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Riccardo Vecellio Segate
Le 54 poesie di Riccardo Vecellio Segate
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Notti interrotte da sveglie
assassine
Sonno sereno ma senza un confine...
Notti stregate
a svelare il profondo,
da vivere insieme
alla fine del mondo.
Stracci bagnati nell'umido estivo
Storie tradite
anche senza un motivo
Passano i giorni
e
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Ritagli d'ondate
di vento e di mare,
di flussi e riflussi
e trascorsi pensieri,
di troppi sentieri
di ciò ch'era ieri,
e fragili note in cd impolverati...
Di fronte a quel nero di giorni macchiati
da suoni e rumori
ancestrali e
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Di sogni e antichi incubi irrisolti
si popola ogni notte la tua mente
D'attese ed illusioni mai svanite
si droga e s'ubriaca un dio sì assente.
T'immagini bambina mentre arranchi
cercando di raggiunger chi t'è avanti...
Poi cedi
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Riflessi d'orizzonti al primo sole
Passioni e fuochi ardenti al pianoforte
Paura d'api appese a dolci viole
Genti diverse in sogni e sguardi assorte
Ritagli di pensieri a primavera
nascosti dietro lievi sfumature
d'azzurro verde e grigio della
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Fari puntati
a carpire il segreto
di lucciole sparse
tra i neri giardini
La notte disegna
di luce i confini
tra i campi e le fabbriche
in periferìa
Fari di camion
scalfiti da unghie
di donne sconfitte
del tempo in
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Frammenti di baci
intrecciati alla luna
s'infrangono in troppe carezze mancate
Cristalli di sguardi
in stupori d'estate
ritraggono brividi e qualche lacuna...
Giochi di ombre
di luci soffuse
d'orari d'amore
di porte socchiuse
m'investono
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Ritagli d'affanni
nei cieli sereni
Antiche magie
di terreni sentieri
Ritrovo pensieri
d'incanti lontani,
immagini all'ombra
di tronchi castani
Mi sfiori le labbra
nel sonno leggero,
fantasma d'un canto
e d'un vento straniero
Sei ombra
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Tempeste indistinte
a bagnare il silenzio
di foglie appassite
ingiallite
invecchiate
Distanza e confini
incompresi
ora appesi
ad un muro di vuoto
senz'ombra d'estate.
Timori graffiati sui cieli
di strade
con troppi cartelli
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Riflessi di vita
scomposti in bagliori,
colori del grano,
di semplici fiori,
bambino inseguivo
il profumo del vento,
di cicli e stagioni
che vanno a rilento...
Con gli anni
l'istinto
s'attenua in silenzio,
lasciando nel buio
l'essenza
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Rintocchi d'istanti
strappati nel tempo
Tortuosi passaggi
in caverne assassine
Prigioni di dogmi
in respiri e in un lampo
Fragori indistinti
di trappole e mine
Ti graffio la pelle
con unghie di pietra
M'appendo alla morte
con dita di
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Risvolti di pagine
appese al segreto,
stelle tra i rami
d'un tetro frutteto,
labbra tra gocce
di nuvole infrante,
rabbia e radici
a inventare un istante...
Sassi tra zolle
di terra bruciata
scavati in silenzio
con mani di fata,
sensi
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Riccardo Vecellio Segate.
Città lontana
poche volte mi sono svegliato solo
non ritrovando te
oltre le tende alla finestra!
Sconosciuta...
sembri parte di un racconto antico
storia sospesa
memoria appassita.
Sconosciuto
l'odore della pioggia che rimbalza
sui tetti
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Suoni di cristallo
fragili incantati
s'intrecciano esplorando
questi tasti illuminati
Luci calde ed ombre
in sala da concerto
s'insinuano sicure
nel pianoforte aperto
Suono fino in fondo
la mia musica struggente
ch'esplode e poi
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Spento il tramonto
che s'eclissa dietro il mare...
Lacrime infinite
in quel buio sconfinato,
attimi di rabbia
sole congelato.
Piccoli sogni
persi nell'immenso,
inganni senza nome
frasi senza senso...
Perdersi nel mare,
affogare o stare a
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| Sorvolare il cielo scuro
spegnere un pensiero
perdermi in un mondo
colorato e a tratti nero
Seguir con la matita
i contorni di un errore,
una nuova luce splende:
c'è qualcosa di migliore!
È bello riscoprire
il cuore di
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| Estreme fantasie
sconfinate nella mente:
seguirti da lontano,
cercarti nell'immenso,
portarti in cima al mondo
tenendoti per mano...
Voragine negli occhi
che s'imbuia con il tempo,
cicatrici dal passato,
fulmine già spento,
attendo il
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| Grigio tutto intorno:
solo nebbia
niente inganni.
Io trafitto lì nel cielo
a rimembrar i tuoi affanni.
Sentir come di notte taci
e ascolti ogni silenzio,
svegliarmi e da lontano
intravederti appena
mentre fuggi via per sempre
col maglione
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| Tu, rapita
tra ricordi ed immenso
inseguivi le emozioni...
Anch'io
nel mio piccolo universo
ascoltavo timidi colori,
note fragili incantate
venute dal passato
per raccontarti una storia lontana:
la mia.
Immaginando sogni
e sognando
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| Passi stanchi
attutiti dalla sabbia
nostalgia condensata
un orizzonte denso
di antica poesia
rievoca il passato.
Fiume impetuoso
tra piccole cascate i fiori
occhi di rugiada
nebbia soffice e vellutata.
A passi stanchi
riprendi il tuo
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| Nudo, scoperto, spogliato
del mio involucro di certezze
Prostrato alle mie fragilità
Piegato da un peso insostenibile
Scaraventato sulle mie ferite
ancora sanguinanti.
Ridotto al silenzio
da un errore lontano.
Annientato. Strappato.
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54 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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