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Poesie pubblicate: 361’355Autori attivi: 7’478
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♦ Rita Angelini | |
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Italia
Le 411 poesie di Italia
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Non ho più memoria
del prendere sonno accanto a te
sotto le tue ciglia piegate
ascoltare i tuoi respiri
frantumare la tua incompiuta bolla
dove la notte si muoveva
brace mai spenta
sotto la cenere dei giorni.
Non ho più memoria
del mio canto
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Voglia di voli leggeri
a solcare cieli,
di sorrisi piumati
nelle correnti ascensionali,
di colori accennati
nel quieto orizzonte,
di braccia accoglienti
a sostenere la traiettoria.
Voglia di confini scontornati
dove riposare lo
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L’ aria tesa
nel cielo scalzo,
brina lo sguardo
sotto ciglia
ancora fluide.
Sospeso
il crepuscolo
crepita
nella galaverna.
I pettirossi muti
tormentano la neve
di speranzose orme.
Gli istanti fermi
raggelati e algidi
abbreviano la luce
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Le vecchie madri
restano accanto
nelle notti di piombo
nelle notti di piume,
dentro i sorrisi dei sogni,
negli abissi degli incubi.
Le vecchie madri
non muoiono mai,
continuano a proteggere,
continuano a lenire,
continuano a confortarci.
È
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Non è bastato
lasciarti mordere il ferro
delle abitudini
a cui sono incatenata.
Non è bastato
strapparmi il cuore
e tenerlo in pugno irriverente
mentre temevo e assaporavo
le tue sfide a spogliare le ore corte
dei giorni infreddoliti.
Non è
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Scegli me
ogni giorno
vita mia,
scegli
la morbida polpa,
butta
la scorza amara
come albedo di arancia.
Sprigiona
il tuo profumo dolciastro,
trattienilo sulle dita
che io non abbia
a dimenticarmi di te.
Ostìnati
a tirar fuori
l’amore che
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La tua luna muta
arretra stelle e mare
dilaga luce provvida
annulla tempo e spazio
unisce i miei occhi ai tuoi.
Sento brividi
spingere a lato
come turgidi abbracci
di sale e rena,
come ancestrali passi
verso secondarie urgenze.
Da qui nessun
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Guardo più in là
dove cade l’alba
e le ombre
non possono
essere calpestate,
dove il canto
si fa sottile
e il vento
non ruba i pensieri,
dove non servono
le parole
e gli occhi
raccontano di noi.
Guardo più in là
nel crocevia dei
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Forse qui
nel mio angolo di solitudine
ritrovo qualche traccia di me...
allento la presa,
mollo la zavorra,
incespico goffa
tra i pensieri non compresi
e di nuovo cado.
Sono stanca di annodarmi
questa corda
sbrindellata intorno al collo.
Sono
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È una notte
con il fiato sul collo
una notte avvitata
nelle pieghe dell’anima,
strozzata nei ritmo dei singulti
senza freno e senza nome.
Oltre il cono d’ombra
che toglie il respiro
cerco una luce
arresa e semplice
a distendere la mia
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Cammina leggera
perché sei sui miei sogni,
entra nei miei occhi spenti
cerca tra le stanze che non uso
scopri se i miei desideri
danno la mano ai tuoi
si rincorrono e si cercano
se da qualche parte sono rinchiusi.
Illumina i miei sogni
un attimo
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Italia |
19/02/2020 16:01 | 1476 |
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D’inerzia i passi miei
dietro la curva e le viole
mossero crepe e asfalto.
Fu la stesa luce di febbraio
a sorvolare il tempo,
e lo stesso cuore giovane
a presagire il futuro.
Passammo.
Di singhiozzi e arrese
soltanto fremiti lievi
rigarono i
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Mi parla stanotte il vento
a tratti ci sento
il rumore delle onde
di un mare salito in collina,
gonfio di storie
ascoltate e lasciate andare.
Nel buio sordo
della mia notte amica
raccolgo i pensieri
ne faccio coriandoli
sparsi sul cuscino
per
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Non voltarti ora
non tornare sui tuoi passi
traccia il tuo cammino
come scia luminosa
dentro il nero della vita.
Non accontentarti
di nessun mezzo respiro
bevi il sole
nei giorni di sereno
lava la rabbia
con le lacrime del cielo.
Prendi
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Mi segui come gli astri
seguono la notte
come il sole
fa con la luna
senza riuscire
ad afferrarla mai.
Mi volto, ti vedo
lontano, vicino,
arreso, svogliato,
acceso, indolente.
