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Diego Bello
Le 133 poesie di Diego Bello
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scandito un tuo riverbero
nell’incedere deserto
ogni
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Raggiunto il bosco è il cielo il suo riparo
azzurro ancora intatto brilla vivo
quando il respiro fa tremare un faro
e il
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La luna non ha retto il graffio – stilla
di ghiaccio aguzzo d’ogni giorno.
Miseria- orgoglio
addensa fumo al piatto
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Lo meriti il riparo in carreggiata
verso il canto d’un lago di sereno.
Opera un filtro in costanza di ruggine
al sorriso
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Va contro il malinteso volontario
che taccia d’anelare anacronistico
crescita zero e stato stazionario
- arresto
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Sono due insiemi aperti ai loro estremi
la merce e il bene appesi in gemme al brolo
diversi non contrari i semantemi
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Con te principio a fondere la notte
prima che l’alba addensi
e spazzi oltre
la luce di onde gravide al tuo fiato.
Come
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Cammina nell’autunno ancora acerba
mattina di bambini e di pacciame
attorno gonfie viscere – letame -
il male vomitato
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nel gioco d’estro serico
tolte le tare al peso
delle carezze tracima
detrito al desiderio
ma tu riaccendi nuvole
come
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Ignora il tuono la deriva
d’anima arresa e irrompe
- coda alla folgore, d’attrito.
Attimo eterno che s’acquieta
in
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Non avido di latte come un rospo
che morte serra al seno
e manco spargo
amaro felle
ché noto che il tuo passo mi sta
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Origlia puntuale l’autunno da botti
terrigne in arcioni ed imbriglia
tenebre d’acqua al vento che fionda.
Olezza in
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io sono insieme a te lì che t’abbraccio
non devi essere triste amore mio
se puoi sentire il sangue che ti scorre
io
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Posa la piuma bianca
sull’anca china del tuo amore in pianto
perché riposi ora ch’è notte. Giaccia,
non tremi per
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Non voglio più guardare facce
che ingollano paure
che sputano livore,
né sguardi che non vedono
e voci che
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Osare un morso al cielo denso, già
di foglie tristi
e l’estate
lontana.
Rimane l’orma del vento
per un’onda
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Diego Bello.
Indirizzo personale di Diego Bello: diegobello.scrivere.info
E’ qui intorno il deserto
nello spazio orizzonte. Cammino
contro il sole che sale
con un lato scoperto.
Finalmente fa
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Tra le tue mura
tutto passa davvero,
se ne sta indietro.
Passa la vita
con le coperte stese sul tuo freddo.
Se l’orma si
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Il mezzo per il fine
è quel confine pratico
piuttosto grezzo, male
dell’intelletto statico
per esternare
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S'acquieta l'estate
e vibra in un alito
triste di salvia.
Tiepido irrora
ed espande l'acre
mosto lascivo.
Breve
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Nel deserto d'un volo
- senza luce d'azzurro -
tendo passi
sullo squarcio del senso
a filo di molla.
Vuol
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L'impronta
sulla cenere
del tempo calpestato
verso il buio
di mare acceso.
Navigare
l'orma
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lascerò aperta un'ampia crepa
ché si bagni di luna
intinta nel cristallo d'occhi tuoi
che è mare
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Fosse noia mortale che s’appressa
all’ombra stanca di parole vuote
da briciole di sole fugga – in dote
all’occhio – e
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Lo sguardo si riposa entro una cresta
in bagno d'aria, ove arde triste il pianto
d’ultimo raggio torvo che ti desta
e si
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Se un dubbio ancora
non fosse spento
su com’è fatto
l’inferno che ci è imposto
oggi s’è
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Questo doversi dire sempre “tutto
bene” se ci s’incontra presuppone
norma esitante e che sia proprio il lutto
a esprimere
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Non implicare te in questa piena
perché non si centuplichi lo squarcio
vorrei: non penetri la daga al gorgo
fino al
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Quell'ampio dirupo sull'argine
di cava è il quartier generale
- intorno a ogni pietra la terra.
Fragore: muto
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Indico il volto
dell’innocenza
ove è affluenza
di luce. Ascolto
pallido fiore
di pudicizia.
Vita ne
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133 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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