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Poesie pubblicate: 361’057Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Gianpiero De Tomi
Le 830 poesie di Gianpiero De Tomi
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| Come dev'essere triste una stella!
Fredda e luminosa
senza scrupoli e pentimento.
Solo luce eterna
e millenni folgoranti
impassibili nel respiro.
Incastonato diamante
nel cielo nero
come l'unico amore
che non potrà mai
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| Quando l'invisibile maglio
che nasce
da un innocuo quotidiano
ti colpisce
con la cruda verità
resti immobile
nella pantomima della sorpresa
e la pelle assume una violacea sfumatura:
il lamento del muscolo
la carne sensibile e ferita
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| La luce colpisce gli occhi
mentre il discobolo
carica il braccio
ruota il corpo potente
scintille d'eternità
lampeggiano su picchi
innevati di fresco.
Si disperde nella distanza
un sapore d'estate
che non trova testimoni
ma solo
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| Ancheggia per me
solo un piccolo passaggio.
In fondo è quello che fai
cadendo dall'alto
come la benedizione
ad un libertino frate
che combatte pruriti.
Croci nude su altari
in arabescato orobico
rudimenti evangelici
aramaico e
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| Di certo, il voler dominare
amoreggia con lo specchio.
Dove altro poter trovare
l'immagine del desiderio?
Può accadere che la forza
diventi un mostro libero
di sbranare - a suo piacimento -
chiunque ne sveli il segreto.
La più
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| Vertici di fuoco
bruciate epistole di carne.
Morte, senza pentimento
le cesoie dell'Aldilà
tentano di recidere il vincolo
dell'elusiva angoscia
nella risibile illusione
di famelici ponti oscillanti
ed estenuanti abissi
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| Sogni, senza ricordo
dissolvenza d'anima
frangiflutti concreti
è distrutto il respiro
il battito inquieto
è un tamburo di battaglia.
Nel mezzo della notte
sospeso nel nulla
della mano ossuta
vibrazione amata
costrizione
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| Mi senti?
Ho accarezzato la tua voce
per ore
rosmarino profumato
pelle bagnata.
Lascia stare
oggi non senti, non senti
lingue differenti, universi paralleli
il sole mi ha bruciato
la pelle arrossata.
Mi senti?
la mia pelle sofferente
della
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| Io sono il sole e la luna
sono il nome di ogni stella
ciò che era e sarà ancora
la luce e l'oscurità della mente.
Perché neghi ostinatamente
il nostro simbiotico legame?
La mia voce è melodia
narra di vie
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| Il sole sorge
dietro gli angoli delle case
quelle più scure
con i muri scrostati
e le ragnatele sotto i tetti
dal richiamo antico
odorosa campagna
patate e pomodori
mele, pere e pesche
corse senza fine
distinguendo il tramonto
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| Scrivo di te
che tessevi i tuoi giorni
spezzando quelle ossa
con innaturale diffidenza
ideogrammi impressi a fuoco
nella scia di lunghe notti
quando suggerivi alla paura
di abbeverarsi al tuo calice
e quelle corse verso l'alto
in cui il sudore
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| Di vortici incauti
si è fatto solida forma
perfetta in un pensiero
profondamente inciso
nell'ultima parola
sul confine profanato
che
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| Ho disfatto l'esteriorità che sosteneva
l'immenso palazzo, adorno d'indolente abbraccio.
Quando l'intreccio del tempo stringe il nodo
l'eremita urla nella crisi di solitudine perversa
il malvagio ha scrupolo del sangue versato
ed il
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| Domani nuovamente lavoro.
Un tic tac continuo
un meccanismo che sorride
la sua opacità nella luce
la sua luminosità
di un punto lontano.
Continuo a pensare
alla vicinanza saltuaria
ed alla lontananza continua.
Ad assurdi legami
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| Ho fatto un balzo in avanti, occhi chiusi
sfiorando, la polvere delle ore perdute
lungo consumati viottoli dell'infanzia
seguendo la curva dispotica degli eventi
derivata della funzione approssimativa
in presagi ansiogeni, dispensati dal
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| E fisso senza esitazione la lugubre tinta
il colore che cola, sul pavimento di bianco perfetto
in tutte le figure delle nostre parole, un mormorio
un treno che ci sorride, su campagne deserte.
