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Italia
Le 411 poesie di Italia
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Vi vorrei donare
il coraggio delle nuvole
nei cieli abbassati,
la tenacia ostinata delle onde,
la dolce quiete del silenzio
quando anche una virgola
è un di più che stona,
il fiume invisibile
dell’amicizia che lenisce ogni ferita,
la luce buona
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Amo le piccole cose,
quelle del cielo
e quelle sfiziose.
Le mani bambine
che toccano il vero,
gli sguardi sereni
dagli occhi sinceri,
la luce cucita
sull’orlo del cielo,
il profumo del pane
da farine di velo,
lo sbuffo del fumo
segnale di
leggi
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Amo ogni albero
testimone muto
dall’incedere del tempo,
narrante poesie
dei rami
protesi al cielo.
Abbraccio ogni albero
come stretta di mano
in segno di pace.
Cerco un tronco
dove posare il capo,
una foglia
dove leggere
trame di vita,
una
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Cade la luce
sul sipario del mondo,
occhieggia
ancora un altro spicchio
a bucare il cielo scalzo
del giovane settembre.
Sono andati i suoni
delle notti senza sera,
la morbida aria
vestita a festa,
il tempo dilatato di ore pigre
il sole
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Italia |
06/09/2019 23:59 | 1028 |
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Segnali d’estate
occhieggiano esitanti,
vividi lampi nella pece delle ore:
bramose di un palpito,
assetate di vita,
dispensatrici di bagliori
ai piedi frettolosi e inquieti.
Segnali attesi di una rinnovata estate,
nel fluire incessante dei
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Sotto questo cielo
cucito di settembre
cammini a fari spenti
dentro uno strappo di cuore
in attesa di un futuro
senza scadenza.
In mano dei vuoti a perdere
per scolature di giorni
dispersi e impazziti
da raffiche di no...
Eppure sai
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Come un sentiero d’autunno
dai ciottoli ocra
mi indoro di foglie
ritagliate dal sole tardivo.
Negli spazi di bruma
cedo il passo agli scricchiolii
di nervature e stomi
che presto il vento
avvilupperà tenace.
Negli echi di piogge
tarderà
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Spengo tutto
anche la voce
semmai dovessi
avvertirne l’eco
dai miei tornanti
spazzati dal vento.
Spengo i passi
tanto nessun luogo
mi attende,
spengo i sogni
divorati da un’anima muta.
Spengo ogni pulsione
mendace e invana.
Mi spingo
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Sorridimi domani
quando il tempo
ci regalerà un altro passo
incontro e insieme.
Sorridimi e insegnami
a credere alle cose semplici
come i fiori di campo
senza profumo
ma pulsanti di colore.
Sorridimi e tienimi
nelle tue mani forti
che
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Italia |
27/08/2019 20:43 | 2118 |
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Quanno se fa notte
d’inverno
e brina per aria
le stelle pare ‘ttaccate su
con nu sputo
fine fine
sbriluccicano e tremano.
Come nualtri
e come a fronna sull’alberi
sta su pe na spennata,
come un furminante
prestu ‘ccesu e prestu smorciu.
Tocca
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Da questo fragile tempo
ti narro i miei chiaroscuri
voce lontana
di passi remoti,
specchio appannato
di rapidi gesti,
nuvola muta
di coraggiose sembianze.
Eppure di schiena rimani,
piegato e schivo
nel tuo cono d’ombra
di inconcludenti
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Urla il tramonto
rosso fuoco,
urla parole roventi
rubate di scatto
ai giorni ormai morti.
Il giorno si spegne
e arrossisce pudico
davanti la luce
che incendia
l’aria pigra di aprile.
Generosa la mia notte
si annuncia agli occhi
e custodisce
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Se è vero che le parole
volano dove
non si conoscono confini
dove il tempo non ha nome
dove lo spazio non si misura
dove l’invisibile brilla nel vuoto cosmico,
se è vero che i pensieri
si allacciano alle nuvole
e migrano liberi
oltre i sensi e
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Vorrei che tornasse
il vento di maestrale
ad increspare
il mio velo.
Vorrei respiri di amanti
sdraiati a riva
a tenere il passo
al polmone del mare.
Vorrei di conchiglia
essere la tua
sorprendente, inaspettata
perla preziosa
e non pezzo
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Muove lacrime
il peso dell’anima,
solleva piume di ricordi,
annoda fili di memoria
nel mistero della morte
davanti al quale
nessuno è avvezzo.
