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Italia
Le 411 poesie di Italia
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Ho smesso di essere viandante
coda di cometa
lacrime di sogno
creta da modellare.
Ho smesso finanche
di smaniare dietro ai vetri
nei ritagli di questo tempo
cosi denso di parole.
Ho smesso di aspettare
e di restare
tanto da qui
se si parte o
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La liturgia di novembre
celebra la nebbia
i rami spogli
e certi numeri biblici.
Mi avviluppo in questa cortina
di fantasmi e suoni
seguendo strade che piegano
le leggi del tempo.
Nessun gemito nell’aria
quando si seguono i
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Chino il capo
per guardarmi dentro
per affidare al silenzio
le mie piccole parole
farlo brillare
con i miei desideri bambini.
C’è stato un tempo
che a mani giunte
ogni nodo si scioglieva
e sui fioretti piegati
seminavo speranza.
Quelle sere
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La mia morbida terra,
il colore dei suoi occhi,
i fianchi delle colline,
il profumo di antico
che riannoda le trame di memoria
in un ordito fedele
questo voglio vedere
nel sole di fine novembre
pieno di buoni propositi
che sposta lo
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Nella luce di passaggio
tra la notte e il giorno
un senso di irrisolto
giustifica incoerenze:
la chioma ancora verde
della mia quercia
ostenta fiera il suo colore
e ai suoi piedi altre foglie
già vicine al trapasso
umili e sfiancate.
Accade
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Ti leggerò
e leggerò
finché anche l’ultima virgola
tra il senso e l’intuizione
non brucerà più
e le frasi migreranno
nel limbo abitato da sempre.
Ti leggerò come
si legge l’elenco del telefono
senza memorizzare le cifre
senza rimandi
senza
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DEDICATA
Morire di consunzione
dentro una casa
che non ha segreti,
lasciare un ricordo di luce
di una retta esistenza,
vissuta nella mansuetudine
nell’esempio probo
di uomo, marito, padre.
Te ne vai senza clamori,
in punta di piedi
come è
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Un bagliore improvviso
un sogno vestito di luce
e di nuovo
l’autunno scricchiola
di foglie e ghiande
sotto i passi.
I rami tornano
a rigare traiettorie semplici
sugli orizzonti abbassati.
Un mite novembre
attraversa questi strani giorni
un sole
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Mi cammina a fianco
la vigna saccheggiata
rosseggia muta
ad aspettare le ore
tra le zolle pazienti.
Un cielo senza domani
spumeggia nuvole confuse
di luce e ombra
dentro un fluire sospeso
tra virgole di fiato.
Un lento andare
per questa
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Bruciano i ricordi
insieme alla fiamma mutevole
e alle cortecce rugose.
Immagini di parole
radunate davanti al fuoco
ravvivano la memoria.
Questo calore svogliato
riscalda il mio giorno
e scioglie il silenzio.
Ritorna il profumo
della casa
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Impercettibilmente
ti inaridivo
mentre tu stupivi
nei tuoi voli.
Io sempre un passo
dietro a te
persa a cercare
i pezzi di me
quelli che poi tu ritrovavi
e mi donavi
su un piatto dorato.
Hai assorbito paziente
l’imperfetta confusione
del
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Ti canto così
tra piano e fortissimo
nello stupore
di una stella
caduta ai miei piedi
e la spuma delle nuvole
tra le foglie del gelso.
Ti danzo tra le braccia
come quella sera
di note urlate alla luna
allacciata al tuo collo
respirando i tuoi
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È una quercia antica
a difendere certa solitudine
a custodire parole segrete
a sussurrare alle stelle
desideri d’amore.
È una linea di case
a sbalordire al tramonto
regalando luce dietro ogni ombra
e un domani a ogni crepuscolo.
È un applauso
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Mi perdo a pensare
al tuo piacere,
al suo silenzio,
a come implodeva dentro
per non svilire il mio
arrancato e tardivo.
Non ho più memoria
di certa intimità
e questo smarrimento
mi aiuta a non dolermene.
Infilata nella mia zolla
abito i
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Il rumore della pioggia
tiene il passo
alla grigia nostalgia
di questo cielo abbassato
mutevole e superstite
agli assalti della vita.
Guardo gli ulivi
ignari e indifferenti
ai moti dell’animo
li guardo sospesa.
