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Italia
Le 411 poesie di Italia
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Domani inizierò
a sorridere
quando il tempo
ci regalerà altro tempo.
Domani mi insegnerai
a credere alle cose semplici
come i fiori di campo
senza profumo
ma pulsanti di colore.
Domani mi terrai
nelle tue mani antiche
e colme di
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Sospirano lievi
i giaggioli fedeli,
attraversano la luce
dell’acerbo aprile.
La neve lontana
ha fatto posto
al tappeto verde
srotolato d’un tratto.
Ritorneranno le rondini
al loro nido implume
tra voli di api
e la frenesia di
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Sospesa
in questi giorni inquieti
nel cono d’ombra
di questo tempo
assaporo il gusto acerbo
delle ore
prigioniera della mia libertà.
Con il cuore strappato
taglio il filo
a unire le stelle
a una a una
scivolano dal cielo
nelle tasche
a pugni
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Lascia che sia
adombrato eppur nitido
questo corso
ineluttabile
intriso di nodi e lacrime
su sprazzi di gioia pulita.
Lascia che i giorni
si dipanino tra le dita
senza affanni,
lascia libero
il domani
scivolato giù
da un cielo slavato
o
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Molto oltre il vento
ci sei tu
a scompigliare pensieri
fruscianti e lievi.
Molto oltre il mare
ci sei tu
come onda tenace
a baciare la riva.
Molto oltre le nubi
ci sei tu
la mia ombra silente
sulla strada verso casa.
Molto oltre le
leggi
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La tenera sera
ora ti culla
e ti avvolge
nella sua curva blu.
Le luci occhieggiano
alle stelle addormentate
e preparano la strada ai
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Come un’eco lontana
risuona nel cono d’ombra
dell’anima il grido di pace...
l’ho seguita a passi lenti
sul ciottolio tra le lapidi,
sopra i germogli acerbi
di questa distratta primavera,
dentro il suono sfacciato
delle canne d’organo,
nelle
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Rivivi vita
ogni nuova primavera
ogni nuovo inizio
ogni rinnovato tempo.
Rivivi nei voli
delle rondini
graffiti nel cielo disteso.
Rivivi nell’aria
accesa di suoni conservati
nella memoria glabra
di albe tiepide.
Rivivi nei
leggi
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Il silenzio
ha chiamato la neve:
quatta quatta
ha steso il suo velo
confondendo
fantasmi di ombre,
il lento andare,
il senso smarrito.
Nessuna festa
per questo candore
nessuna risata al seguito
nessun richiamo.
Presto sparirà
più in
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Sono forte
dei nostri squarci di sereno
oltre la polvere traslucida
di tempeste reiterate.
Sono forte
dei tuoi pensieri
che sento morbidi
su questo petto arido.
Sono forte
di giorni antichi
quando naufragavo indenne
nei tuoi occhi.
Sono
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La luce sbiadita
di marzo
schiude stancamente
boccioli e gemme.
Anche il ciliegio
teme l’abbandono,
la solitudine dei suoni,
il tempo delle ombre,
le attese inutili.
Una primavera beffarda
è scesa errando
tra rami secchi
nidi
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In questa luce di marzo
svuoto lo sguardo
sul mio cielo di vetro,
resto dentro
il verde che attraversa le zolle,
guido i pensieri
su cammini di nubi,
canto il mio sogno
come soffio di vita,
coloro le labbra
per i baci perduti.
In questo
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Sfuggente la memoria
dei pensieri
nei passi
di vita ormai andata.
Provo ad afferrarla
dentro una foglia,
una crepa d’asfalto,
una lacrima di rugiada,
un petalo di calicanto.
Nessuna risposta:
solo frammenti
discontinui e logori
di un
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La notte era scura nessun padre c’era.
Non c’era nei bui corridoi del cuore dove si rifugiava non vista.
Non c’era nelle sue corte braccia troppo distanti dal suo collo.
Non c’erano su quelle mani che non hanno conosciuto la sua pelle.
Non c’erano
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Eravamo noi
annodati all’anima
giovani di sentimenti liberi.
Eravamo noi
fiumi invisibili
di appartenenza e senso.
Eravamo noi
occhi negli occhi
aggrappati ai nostri cuori,
aquiloni nel cielo,
destino nel destino.
