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primaverello
Le 291 poesie di primaverello
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Semplici e fuggevoli
si impregnano sulla mia tela
quei tocchi tuoi
spesso sfumati
decisi talvolta
ed il quadro mio
di toni si muta
ed in nuovi orizzonti si plasma.
Riguardo la tela
distante...
mi perdo tra olmi e cipressi
sorgenti
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C'era... una volta
un birillo che si credeva uomo
e parlava, parlava, parlava
la sua voce si udiva per l'aere intera
senza tregua, se gli altri birilli
-cauti e timorosi-
provavano ad interromperlo
lui aumentava il volume e nessuno si
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Traspira
il tuo esser "mia"
da attimi che mi lasci
viverti,
mi sospendi
in atmosfere rosate
smorzi il dubbio
saldando le corde del presente
al passato
al futuro
e mi chiedo
quando di te ignoravo l'esserci
chi ero
che
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Colano le foglie
di dolce disperazione
è il loro cadere,
sfumano i terreni
di soffici coltri
e il fragile loro cadere
riflette lento
il mio pensar funesto.
So del loro rinascere
-è certo-
...e del mio?
Inutile rovello,
vetusto
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Appiccicati
coriandoli al terreno
viscido
di colori giovani
erano i baci tuoi
sulla mia pelle,
solo il segno non più esiste
ma il
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Accavalli con classe
e spudoratezza
ti piace
piacere
nuda sotto
è nero il tuo
magico triangolo.
Già gonfio
dalle caviglie
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Quella bocca...
parte giù e risale
lenta
lenta...
la punta tintilla
un tocco
di striscio...
rugiada agra
mi copre
dietro a te
un ondeggiare ci sospinge
e ti sento
mi senti
mai basta
GODERE
senza "ma"
senza
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Slaccio
quel poco che copri
e poi mi riposi
addosso
con lievi ondeggii
estrai piacere denso
tra noi
in noi
la voglia di darsi
fermare l'attimo
prolungar quell'atto,
paradiso effimero
di corpi allacciati
dove nulla è
e noi siamo il
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Gorgheggia primavera
fringuella l'aria di luce
dentro però
troneggia il tanfo
espanso
tronfio
gode del suo signoraggio
beffardo occlude pori e narici
tiranneggia ogni futil desio
proclama con forza e astuzia
il suo dominio assoluto
sui
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Ti salva
per errore o distrazione
quel tuo fare lieve
al limite dell'impudente
mi basta
troppo spesso
-lo so...-
toccarti
maneggiarti
-pur con tracotanza-
e
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Stanze vuote
sembrano gusci spolpati
dense di ricordanze le sento
inutili ormai
solo utili
forse
a costruire illusioni del
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Come nuvole lievi
fluttuando tra aliti di mite
primaveril tepore
li pensieri miei
sorvolano i truci abissi
stanno assorti e
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Sbiadita illusione
-la solita ormai stantia-
di creder al meglio
nel futuro prossimo
-che troppo in là par d'audaci-
e cullarmici
in sonno ad occhi schiusi
in dolci sinfonie di dolcezze
inusitate
ove io
-incredulo-
mi
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Sul far del ponente
qualche lieve bagliore
c'è
-credo vederlo almeno-
i gabbiani stanchi
mi urlano cose
che non so...
mi stanca questa vita
il rullio monotono
dei miei pensieri
le tue parole insistono
nella normalizzazione
del nulla ed
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Vo in solluchero
al di te pensar
le antique curve
che nullo pericolo meco
evocavano
ma solo piacer vivo
di carne
di sensi
di caldo possesso...
or che dire
del solingo mio viver
meschino e di te
reina dal tempo impietoso
colpita...
un antro
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Satollandomi d'ozio
mollemente assiso
su montagnette cuscinose
mi strafogo
di pistacchi,
colpevoli essi solamente
del mio dolce farnulla...
i neuroni
- da giorni imbevuti di ripieni di tortellini,
brodi di cappelletti, brandellini di
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a primaverello.
