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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’355Autori attivi: 7’478
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio
♦ Rita Angelini | |
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Pasquale Vulcano
Le 322 poesie di Pasquale Vulcano
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E se domani questo vuoto immenso
che del passato tiene prigioniero,...
se questo buio che diventa denso
sempre di più se vieni nel pensiero,...
se quest’angoscia blocca ogni mio senso
perché mi sento avvolto nel mistero,...
se tutto il giorno a
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Dietro i vetri appannati dal mio fiato,
guardo lontano l’orizzonte grigio
e ovattato mi giunge il rauco grido
dei gabbiani su questo mare infìdo
che sbatte l’onda a riva, tempestoso,
come l’anima mia, blindata e sola
nello scorcio d’aprile senza
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E sulla piazza, umida di pioggia,
nessun fedele c’è, solo il silenzio,
lo sguardo fisso e freddo delle statue
che appaiono lassù toccanti il cielo
e il colonnato che ora abbraccia il vuoto!
Un’atmosfera lugubre, un sospiro
cupo, spettrale, nella
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Si vive in quarantena questa vita,
nel tempo di paura, tutto incerto;
sbandati siamo come in un deserto
dove la notte è scura e irrigidita.
Di giorno il sole acceca per intero
e all’ombra di un cammello o di una duna
ci si ripara fin che poi la
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È un monito per tutti, ciò che accade.!
Stiamo vivendo il male
da noi stessi prodotto:
nostra la colpa certo,
d’aver distrutto quell’ecosistema
che faceva ruotare il nostro mondo
e lo faceva respirare ancora;
nostra la colpa certo,
d’aver distrutto
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E tutto s’è fermato! Chiusi in casa
restiamo a sospirare l’esplosione
di questa primavera, la stagione
di profumi e colori già pervasa.
Beffarda la natura s’imbelletta,
la morte accoglie che la falce affila;
posate a terra tante bare in
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Costretti a star lontani almeno un metro,
proviamo una tristezza senza fine
per colpa di quel virus maledetto
che ora sta sconvolgendo il nostro mondo.
Adesso lo sappiamo:
nessuna stretta, mano nella mano,
nessun sentore più, nessuna intesa;
e
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Furioso fischia il vento e va sul mare,
sui monti e su pianure e tutt’intorno,
ma poi si ferma e lievi, al nuovo giorno,
le braccia allarga allor per carezzare
le nuove gemme della primavera;
si incanta ad ammirare quei colori
e dolcemente
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Or che la terra avvolge la memoria
lungo la via laddove scende l’ombra
e la tua voce è muta, vorrei, padre,
averti accanto ancora per sfogarmi
e dirti quanto è buio questo mondo,
coi suoi sentieri impervi da affrontare,
senza la luce saggia del tuo
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I fatti della vita misteriosi,
portarono a cammini inesplorati,
sentieri impervi imbocco e malandati,
irti di rovi e spine e più tortuosi,
alla ricerca, amor, d’ogni tua traccia,
che mi ricordi i sogni andati al vento
e il pianto che hai
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Per le deserte strade or c’è silenzio,
avvolge l’aria un refolo di vento,
echeggia tra la gente lo spavento,
per questo amaro calice d’assenzio!
Si sta spegnendo ormai la nostra vita
rinchiusi in quattro mura ed angosciati;
i giorni belli se ne
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Nel fuoco rosso della sera, muore
pian piano il giorno, mentre all’orizzonte
il sole cala con intensi sprazzi
di luce che rispecchia il mare azzurro
con sfumature e intensità d’incanto
e tutto abbraccia e coglie in un sussurro.
Qualche bagliore
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Non serve un giorno pur particolare
per regalare un fiore e dire:-T’amo-
o tessere un dorato, bel ricamo,
ché ogni giornata è giusta per amare!
Un universo, donna, ti circonda,
racchiuso in te è un mondo di mistero;
tu sai coprire il pianto per
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La sera viene e un altro giorno muore,
il tempo andato più non si ritrova;
il riso di quegli attimi sereni,
cambia veloce in pianto!
Vedi fuggire i giorni,
la fresca giovinezza che si spegne
sotto i tuoi occhi increduli e sgomenti.
Conti le rughe
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È questo il modo in cui finisce il mondo,
con uno schianto oppur con un lamento?