Ora sotto le ciglia
la nebbia
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Radici, poi sassi,
poi greto e fogliame
e fiori d’incanto
sui passi ormai grevi.
S’accende
il mio ocra
di bianco sentire
s’illumina il senso
di ogni mio andare.
Potessi ora
stringermi forte
sino ad avere paura
di uscire in frantumi
su
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Ogni volta che
sediamo
ai bordi del cuore
dimentichiamo
le illogiche distanze.
Senza passare
per la tristezza,
attraversiamo
cenere e polvere
per arrivare lucidi
di pianto a lavare via
certe stanche membra.
Ogni volta che
muoviamo altri
leggi
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Cogli questo piccolo fiore
annusalo a occhi chiusi
sii grato alla vita
respira con essa
nelle spirali di vento,
negli sbuffi delle nubi,
nei guizzi di luce,
nei chiaroscuri
vulnerabili e preziosi.
Sentiti parte della terra
dignitosa e
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Nel vortice di petali
arresto l’anima
di roseo profumo.
Concedo
un margine
di innocente gentilezza
ai bordi del cuore.
I tuoi occhi bambini
catturati dai miei
carezzano
il buono che ancora
mi abita.
Un respiro profondo
e scendo
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Dentro di te
pezzi di me
sbriciolati e intatti
nei giorni rubati
al tempo ingordo.
Semmai dovessi perdermi
la mia bussola
saranno le tue tasche
gonfie di vento,
le tue mani
di acqua e sale,
i tuoi occhi profondi
di orizzonti salmastri
e
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Anche gli alberi in primavera
sussurrano parole invisibili,
nelle ore leggere
cariche di voli,
nelle ore vellutate
nel nero della notte,
sulle labbra gentili
di rugosi anni,
sulle gote di pane
dei bambini distratti.
Anche gli alberi in
leggi
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Come un mandorlo
le tue labbra a cuore
soffiano baci
scalzi di vita appesa...
saranno cenere e pula
al cospetto del tempo,
petali stanchi
vestiti di bianco
nuvole in viaggio
nell’aria liquida
della nostra primavera.
Senza legami
andiamogli
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Là fuori
un silenzio di neve
ottunde anche il sonno,
un silenzio irreale
noncurante della luna
del sole e del caso
quasi stordisce la mente.
Con che occhi
aspetteremo il
ritorno delle rondini?
E le lucciole
brilleranno sulle rupi?
Quali
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Il mio giallo
ingoia l’asfalto
sulla curva logora,
mastica ripetute primavere,
sfacciato e solare
saluta l’inverno
girato oramai di schiena.
Di lato
la quercia paziente aspetta,
graffia l’azzurro di trame,
guarda in silenzio lì sotto
sicura
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Il cielo di marzo
vola quest’oggi
di vento e petali
dentro schegge
rosate di larga luce.
Scioglie in un abbraccio
di rami e timidi voli,
la scorza di gelo
annidata sotto pelle.
Sfila via attimi
di buio sospeso
duro a morire,
si fa strada
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Ripartire
ricominciare
ripetersi, ricordare
ritornare
partire e poi fermarsi
con l’illusione
di aver colmato
le distanze di vuoti
e deludersi
di essere ancora
cercati dalla vita.
Questo inverno
è duro a morire
disseminato da coni
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Scrivo a te bimbo
aggrappato al presente
scrivo a te
a questa vita
che sguscia via
e prova a rubarci il futuro
scrivo per questi riverberi
di echi lontani
che corrono via
di nascosto
come desideri violati
bagliori senza più
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Si scioglierà la neve
sulle zolle impazzite,
porterà a valle
gomitoli di affanni
greti macilenti
arbusti senza vita
foglie macerate.
Si scioglierà
arresa e crudele
di fiotti sudici
nelle paure recondite.
Non basterà
il sole di marzo
a
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Mi pesa il cuore
di scelte improvvide
come passi grevi
sulla china impervia.
Mi stanca il senso
delle cose assenti
come le partenze
da pareti amiche.
Mi lusinga certa illusione
di fermare il corso
con pensieri fragili,
movenze
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Mi pesa il cuore
di scelte improvvide
come passi grevi
sulla china impervia.
Mi stanca il senso
delle cose assenti
come le partenze
da pareti amiche.
Mi lusinga certa illusione
di fermare il corso
con pensieri fragili,
movenze
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411 poesie trovate. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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