Foglie di ricordi
abbarbiccate alle ragnatele
del cuore
...e lì stanno
aspettano pazienti
il mio arrivarci
la mia cupa
nostalgia
...e
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Segugi
perlustrano
i miei occhi
le tracce tue
ascoste tra felci arrotolate
foglie cangianti
pietre disperse
in radici secolari,
mi lasci
segnali d'amore
nell'ambiente ove
io solo
mi oriento sicuro
mi guidi,
dove il tempo
lo
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Stacco biglietti
alla mia giostra
mi pagano in sorrisi
e cerco di far
il meglio
d'esser galantemente
sincero
ma...
nubi pesanti
troppo spesso
intercalando
lo show
rendono friabili
le varie evoluzioni.
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Quel sapore tuo
voglio avere
in bocca
seguire i petali
del tuo fiore
vellicarli
in punta di lingua
vederli aprirsi
succosi,
densi di piacere,
lo scuro rosso
in foco
trasformarsi...
e prima dell'arrivo
entrarti in loco
ove il tempo
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Denso asfalto
di paura
le arterie
la linfa
ogni dove è colmo...
dove sei
dio dell'oblio?
Ricoprimi
infine,
taglia questi fili
di marionetta
tragicamente
inutile
fai
che quieto
il tuo soffio
in polvere mi trasformi.
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La stessa parola- pensaci-
accarezza e frusta
sta sul ciglio
ci scruta
aspetta un nostro sì
per riempirci d'oro
da un "no"
farci scomparire
nella tundra silenziosa,
in fantocci di ghiaccio
scolpirci tra rocce
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Saliva calda
all'angolo della bocca
scende sul collo
l'indice mio
cerchi ai capezzoli
fieramente eretti...
la mano tua
decisa l'indice afferra
e giù
verso l'inizio del sentiero
a cercar acque tempestose.
Sentirmi tuo
anche ora
una
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Ondeggi sopra me
occhi socchiusi
assapori lenta
ondate di piacere,
tutto il tuo sentirmi
esterrefatto
strumento di orgasmo
mi innalza
ancora una volta
a vette sempre nuove
il mio penetrarti
sublime
incanto
della tua vittoria.
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Sfiori
poi afferri
inizi
con solfeggi lievi
poi affondi alla base
così ti voglio
così
spudoratamente puttana
piena del tuo potere
immenso
di darmi piacere.
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Ascolta...
ho parole nuove
oggi,
che non conosci
ho quel sorriso fragile
che gli occhi tuoi
un tempo
baciavano...
le dita tue
voglio ancora suonino
arpeggi esotici
che sanno di gigli
di muschio di valli lontane...
amami per quel che sono,
ti
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S'alzano gabbiani
virgole scomposte di luce
grumi di libertà
fluttuanti,
tra cielo e mare
sconfinanti...
stammi amica oggi,
vita,
cantami canzoni napoletane
vecchie di "ammore"
ricche di
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è come una maratona
da solo
la strada davanti
le crisi frequenti
il cuore galoppa
hai sete
e i piedi fan male
la mente
al traguardo
o forse mai è partita
sei dentro ad un incubo
ti chiedi
o un sogno sfuocato
rinchiuso in un
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Sembrava lontano
quando i vecchi
ne bisbigliavano
con voce dal terrore
spezzata...
ora qui sei
iceberg ombroso
sgranocchi noccioline
sorbisci ilare il thè
mi scruti
senza volto
fissarti ad occhi
sbarrati.
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Solo una parola
incisa
in noi indelebile
ci spingerà in un continuo
inferno
come virus
inutili medicine
la cura impossibile
cercheranno
FELICITA'
condanna
senz'appello
spina
in corpo martoriato
nell'abisso dell'impossibile
ci
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291 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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