Con l’ assordante tuono o in un momento
in cui si crolla in panico più fondo
per un distratto colpo della tosse?
Il killer invisibile s’espande
a macchia d’olio per
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Lungo il sentiero vado a passo lento;
il tempo fugge via
e la malinconia mi prende, stanco
nel ricordare il giorno
di nebbia tutt’attorno;
a quell’amore penso fianco a fianco,
a farmi compagnia;
nel mentre s’ode tra le fronde il vento
ed ogni
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Pasquale Vulcano.
Indirizzo personale di Pasquale Vulcano: pasqualevulcano.scrivere.info
Neppur le stelle di contare tento,
né più riflessa vedo ognor la luna
negli occhi suoi; così il dolor s’aduna
nell’anima che è affranta nel tormento!
Inutilmente sale il mio lamento,
l’urlo che dentro rugge e m’importuna,
ché il cielo è sordo al
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E vincerò senz’altro il tempo avverso,
scrollandomi di dosso quel passato,
che spesso torna ed io mi sento perso,
del vuoto prigioniero, incatenato
in questa solitudine che strazia
e m’addolora; stridono i pensieri
intenti a proiettare la
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Gocce di pioggia scivolano
fitte sui vetri, insieme a quelle lacrime
copiose che mi rigano
il viso, spento ormai da tempo! Bruciano
le ferite dell’anima
ed ogni sforzo è diventato inutile,
perché la solitudine
mi colma di silenzio,
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E sparse al vento sono le parole
rivolte al cielo in cerca di te, amore;
rimangono nel cuore senza sole,
ché vuote manda l’eco fin che muore.
Un mare di pensieri e sentimenti
avvolgono di notte i miei respiri;
sì come un’onda, portano i lamenti
a
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Soltanto sabbia resta nelle mani,
un vuoto, un nulla che svanisce al vento,
in questo mondo che non ha un domani,
ché nella vita l’uomo incede spento,
andando appresso a miti ed a chimère,
dietro gli abbagli del progresso, intento
a seguir le
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E mi ricorderò sempre di te,
ripercorrendo indietro il tempo andato;
qui nella solitudine, riappare
ancor più forte il raggio di quel sole,
riflesso nei tuoi occhi di smeraldo.
Oh quante volte io sto ad aspettarti
e dalle labbra mute le
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Nell’ora che al tramonto muore il giorno,
qui sulla riva incedo e il mar sorprende
col suo respiro che nel cuor mi scende,
mentre svanisce il mondo tutt’intorno.
S’erge maestoso il faro laggiù in fondo;
s’accenderà fra poco quella luce
che guida i
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Bionde, castane, more, tutte belle
sono le donne, incanto ed armonia,
ma gli occhi son brillanti come stelle,
come diamanti da portare via;
dardi infuocati, brividi su pelle,
riflessi accesi, d’ogni gelosia
sassi di fuoco, tremule fiammelle
e
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In questo letto giace a me daccanto
donna in calore, bella e assai procace,
col seno grande e sodo che piace,
sinuosa, dolce amante: un vero incanto!
Di femmina l’odore espande e il canto
di giovinezza echeggia non mendace,
ma quando la libidine
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Non basta urlare che mi manchi tanto
se il cielo è sordo ad ogni mio lamento,
che si disperde e muore in questo vento,
che soffia forte e non mi frena il pianto!
Non ha scalfito il tempo il tuo rimpianto,
perché l’angoscia non si placa e
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E più non sopportando quel lamento
del popolo in catene e prepotenza,
si mosse ardita e usò la sua avvenenza
contravvenendo al regio impedimento.
Bella d’incanto, eretto il portamento,
in quel salone immenso entrò,pur senza
farne richiesta al re e
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La testa d’Oloferne già recisa,
ancor grondante sangue, che par desta,
alla sua gente mostra pur derisa,
da quel tiranno vile che detesta!
La sua bellezza, con il pianto intrisa,
usa come arma e incontro a lui s’appresta
con fare seducente e
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Come farfalla danza e come il vento,
la bella Salomé col corpo adorno
di sette veli e mostra il suo talento
e le sue grazie al re e corte attorno!
E balla con lascivo portamento
al ritmo e suoni fin che dura il giorno.
L’ammira Erode e pronto un
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322 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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