoltare
se non da me
mi dico 'forse son loro'
ed accendo una sigaretta
che non mi aiuterà a capire
Guardo l'orologio,
gira senza farsi notare
se non da me
mi dico 'forse son le dieci e
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Serve ch'io impari
l'arte del saperti aspettare,
come i fiori di primavera
su rami assopiti
sanno attendere il momento propizio
per tendersi verso Dio,
con la calma e la pazienza
del corso naturale, guidato dal sole.
Importa ch'io
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Festa del Papà Autori Vari
Poesie per celebrare la Festa del Papà
Pagine: 34 - € 8.73 Anno: 2008
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Festa delle Donne Autori Vari
40 poesie per celebrare la Festa delle Donne
Pagine: 48 - € 6.00 Anno: 2008
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Emanuele Saccardo Figlio Di Cl.
Minuti,
sabbia impastata d'acqua
essicata al sole,
giù nella gola
gratta e non passa.
Sudore che annienta la logica
e incolla magliette
sulla pelle, dentro la pelle
gratti e non passa.
Quarti d'ora,
coda di mezzogiorno
l'ufficio
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Gira il motore
gira
portandoti altrove,
dove potrai respirare
la calma che qui non hai,
dove saprai ricordare
la mano forte che qui resta.
Parte il motore
parte,
mastica chilometri
come fossero briciole,
accompagnandoti dove
vedrai tramonti
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Fumo denso negli occhi
quando non sei qui con me,
che altra mano non tocchi
quello che vivo con te...
il solo immaginare il tuo sguardo
cintato da quello di un altro,
asciuga i pensieri
ribalta speranze
annoda lo stomaco
il solo considerare
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Voglio passare il resto della vita
con te,
fossero cent'anni o un giorno
con te...
quasi sorprendo me stesso
nel sentirmelo pensare,
mentre nuoto tra lacrime
frizzanti di gioiosa consapevolezza;
dentro stanze spalancate
all'aria fresca
da
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Sono istanti
e le parole si fanno onde,
mare in tempesta
le infrange violente sugli scogli...
"per un momento
non pensare a te,
pensa a quel che provo io"
mi dicesti un tempo
ed ora ho imparato,
adesso non sarà soltanto
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Alla prima occhiata che rivolgo alla stanza,
con il primo passo che muovo dal letto,
nell'attimo stesso in cui ricordo chi sono
mi manchi
Quando spremo le arance, mentre scaldo il caffè
mentre allaccio le scarpe, quando giro le
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Perché ogni giorno al tuo fianco è da meritare
ed ogni tuo respiro una moneta da custodire,
perché un tuo sorriso muove i miei passi
ed il tuo stupore è il sangue che mi scorre nelle vene.
Perché non c'è
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Lo so fare, adesso
il mio mestiere d'uomo
so sentire fino in fondo il sentire
riesco a toccare i bordi più lontani
delle sfumature,
talvolta ruvide
ma non importa
perché soltanto la costanza
le può levigare
sino a renderle
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E' vento leggero e dolce
il tuo modo di amarmi,
mi culla il cuore
e lo guida come fosse una piuma
nella giusta direzione
sarò di nuovo brezza tenera e delicata
per i tuoi sogni più profondi,
per le tue notti insonni,
per tutti i
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non ti basta soffrire
per tornare all'ora zero,
hai accarezzato troppo a lungo
i tuoi peccati
per sapere di sincero
è il sapore del tuo stesso sangue
che senti in fondo alla gola
e sa di rimpianti
cocenti
e traghetta verso l'alto
una
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Il primo
porta il nome di Vertigine,
la sensata convinzione
che sia trambusto tanto atteso,
legato troppi anni
alla paura di deluderti;
andirivieni d'aria
nello stomaco, nell'alba
di un sonno intermittente.
Il secondo
l'ho chiamato
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Il cuore ebbe un sussulto,
dopo il pugno che lo prese
in pieno volto
e fu subito l'alba,
quindi fulgida luce
benché ancora la nebbia
tardasse a dissolversi.
Il cuore mancò un colpo,
appena oltre la trappola che lo attese
in pieno
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Quello che resta del tempo
vissuto e mai capito
me lo ritrovo qui
sospeso
appeso appena
ad un filo d'ombra
in un giorno giallo e azzurro
nei respiri di marzo.
Giù il cappello, la festa del tempo
moneta di scambio mai trovata
per
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Passi,
lenti passi
sempre gli stessi
quasi non volessi
arrivare mai nei miei giorni
dipingendo queste ore di ritorni
Dove sei?
Sogni,
nient'altro che sogni
padri e madri dei bisogni,
presenze che non so più decifrare
specchi di un
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195 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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