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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Marcella Usai | |
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Ottobre 2024 |
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Gianpiero De Tomi
Le 830 poesie di Gianpiero De Tomi
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| Apri le braccia
incontri le ali della libertà
discendi scale mai percorse
spezzi leggiadre corolle
contorno del nobile nero
d'intarsio in pizzati apici
ed ombreggiati respiri
equilibri dall'alto mento
che emergono dal nulla.
E nella
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| Gocce di rugiada
scintillano sul tuo corpo
calando nell'intimo
luogo del piacere.
E' l'ora del canto d'estasi
in cui mani ansiose
disegnano affreschi carnali
su corpi umidi e voluttuosi.
Bagnata dal pensiero
socchiudi gli
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| Caffè nero
stamane sorrido
delle ultime gocce
sulle labbra
riflesse allo specchio
e parlo con le ombre
che amoreggiano, maliziose
con la luce del sole.
Ma nascosto
abbracciato a promesse
assaporo quel caffè
nell'incavo della
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| Vorrei essere sordo
ai pensieri solitari
del denso pomeriggio
Mi sento ingannato
dalla strana, lacunosa nenia
fatta di umori sconosciuti
e schiacciati timori
perdono gli artigli
la voce cavernosa.
Allora resta la realtà
disseccata
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| Nella notte, il tuo viso ombroso
volteggia nel gracile sogno
come una dispersa farfalla
dalle ali delicate e purpuree
dal funesto colore pennellate
tragicamente aperte nel volo
E non trovi riposo, ma resti
nell'aria silenziosa e complice
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| Il filo teso si è spezzato
e civettuoli, altri pensieri
sorgono come gemme sui rami
in una primavera troppo affrettata
per non precipitare nella dolce angoscia
dell'ego insolvente ed ingannevole
Nel vortice di nuovi profumi
che seducono
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| L'alba arriva con il grido
dell'anima ferita a morte
e la flebile luce malata
filtra attraverso il vetro
come deforme opalescenza
rischiarando, senza illuminare.
Trattengo il respiro
dalla stagnante angoscia
Quanto tempo,
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Eppure, i nostri sguardi
si incrociano la mattina
colgo i tuoi pensieri
luci ed ombre si addensano
c'è fermezza e solitudine
in quell'anima inquieta.
Ed io ho un brivido
perché sento quella melodia
quell'aria frizzante
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C'è un odore acre
che filtra dal soffio cremisi
di un tramonto silenzioso
si insinua fra le case
dai muri bianchi
e giardini ben curati
nelle sigarette accese
di menti disciolte
in un ansiolitico
negli occhi divorati
da una
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Tagli con lo sguardo
come con una lama affilata
il tempo, che eterno
sanguina silente
e filtra nell'anima
infrangendo il silenzio.
Rinnovo la promessa
che pesa solitaria
disperata risacca, spezzata
come una voce tombale
dispersa in quel
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| Pulsando di vita
scavo, fra le radici
di un intrigo malevolo
ed audaci riflessi
che galleggiano inerti
come rami spezzati.
Dormi, creatura quieta
il tuo mondo è ancora puro
annegato nel verde
della rigogliosa primavera
non teme rigori
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| Ho visto una Dea
nell'ultimo raggio del tramonto.
Ne ho avuto paura
perché temevo il suo sorriso
che penetrava la mia tristezza.
Temevo la sua voce fluida
che riempiva il mio silenzio
ed il suo profumo intenso
che invadeva il mio mondo
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Nel mio senso di libertà
risorgo e muoio nel tempo
con le stagioni nell'anno
sciamando, come ape ordinata
verso nuove prigioni di miele
e traccio linee nell'aria
colori dal livreo ansimare
sofferente arcobaleno
che sorge fra corrosi
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| Gli occhi bruciano
orlate orbite
gemme ardenti
vortici artigliati
dalle urla svelate.
Torna il ventotto:
è un ramo di nodi
dal doppio intreccio
legno di una culla
schegge di una cassa
ricorre fra le ore
sulle gocce di tempo
voce
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| Conosco l'emozione
che stamane mi ha destato
la distinguo fra le tante
odora di capelli bagnati.