Sono giorni fermi
attraversati
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Il mio momento di grazia
ha il profumo di ottobre
e la luce del crepuscolo,
accompagna le ombre delle nuvole,
danza con le foglie secche,
conta i granelli
delle mie clessidre.
Il mio momento di grazia
torna ogni giorno
nella culla della
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Indirizzo personale di Italia: lacianalatini.scrivere.info
Corro incontro a un altro tramonto
sperando di acciuffare
dei rosa o aranciati...
ma dopo l’ultima salita
aggrappata alla curva
restano in cielo
solo dei grigi confusi,
commistioni di indaco,
scampoli di violetto...
Il cielo profuma di
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Non ricordo più
il profumo del desiderio
di certe vaghezze sinuose
e favole remote.
Abbraccio
le similitudini antiche
sferzate di arresti,
abbraccio e rilascio
come di sentimento andato.
Annuso
il profumo di ottobre
che sazia la terra di
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Aspettavo
l’oro dei platani
sulla via di casa...
Il nastro d’asfalto
scolora nella danza
di farfalle dalle
ali fulgide
intrecciata ai voli
di foglie accartocciate
e fiere del loro ocra...
Ad uno ad uno
il sole stanco
spoglia i rami
che
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I miei silenzi ora
sono appoggiati
alle nuvole.
In assenza di rancore
affiorano poi i ricordi
stanno in fila
in attesa che
svaniscano alla prima
feroce urgenza.
In coda al tempo
ogni cosa si ricompone
mutata e imperfetta,
ogni passo
nel
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Riempie di oro le zolle
con acini rigonfi di vino
come perle d’ocra e d’amaranto
infilate tra le palme ramate.
Odora di buono
quest’aria settembrina
fedele promessa di colline leali,
gerla provvida di ancestrali doni.
Scava ricordi di risate
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CHISSA’
cosa pensi adesso di me.
Me lo chiedo,
ascoltando il tuo respiro,
accarezzando,
i tuoi fianchi dormienti,
in questo attimo
di pace con la vita.
Vorrei guardare il mondo
con i tuoi occhi,
sempre,
mischiare i colori
dei tuoi
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Per navigare a vista
nel mio mare scuro
non serve una polena
neanche un rostro,
forse una bitta ben salda
su cui ammainare
le mie stanche vele
quando i flutti minacciano
e il maestrale sconquassa.
Per navigare a vista
mi basta avere alle
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Il grande spirito
soffia sui prati
e su ogni filo d’erba,
come la grande bellezza
che sopravvive alle stagioni
all’illusione del tempo
all’insana natura del male.
Dentro una bianca corolla
è racchiuso ogni prodigio
di perfezione.
E’ un occhio
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Tu mi sposti il cuore
piccola bimba
metti la virgola
alla mia bocca
e parole piccine
sui grandi perchè.
Tu e il tuo tempo senza nubi
e lacrime di velo
evaporate in un fiato
sulle tue guance.
Tu sai di zucchero e sogni
come la spuma del
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Le tue parole
a duello con il mio odio
hanno lasciato la scia
senza voce,
un’eco lontana
dell’ultimo dolore
la risacca tenace
del mio mare sonnambulo.
Ora restano
parole cadute
al pavimento
frammiste alla polvere
dei ricordi e alle stille
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Tramonta il sole
dietro le dune
della mia anima,
un velo di luce
sui colori della sera
una lama di sogno
tra sabbia e miraggio.
Tramonta il sole
sulle parole del giorno
sospese nel tempo
ripetute mille volte
da labbra spente
senza più
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Nell?alcova del tempo
sospirano certezze e tormenti
si danno la schiena
ignorando il passato
gemendo per il futuro
godendo fugaci
del presente vivo.
Eppure anche una spuma di nube
regala fremiti
e dentro l?ombra del sole
palpitano invisibili
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Passo dopo passo
in equilibrio sulle crepe
si avanza.
E’ un’illusione
fermare le albe con gli occhi
e tutto il cielo
entrato dentro
prima o poi si asciugherà.
Di soppiatto
ogni tramonto
sfumerà ogni margine
e i confini si
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Nell’ombra fiorita
dai rami della notte
mi abbraccio.
Le perdute carezze
annullano ogni fisicità
e nel buio fragile
la paura di non sentirsi
sotto la pelle di altre mani
ghermisce lo stomaco
come graffio violento.
Le scelte di
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411 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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