Poi la ribellione, che scivola sui tuoi occhi di giada
di
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Gianpiero De Tomi.
| Degli ultimi giorni
è l'impasto primordiale
esplosioni di lapsus freudiani
riflessione omicida
disperatamente increspata
falce di luna
che raccoglie ferocemente
una pia illusione
della naturale psicosi
dissertazione trasparente
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| Questa umanità che perde sangue nero
come pece sparsa, da una luna nuova
ad ogni passo, impronte rosse indolenti
piccoli esseri saltellano sul capo cinereo
pidocchi intelligenti d'elleniche prose
allucinazioni di mani, d'unghie luride
che
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| Cavalieri del grembo vivente
portatori di vivide missive
correte con destrieri roventi
in paesaggi di arabeschi frammenti
che scendolo sulla pelle bianca
fruscianti di vento novello
come esili fili, di nudi rami vacillanti.
Ed invoco la punta,
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| La sfumatura di un singulto, sull'acqua del mare
il riflesso della vita che sublima rinnovandosi
quando scorre velocissima nello specchio vivo
sono occhi ciechi, posseduti da luce tagliente
immense distese di bulbi germoglianti di speranza
brandelli
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| Non importa che sia
una mattina di guerra
o di pace, di sole o di pioggia.
Alla fine è solo carne
frigge lenta sul fuoco
scivola
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| Fluidi corporei che colano sul mio petto indaco
figlio dello sfuggente ciano e l'accecante magenta
mentre scimmie nere, dall'andatura ritmica
sciolgono la loro anima ondeggiando pendule
in povere masse, di polvere e pelo bagnato
dal vortice
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| Ventose giornate
accanto ai cipressi
silenzio senza confini
stempera l'ardore del vento
quando tenta di farsi strada
neri corridoi, fiori fatiscenti
lastre di marmo odorose
riflessi di volti e sete di vita.
Cristalli, così
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| Le tue labbra che anelano ad un cielo nero
e portoni senza velo, danzano sul nostro petto.
Arriviamo! Siamo pronti, senza strascichi di occhi
deriviamo verso il colore del mare e del sangue
in quell'amalgama di punte avvelenate e lame.
Diseguali
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| Contro ogni oltraggio
la linfa che scorre sul tuo stelo
l'indifferenza che ti ha celato
le ambizioni, che ti hanno reciso
contro il freddo ed il caldo
un inverno ti colse improvviso
un riparo ti fu negato
calore inutile, asciugò il suo
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| Le foglie sono ingiallite rapidamente
seviziate dalla mano senza speranza
della natura, refrattaria ai compromessi.
Hai uno strano riflesso negli occhi neri
in quelle antiche e dimenticate, preziose foto
traspare la speranza di vita sfuggente
e
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| Poi arriva la notte
con le sue cosce aperte
pronta a soddisfare ogni voglia
ad ascoltare
nel silenzio più profondo
ogni pensiero
lunghe gambe, con calze a rete
mani sottili e pallide
dall'odore di mille abbracci
il tacco sulla gola
in
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| Se le valli fossero colme dell'oro del mattino
nuoterei senza mai fermarmi, come un folle
attraverserei quello stretto passaggio nero
che nascosto, raccoglie correnti tumultuose.
- chiamo con la voce del passato, il mio futuro -
Il mio volto rigato
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| Diventa vento
e corri su pianure senza fine
acqua fresca e luminosa di ruscello
e scendi dalla montagna
vena di un essere eterno.
poi diventa un fiore che sboccia
in un mattino senza eguali
il fiore più bello
del giardino al centro del
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| E' molto strano
il volo dell'angelo che urla
mentre cade verso il fuoco
un distratto rantolo d'indifferenza
e gratitudine che manca di nome.
Ma i sussurri, raccontano una storia
con il tono falso delle comari
solo quando sono davvero allegre
e
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830 poesie trovate. In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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