Nero ed avvolgente il tuo sorriso
celava quella calda ironia
avanzando dubbi sui miei pensieri
leggevi in pagine sconosciute
dalla spirale
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Non c'è nulla per me
in questo giorno
solo un vento inusuale
freddo manto di brina.
Ho colto il tuo sguardo
librava nella nebbia densa
echeggiava fra veglia e sogno
scendeva come un lampo
sul mio viso segnato.
S'apre un sipario
di rosso
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Gianpiero De Tomi.
| E sale l'aurora.
Fra gelidi anfratti di giada
dal ciglio increspato nel vento
scheletrici arti contratti
nel sonno invernale imbiancati
ondeggiano scarni e strappati
bagnati da luce imponente
vaganti e sofferti diamanti.
Regna sovrano il
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Sono un poeta
che scrive nel silenzio
di ore mai sofferte
emozioni sconosciute.
E se cicatrici cremisi
fossero muse dell'anima
amerei quella lama
tagliente ispirazione.
Invece risorgo docile
e sciolgo verità
in pozioni acide
di
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| Nelle increspature
della notte insonne
sorgo come un fiore
fra le rocce affilate
divarico il grembo
che mi ha concepito
e maledico afflitto
quella mano inerte
e l'avulso vello dorato
che copre i pensieri
asciutti rami stemprati
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Dammi l'ultimo sussulto
dietro quel corpo caldo
nascosto alla vergogna.
E' così dolce il tuo profumo
un fiore di gelsomino sbocciato
fra le mani di passione.
E così fragile quel sorriso
che naufraga nella prima brezza
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| Ma il mio spirito copre
quel denso acquitrino della sera
fra tramonti troppo rossi
dalle lame tese alla carne
le trame son fitte reti
soffoca parola e pensiero
e ancora, vorrei solo costeggiare
quel fiume lasciato a sporcarsi
fra
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| Balzo in avanti
ed esco dalle anguste mura
sino a superarne l'oblio.
Strappo la sobria normalità
e libero la mente
dalla schiavitù della paura
aspiro quell'aria, dolce
diversa e densa
che riempie il petto.
E nuove visioni
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Passerai anche tu
come sono passate tante altre
ed il rivolo della saliva densa
che bagna ancora le mie labbra
sarà solo una traccia incolta
nella mia morbida carne.
Le onde sgualcite ed artigliate
si infrangono sul mio risveglio
raccolgono
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| E' il mio giorno.
Oggi il cielo si aprirà
per la prima volta.
Il terreno è gelido
sotto i miei piedi nudi
ed un manto di fango rappreso
chiude il germoglio
che urla di vita
e disperatamente cresce.
Il suo calore immenso
consuma
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| Nel vizio delle palpebre
c'è l'ansia del giorno battuto
fra nebbie perenni
che penetrano sotto le lenzuola
come una succulenta lingua
cercando forme voluttuose.
Poi cessa il mormorio
all'infrangere di marmi
troppo pesanti e
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Chissà com'è il tuo volto
mentre chiudi gli occhi
ed il sonno ti accoglie
fra le sue onniscenti braccia.
Sogni, ne sono certo
forse cammini in quel limbo
su prati fioriti d'amore
in valli profumate di tiglio.
Piangi, vedo le
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| Parole gettate al vento
un rinfuso inquinato
dal dolore del giorno.
Sono acido che scioglie
ogni emozione e cola
fra i margini del sorriso
fra le dita
come una lama
recide quel soffio
di illuminata sincerità.
Resta la gola
ferita e
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| Intrecci d'amore
corpi legati nell'amplesso
intrisi di fluido vitale
Gemiti divorano la notte
risvegli di passione
superbo virgulto
fuoco nel ventre
che scuote l'anima
esalta la follia di Eros
Calde mani
sul corpo teso
ad
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L'incubo è realtà distorta
la realtà è incubo senza fine
ma non sogno, mentre crollo esausta
non dormo, fra le case in macerie.
Sento le grida di piccoli angeli
schiantate sotto il fuoco
uccise fra le masse di
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| No.
Poi il silenzio
dell'inquietudine
dirupo minaccioso
che scolpisce
terribili prospettive
strappando erbe selvagge
divoratrici di vita.
No
e cessa la negazione
ammette l'ossimoro
abbraccia questa lama
che spezza cordoni
ed
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830 poesie trovate. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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