E le domande
si avvitano irrisolte
intorno al fulcro dell’insondabile.
Cadono le fragili verità
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Nessuna ruga ai piedi
solo tracce di tempo allungato
ad accorciare distanze
di questo viaggio
strano e irripetibile
che è la vita.
Orme da calpestare
sulle tracce di memoria
impronte ripetute
su sentieri battuti o inesplorati,
piccoli
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Mi piaci silenziosa
come i voli delle lucciole
luminose e mute
nelle mie mani.
Vivida la notte
nell’incanto di fievoli lumi
a spalancare le porte
di questa calda estate
che brilla nei lampi,
dorme nella culla del cielo,
sussurra parole di
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Ancora un altro giorno
di mare innamorato
un mare che illumina l’aria
nel lento andare e venire
della risacca...
incastonata allo scoglio,
la perla
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Affacciarmi da questo
angolo di mondo
che custodisce
i fili di memoria
presenti e vivi
negli attimi che indosso,
e respirare il cielo
grata alla vita mossa
da luci e ombre.
Viaggio e coloro
i giorni in coda
sfilando le spine
calpestando
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Ti attraversa il vento,
e quella spina nel fianco
piega le tue ciglia
quando stanca
non riesci a volare.
Sei magma e cenere
nel cono d’ombra
dove ti hanno richiuso,
guardi il tuo mare in salita
scartando di lato,
stringendo forte
quel
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Quanto mare siamo
dentro i nostri occhi di sale
e spuma e onde,
bonaccia e tumulto,
andate e ritorni,
albe rosate,
crepuscoli gentili,
aria tiepida,
calore infuocato,
nubi tratteggiate
correnti ascensionali.
Quanta vita
in così tanto
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A volte mi assale
d’improvviso
nel silenzio inerme della notte
un morso di malinconia,
feroce, violento
e tutto si scontorna
indefinito e amorfo,
i suoni tacciono,
i colori sbiadiscono.
Chiudo le mani a pugno
come a stringere la vita,
a
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Balla fino alla fine dell’amore
in questa danza sugli specchi
scivolati da una stella,
balla senza guardare in basso
afferra il candore della luna
nella notte senza sera,
silenziosa come la bellezza,
sospesa come una nuvola,
tenera come un
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Amo le piccole cose,
quelle del cielo
e quelle sfiziose.
Le mani bambine
che toccano il vero,
gli sguardi sereni
dagli occhi sinceri,
la luce cucita
sull’orlo del cielo,
il profumo del pane
da farine di velo,
lo sbuffo del fumo
segnale di
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Sulla mia lastricata strada
ora si specchia il cielo
un cielo diverso
consapevole e quieto,
morbido di curve,
sereno di attese,
cucito al seno
come promesse segrete
sussurrate
al confine di ogni crepuscolo.
Guardo i miei piedi curiosi
che
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Cosa farei senza i tuoi occhi
da lupo buono
che muti, narrano storie
di anni e giorni
senza nome senza grida,
che soli abbracciano
nel cerchio di note e danza
questa vita che sfila via,
che accesi brillano
nei passi accelerati verso me,
che
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Nelle tue manine
bimba senza nome,
hai trattenuto per me
una stella di mare,
uno spruzzo di onda,
un granello salato.
Ti guardo andare via
con gli occhi di sorriso
accarezzare un sogno
di morte apparente
nel fulgido desiderio
di storie
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Un’intima sensazione
sfiora la mente
come piuma muta
nel fluire del tempo.
E ancora fatico
davanti allo specchio
a contare queste rughe
già antiche e feroci.
Non so vedermi vecchia
non so pensarmi immota
non so guardare oltre.
Tra la
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Mi riempio di te
in questa assolata pace
penetri le fibre piu tenaci
dove il nerbo indulge
e l’arresa è pronta.
Muoio insieme al giorno
insieme a questa luce
che annega
nel liquido ancestrale.
È sceso un velo ciclamino
a colorare gli occhi
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Davanti ogni mio tramonto
si rinnova lo stupore
e questi occhi ingordi
non si stancano mai
di riempire le profondità
del visibile.
Come nelle spire di fumo
lo sguardo non fissa
a comprendere,
così in certi cieli
pennellati di
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411 poesie trovate. In questa pagina dal n° 361 al n° 390.
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