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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’069Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Gianpiero De Tomi
Le 830 poesie di Gianpiero De Tomi
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| Poche sillabe
il tuo nome inciso
sconosciuto
fragile spirito
fiera creatura
sospiri sul mare
sussurrando alle
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| Fiore del mio amore
bacio il tuo germoglio
accarezzo il velluto
del tuo segreto luogo
ambisco al crepuscolo
ove si nasconde il sorriso
Ed accompagno le tue mani
a volgersi verso il piacere
senza indugio
richiamando istinto
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| Era cosi verde l'erba, mentre giocavo
una grande gioia era il mio vento
e gli odori della mia casa, del mio
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Sussurriamo
mentre il sole
ci tramonta addosso
invisibili ombre
Voci, senza un'alba
stretti nel nido caldo dell'angoscia
del nostro ventre vuoto
della solitudine, delle nostre grida
in quel purgatorio rovente
Fissando, da lontano
un
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| Redimo le mie parole
sotto una sorgente cristallina
piccoli pensieri, che ondeggiano
Cercano di fuggire
esequie
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| C'era la brezza stanca
il senso di vuoto
la vergogna del mistero
E la terra pareva colla
gambe pesanti di statue
dai volti sghembi
sguardi persi
nei frammenti d'innocenza
di un risveglio improvviso
E mentre le acque
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| E' il brivido della mano che mi sfiora
violando la polvere sul mio tempio
crisalide mai mutata in farfalla
Volti che sorridono e mi tentano
è il timore delle ombre
il vago terrore dei loro occhi
Sono il rumore delle
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| Fisso
l'ombra strana
irriconoscibile profilo
segue il mio incedere, senza mutare
Passo grave, rompe lastre di ghiaccio azzurro
dilaniando la casta bellezza, di un silenzio immacolato
Immagine contesa, verso l'inebriante piacere
ridesta il corpo
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| Nuoto nel nevoso manto
dal colore tanto lontano
dalla mia inquietudine
impronte come ferite
Divoro il mio cuore
saziandomi con quelle carni
che colano fra le dense creste
d'un corrotto germoglio
E scrollo la terra,
che risale alla
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| Amo, il tuo dolce volto
vergine manto di speranze
che addolcisce la mia anima
ove, feroci solchi
tingono un sorriso,
lento risveglio del cuore
La tua mano solleva
pesanti nebbie
inaridendo ogni livida,
ammorbante ombra
che fugge,
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| Seguo nel cielo della sera
la luce che si spegne
il cuore ha un sussulto
ancora aggrappato agli attimi
ritrovandomi nel pianto
di una notte senza parole
Ma ancora, cerco i tuoi occhi
in quelle luminose emanazioni
che tentano
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| Ogni cosa alle spalle
strappando radici
paradossale presente
schiacciato da infiniti
Morente passato
che implora redenzione
sconosciuto futuro
che cerca la luce
ed che implora fama
lanciando sfide
essenza di una voce
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| Vivere ogni giorno, quella solitudine
dello sconosciuto pensiero
che sussurra, di quel piccolo inferno
Forse è questo il cibo
di cui si nutre l'anima inquieta
evocando spettri, di mille sogni infranti
Le labbra, sono rigida carne
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| Lacrime, al sentire la voce
che chiama solo il mio nome.
Mi resta, solo da visitare quel sogno
percorrendo quel lungo viale
che m'appare sconosciuto
ma che conserva le mie impronte
fra cespugli, alberi e terra
profumata di passato
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| Scruto l'alba, m'appare il magico idillio
dei raggi del sole, che emergono dall'orizzonte
facendosi strada, fra le campagne deserte
immerse, in quella soffusa nebbia del sogno
E man mano, che la luce, riconquista il mondo
mutano le forme, come
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| Le tue mani cercano
i luoghi del mio piacere
Mi concedo, al tuo movimento
assecondando ogni desiderio
e ritrovo vigore al profumo
della tua umida, pelle di velluto
Il corpo, teso e pulsante
cerca l'ultimo battito
del piacere
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Gianpiero De Tomi.
| Frugando nel mio pensiero
che si disperdeva nel vento
ho incontrato il tuo volto
C'erano le notti rubate
gli attimi
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Poteva essere un amore
grande, luminoso, creatore di primavere
ed il cuore batteva, senza un domani
E non vi era che il sole dei suoi occhi
poteva essere immenso, come un'alba
e profondo come un mare
Ma non è nato, non ha visto
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Tempo, come sabbia fra le dita
Il vento, non ha più quel suono
e la terra ha perso consistenza
Anche il mio pensiero è disgiunto
e le radici, si aggrappano al suolo
per non scivolare nel nulla
Percepisco il fruscio
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Respiro
lascio che l'aria rinfreschi
mentre scende nel mio corpo
riguadagno quel lucido
sogno, che ristagna nella
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Adoro, l'odore della tua pelle bagnata
ed il sorriso, che evoco con mie carezze
denso di sospiri, di promesse
e del clamore di una notte consumata
Mordo il tuo impeto, che mi trascina
lasciando libera briglia alla passione
che ci porta, senza
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Prevale la parola
non temo il tramonto e non lo rifiuto
una mano fredda stringe la mia,
è soltanto un pensiero, una sensazione
impegnato a disseminare fluttuanti note
non ne comprendo l'armonia
E c'è terra, nera e secca
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| Uno dopo l'altro, cadono
spezzati dalla scure, impietosa
indifferente, affilata, sempre levata
alla ricerca del prossimo bersaglio
Uno dopo l'altro, ben disposti,
ignare vittime sacrificali
si spezzano in due, in quattro,
in un mare di bianche
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| Corpo che alimenta il desiderio
sogno proibito, che solletica i miei sensi
Ti sottrai alle mie mani, miraggio etereo
ed ogni istante, le mie labbra ti cercano
Dimeni il tuo corpo, nel tuo respiro affanoso
sussulti, mentre mi osservi, studiando il
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| Del volto non ostenti immagine
Il corpo è solo vento freddo
Giungi, senza un rumore
alcun grido o annuncio ti precede
Prendi ciò che devi
afferrando e strappando
scindi mortale da immortale
con un semplice e netto
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| Sveglio
piena notte, silenziosa
Un piccolo purgatorio
di sottili paure
sbatte, come un uccello impazzito
contro le sbarre del vuoto
Protetto, dai loro artigli
sotto le lenzuola umide
rese legnose e pesanti dal sudore
sento il mio cuore
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| Che sfida, questa piccola salita
per le mie gambe!
Provo, ma scivolo sempre indietro
Eppure, ricordo il tempo
in cui mille erano le corse
ad inseguire chimere
Sfuggivano alla mia mano
incosciente, disinvolto
esploratore
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| Nuoti, nell'acqua, inquieta della notte
solo la luna illumina il tuo corpo nudo
che esce dal mare, grondando sensualità
e le tue insidiose forme lasciano
un mondo di malizia e delicata apprensione
in chi segue il tuo passo che sprofonda
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| Dolci sospiri
fermati dalle labbra
il tuo corpo freme
follia d'amore
brucia una vita
nell'eterno attimo
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| Il tuo fuoco ancora arde
divora quella sofferenza
strappa indifferente
nella carne viva
Ricordo, di noi, di te
un letto d'amore
uniti in un corpo
completi in uno spirito
Sensazioni, come lampi
torturano gli occhi chiusi
devastano, le
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830 poesie trovate. In questa pagina dal n° 661 al n° 690.
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