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Italia
Le 411 poesie di Italia
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Accade.
E in un attimo
il soffio di vita
abbandona il corpo
con il rumore
di un fiocco di neve.
Il tuo soffio di vita
ti ha guardato dall’alto
per un attimo:
nella tua irreale immobilità,
nel ghiaccio esangue
della tua pelle vitrea
non c’era
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Un volo
dove il cielo è più blu
oltre lo spazio e l’orizzonte.
È il volo della libertà
amata, desiderata e posseduta...
per te libertà
spiego ogni volta le ali
certa che troverò quiete
nel tuo spazio e nel tuo tempo
ma con poco coraggio nelle
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Off... on...
ripartire
ricominciare
ritornare
partire e poi fermarsi
con l’illusione
di aver colmato
le distanze di vuoti
e deludersi
di essere sempre
al punto di partenza.
Questo inverno
è duro a morire
disseminato da coni d’ombra
e di
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Il bisbiglio del cuore
è rimasto incastrato
tra quelle due lacrime
che ho messo in tasca
senza che tu vedessi,
senza che io pensassi.
In quel piccolo angolo di fazzoletto
ho imprigionato
la tua vita antica
gonfia di passi e battiti,
svuotata di
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Italia |
01/12/2019 11:25 | 1396 |
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I nuovi inizi
entrano in silenzio
nella pelle
nella profondità degli occhi
nell’abbraccio
delle ore che avanzano
velate di nebbia
non c’è freddo che fermi
né ragione che logichi...
apriamo la porta
a questa luce
che chiama
alla vita
ad
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Nuvole mute
amiche volubili
con i giorni nelle tasche
e le notti sotto il bavero,
io come voi
gonfio i miei attimi
tentennanti o decisi,
io come voi
scoloro e trasmuto
in certo cielo abbassato
in certo orizzonte disteso,
io come voi
preparo
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Si chiude un’altra sera
e un nido vuoto
aspetta voli lontani.
Scrollo le mie ali bagnate
le asciugo al sole
di questo autunno inoltrato.
Mi abbracciano sovente
i ricordi rosati di pudore
di quando ero prima di te
così indefinita e vaga,
oppure
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Conservo dei tuoi occhi
il destro morbido e il sinistro felino,
la tua piega di palpebra
sponda sicura
delle mie paure naufraghe.
Lì sotto, custodivi
come un segreto
la mia luce buona
quella di seconda mano
quella che bastava
per le nostre notti
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Sarà un bambino
a raccogliere
la culla di conchiglia,
tra una stella
e una pietruzza di vetro.
Nelle manine di gioco e fate,
come schizzi di specchi
le parole balugineranno
armoniose e serene.
Sarà un attimo
e nell’aria sospesa
fluttueranno
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Aggrappata al mio cielo muto
inseguivo la scia luminosa
di stelle distratte.
Mutevole
il mio presente allora
baluginava
di pulsioni e chimere.
Come era dolce camminare
al seguito delle nubi
che disegnavano arabeschi
negli orizzonti vaghi.
Come
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Italia |
24/11/2019 23:02 | 1093 |
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Parole mutate in stelle
nel crepuscolo dorato
presagio di lune abbassate a stupirci,
di emozioni improvvise,
di sguardi taciti e veri,
di fragili parole di cristallo,
di vuoti insaziabili.
Padroni del nostro dolore,
ci cammineremo incontro
con
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scende la sera
su questo giorno immoto
di tempo dilatato.
È una luce scalza
che taglia il cielo
senza grigi,
nuda e vitrea
pronta per la notte.
Il vento ha spazzato via
pensieri e parole
e nell’imbrunire
di solitudine
solo i tonfi delle
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Nel buio inerme
del crepuscolo di novembre
un guizzo di vita come folgore
accende i miei sensi
con tutta la sua lucentezza.
Ancora una volta
il tuo cielo madre terra,
assorbe e dissolve
i miei affanni
in modo imprevisto e inatteso.
Vorrei
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Dentro di noi
un’intima bugia
smascherata
da stille di verità
assiomi assurdi
concatenati ai passi,
paure vestite di aria,
errori ripetuti
come eco lontana
nei venti sfiancati
di arrivi e partenze.
Dentro di me
un orrido di vuoto
a vestire
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Certe notti
due anni si chiudono
in un unico battito di ciglia.
il silenzio arranca
per farsi spazio
nella folla dei pensieri...