Basterebbe un grande salto
a occhi chiusi
mani al
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LA MIA PRIMAVERA
Sto aspettando
la stagione dei rami che si allungano
e si riempiono di verde
dei panni svolazzanti al sole
delle azzurrità rigate di voli
dei campi macchiati di colore
dei cuori distesi nelle ore luminose,
dei cieli disordinati
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Un respiro in più
da allacciare stretto
ai bordi dell’anima
quella svelata
che appartiene solo a te.
Un respiro in più
per sognare di esserci
nei tuoi giorni
come un tempo
non lontano
quando ogni attimo
restituiva un noi
imperfetto ma
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Ci sono solo io
in questa finestra,
cornice bianca
di paesaggio leggero
sguardo su contorni sempre nuovi
dietro i vetri uguali dei giorni.
Ci sono solo i miei occhi
dispersi nei pensieri
di una vita distratta
cucita sulle tasche
del mio infinito
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Abbraccio il vento del nord
accucciato sui fianchi della collina.
Nella profondità della notte
vedo crescere gli alberi,
fisso le corse delle nuvole
ripasso il respiro della luna,
ascolto lo sbadiglio delle stelle.
Oltre la pioggia
il pianto del
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Dentro questa terra muta
a scorrere acqua e sale,
tra le radici di linfa di vita,
germogli abbozzati
di futuro prossimo.
Sento il respiro dell’erba
dentro quest’aria strana,
annuso i colori del vento
nel ricordo di noi
quando memoria non
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Quante parole
cucite sotto pelle,
aggrappate alle ciglia,
mosse dai pensieri,
soggiogate dal raziocinio,
sciolte nei sogni,
sventolate al vento...
Quante parole dimenticate
nelle pieghe dei giorni,
arrese all’evidenza,
spolverate di banalità.
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Comincio da me
dove ho fatto terra bruciata,
senza orme al seguito,
né visi in cui
poter riconoscere i miei lineamenti
o ritrovare
certi moti dell’anima.
Comincio da me
come ogni volta,
sotto questa corteccia rugosa
trangugiando d’un fiato
i
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l velluto dei petali scarlatti
regala pensieri leggeri,
parole scompigliate
e una pioggia minuta di battiti.
Assaporo
questo tempo nuovo del cuore
dove sgorgano
notti fresche di stelle
e silenzi gonfi di attese.
Ma il sentire é incompreso
e
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Credevo di camminare
in un giorno senza sera
con gli occhi
di chi non vuole perdersi
e il cuore accartocciato.
D’improvviso,
il cobalto del cielo,
vellutato e morbido
mi ha preso per mano.
Come manto di velluto
per le nubi infreddolite,
ha
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Mi attraversa un accordo in la minore
dentro la provvisoria istanza
del mio esistere senza sogni.
Ali in spalla
fuggo dai giorni insani
per immergermi
in notti intrise di desideri,
nel volo di silenzio,
senza più amore,
senza più un
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I miei occhi ingoiano
l’imbuto del cielo,
proprio lì
dove va a morire il giorno,
si impigliano
nella falce spavalda
e sbarazzina
che scherza distratta
con la luce accesa poco lontano.
Il freddo non punge più,
lo sguardo si abitua al nero,
il
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Italia |
30/01/2020 18:40 | 1158 |
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Si incarna il crepuscolo
di bruma rosata
velo su velo
per questo giorno
morente e pigro.
Arrende i battiti
sul ciglio presente,
porta ombre e sonno
sulla terra stanca.
Braccia spoglie
a sfidare il vento
e la malferma nebbia,
aria ferma e
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Andrò cercando
l’acqua che non bagna,
il cielo da mettere in tasca,
sale e vento in un libero gioco
e una pioggia di sorrisi
da cui non ripararmi.
Andrò cercando
fossi in cui dormire
stelle da guardare,
sensi nuovi da scoprire,
alberi da
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Mancano quegli abbracci
mancano nell’angoscia
dei giorni uguali ai giorni,
nell’ansa tortuosa
del fiume invisibile
che scorre dentro,
nelle illusorie protezioni
di certi inespugnabili muri.
Manca il calore
delle strette di pelle
morbide e
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Indifferenza è una parola
che mi illudo di conoscere.
Ogni ora infilata nei giorni
è ancorata al detto
e al taciuto
nel confuso intreccio
di arrovellati pensieri.
Vorrei avere in cuore
la leggera follia
dell’indifferenza bambina,
della bua che
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411 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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