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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Anna Paola Pascali
Le 13 poesie di Anna Paola Pascali
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Vabbè, per questo Natale
un po’ m’impegno
a fare un alberello
d’eccezione.
E metterò da parte
rabbia e sdegno
per
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Tendimi la mano
perché io ho paura.
E’ notte fonda
nella mia "gabbia" scura.
Guarda i miei occhi:
non riescono a
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E soffia il vento tra i lampioni
mentre abbandona il cielo addormentato.
Mentre compone la sua dolce egloga
tra lo
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Certe lucciole
nascono nel vento
quando si nasconde
tra i capelli.
Quando mi confonde
e lento, lento scivola
tra i giorni brutti
e quelli belli.
Certe lucciole
brillano di giorno
quando hanno perso
la notte per sognare
e vanno avanti
senza
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Germoglia il cielo
come un trifoglio rosso
spettinato dal fruscio del vento.
Sarà l'inferno a danzare tra le nubi
e voleranno le scintille
sugli orizzonti dimenticati
sotto le unghie delle intemperanze.
Rosso come un trifoglio
sarà
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Piangi poeta
perché non sai danzare
e batti i pugni sui fogli inanimati.
Piangi poeta
vorresti camminare
lì sulle punte di musiche celesti.
Piangi poeta
perché non puoi parlare
e raccontare dei sogni di bambino.
Piangi
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Soffia, soffia forte
e portami via.
Soffia vento nemico
soffia sul mio bieco destino
sulle mie palpebre chiuse
per non vedere più sangue.
Soffia sulle gelide mani
e sulle labbra arse
dal desiderio di pace.
Soffia sui sogni
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Proverò a guardare il mondo a modo tuo
con i tuoi occhi, con il tuo sguardo
con quella meraviglia che ti stupisce ancora!
Proverò a lasciare sulla schiena i dolori
e le mie contraddizioni.
Baratterò, se occorre, la mia riluttanza
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Invia un messaggio privato a Anna Paola Pascali.
Mare che cancelli
con onde di pennelli
trascini sulla sabbia
i giorni d'amore
le notti di rabbia.
Mare che ad ogni stagione
rinnovi la forza
ne strappi via il cuore.
Mare che spazzi via
la mia malinconia,
che giochi a far bruciare
nell'anima
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 | Tra un bicchiere di vino
ed uno di veleno
brucia questo fuoco freddo
dell'anima.
Sprofonderemo in basso,
più in basso di questo strano cielo
capovolto.
Non ho paura del buio
né di vederti appeso
al filo della disperazione.
Ma di
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| Occhi come un gabbiano
che scrutano nel cielo...
Occhi che bianchi al mattino
poi sanno di rosso, grigio e nero.
Occhi che fanno a botte
che sfidano la morte,
occhi che ancora di pianto
si arrendono inermi
davanti ad un canto.
Occhi che han
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Erano tratti
quelli che vedevo...
Tratti di un respiro
che si affannava a vivere.
Tratti di qualcosa
che non
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Come lunghi capelli di luce
scendevano le sue lacrime
dal cielo.
Ed io, come angelo in croce,
chiudevo le mie ali
su di
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