è allora che ti sento parlare
nei miei sogni impolverati
e farti strada
nella nostalgia dei ricordi
per brillare di
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T’amerò
fino all’alba
nell’ attesa del crepuscolo
a intrecciare le dita
mischiando
partenze e ritorni
dentro ore languide
e abbracci accesi
di amore antico.
Sarai nel conto alla rovescia
prima del desiderio,
nelle parole da serbare,
nei
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Indirizzo personale di Italia: lacianalatini.scrivere.info
Quando vedrò di me la meraviglia
sarà scaduto il tempo
sorriderò distante,
senza più proferir parola.
Troverò finalmente
quei passi
che mi portavano lontano
vedrò solo orizzonti
e mai più confini.
Io, in equilibrio perfetto
sulla punta del
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Leggeri
di insana follia
correvamo tra coni d’ombra
e guizzi di luce.
Mai stanchi
di tanta felicità
attraversati da fulgido presente
profumati di incoscienza bambina.
Correvamo
chissà quali nuvole erano
tra i capelli,
quante stelle in
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Indulgente la mia età
sfila via la maschera
intorpidita
in un altrove profondo
sui vetri duri del tempo rimasto.
Nell’agitarsi disarmonico
di ombre e battiti
non c’è margine di supplica
solo disegni di abiti
su parole curve
in una sarabanda
di
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A volte
mi chiamo
e non mi sento
e i vestiti stretti addosso
rallentano il passo
sulla china e i tornanti.
A volte
sono la nota stonata
che esce dal coro
a tendere orecchie
e sgranare gli occhi.
A volte
vivo sospinta
dai
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Annotta ancora.
Nella luce sospesa
aleggia il respiro della terra,
rotto, crudele, scomposto.
Nessun giorno
ha più il suo nome,
nessun sentiero
custodisce tracce indelebili,
nessun grido
è appoggiato
su labbra ferme.
Le case mangiate dalle
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E intanto piove
su zolle e asfalto
sopra le fantasie e i pensieri.
Piove ma non mi bagno.
Siedo paziente
ad aspettare uno squarcio.
Un’attesa via l’altra.
Nel grembo della terra
scrollo le gocce
per smarrire la memoria
e concedermi la
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Dentro ogni eclissi
c’è una curva di luce
un cono d’ombra
e un passo fermo.
Dentro ogni notte
un abbraccio dimenticato
piega le labbra
senza più saliva
E baci lontani
ormai sepolti
dentro cumuli di parole.
Non ho più memoria
della mia
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Tornami in sogno
come nelle notti antiche
quando l’oggi era lontano
e ieri sapeva di futuro.
Portami quel vento salmastro
tra le mani e il cuore
soffiami le brezze che sai,
sulle ossa cave
dei miei fianchi muti,
profuma il cuscino
di sensi
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Mare nostro,
liquido ancestrale
dei sempiterni flutti,
respiro della terra,
coacervo provvido
di taciturni tormenti,
culla antica dei popoli,
linfa vitale di un ostinato andare,
mare fedele,
eco serena di battito cobalto
in te mi espando
come
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Di cielo in cielo
queste ombre
passeranno
tra nuvole stanche
e segnali di pioggia.
Di stoppia in stoppia
il vento tenace
sparpaglierà la pula
tra lune sapienti
su algidi cieli.
Come granelli di polvere
disseminati e arresi
scompagineremo
leggi
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Il suono antico
delle campane in festa
muove ricordi di giorni andati
emoziona e vibra di tempo sospeso
quando per l’aria tutto rideva
ed era un sentire comune
l’urgenza di ritrovarsi,
uscire di casa,
prestarsi parole,
condividere umori.
E’
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Mi hai promesso
un angelo
di quelli che stanno
in piedi
bianchi e senza aureola.
Mi hai promesso
un angelo
ovunque ti porterà la strada
e ti solleverà il vento.
Mi hai promesso
un angelo
per le sere senza luna
e i piedi senza scarpe.
Io
leggi
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Ho camminato a lungo
ai bordi del mio cielo
e girandomi di schiena
ho visto sparire le impronte
dalla polvere dell’incuria.
Cercavo oro laddove avevo
seminato piombo
e scintille ai piedi degli arcobaleni
fioriti alla rugiada del tuo amore.
Ho
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I colori di ottobre
travasati nella vite americana:
un grido rosso
sulla pietra paziente,
un volo aggrappato
per sguardi profondi,
un arabesco cucito
tra polvere e fronde.
È cosi provvida la natura
in questa estate
che non se ne vuole andare
in
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411 poesie trovate. In questa pagina dal n° 301 al n° 330.
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