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Madaschi Paolo
Le 11 poesie di Madaschi Paolo
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Ferito dalla faglia
di rocce impetuose,
s’erge sulla spoglia
piana l’antico paese,
ancora sottosopra,
ancora
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Forme forgiate
per accudire
l’infelicità
paion nate
dalla volontà
di far soffrire:
nessun artefice
di tal
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La fitta sopravanza
nel petto, un sussulto
attraversa coscienza
e carne, un singulto
emerge dall’animo:
l’affanno che
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Nel borgo antico
ancora dormiente
un uomo reca seco
il suo vano nepente
e come uno spettro
inquieto egli
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File di cipressi
verdi e slanciati
fissano i recessi
ove i trapassati
solcano l'eterno;
taciti, attendono
un altro
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Si agitano le chiome
nell’aria del tramonto
mentre l’etra di rame,
noncurante del vento,
è una volta
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Su roride membra
d’un corpo virente,
la chioma di piante
si agita nell'ombra
della sera, cullata
dal tiepido
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Madaschi Paolo.
Legioni di occhi
bassi, arrossati,
bisbigliano rochi
pensieri ingoiati
dall’asfalto nero,
vorace, mai pago:
nessuno
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Intaglio la quiete
con una sgorbia
d’inchiostro cupo;
le parole, liberate
dall’etereo ceppo
di silenzi e
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Il vicino temporale
incombe sull’inerte
paesino; sul viale,
da finestre aperte,
si affacciano volti
illuminati dai
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Cornacchie e corvi
fissano, appollaiati
e con sguardi torvi,
paesaggi stuprati;
in equilibrio su cavi
percossi dal
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