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Salvo Learco Angrisani
Le 93 poesie di Salvo Learco Angrisani
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Mi volto a un tempo oramai
sfinito dal rimpianto.
E mi ascolto da sola
nelle mie notti insonni,
dove il cicaleccio del dolore
non accenna alla resa,
e sono stanca nelle mani.
Lì dove il bisogno di amarti
arde come brace,
ed è una fiamma mai
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Ho spazzato
in un vecchio ripostiglio di cuore
quel che rimane di me.
Cianfrusaglie di poco conto
tra polverosi libri e avanzi della vita.
Ho chiuso con cura
la sgangherata porta dell’amore
girando nella toppa
una vecchia chiave
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Sei un pensiero
in questi giorni che passano
nel chiedermi di quanto amore
mi hai amato e non ho compreso.
Resti un lieve sentire
nelle mie notti insonni,
lì dove l’affanno
rammenda colpe mai raccontate,
lì dove il sonno sfugge al bagliore
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Anche la notte ti somiglia
quando stanca, e muta,
piange dentro se stessa
agitandosi il fogliame
come coperta in un freddo inverno.
Ti somiglia, la notte,
dentro quei pensieri
rimasti fermi ad aspettare.
Se solo potesse, la notte,
non
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Sei stato un sogno
d'un viaggio mai finito
sui binari d'un treno
fermo alla stazione!
Sei stato un grido senza voce
in quest'inverno
arrivato troppo presto
a consumarti
l'odio e la follia.
Ti manchi,
sulle rive di quei giorni andati,
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Mi fermo,
sul precipizio del tempo,
ed i giorni passano
come fiumi di rabbia
in quei mi manchi
scritti dentro l’anima.
Mi lacrimano gli occhi,
senza più preghiere,
senza più parole
da ricamare
quando la notte
fa capolino
al capezzale del
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E mi ritrovo seduto
a costruirmi pietra su pietra
l’anima ormai smunta di certezze.
Mi cammino dentro,
tra le voglie e i desideri
quando a negarmi la voce
è il gelido freddo
di quest’inverno
che non s’appresta a finire.
Quanto ancora
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Stanchezza che stupra
l'orgoglio e il sangue
d'ataviche memorie
senza più sorrisi.
Assenza di presenze
affonda bastimenti
grandi e piccoli
sotto la dannazione
di cieli mai squarciati.
Il cuore è un'arma
da fottere in
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Nauseato
oltre ogni limite d'onda
che allaga il pianto,
...come foglia
scivolo tra le mani
fredde del vento.
Stanco nell'anima,
l'arrendersi non lascia
traccia all'orizzonte.
Evaporano i ricordi...
...anche il mare lo sa...
non
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Cammino avvolto in uno scialle gitano,
estasi d'un cuore sul filo di un rasoio...
dove la follia e la ribellione litigano
squarciandosi la voce dentro notti senza sonno.
E bevo, in un duende infernale,
calici di vino amaro che non colmano la
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Quanto amaro ancora ingoia l'anima,
strappando dal calendario della vita
i giorni ormai arresi al pianto.
Quanto ancora cercherò il sole
nello spegnersi dei giorni carichi di terrore
tatuati sulle porte degli occhi...
Mi saranno
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Salvo Learco Angrisani.
Con l’anima che brucia
di tutte le sigarette che ho fumato,
ed il cuore che sanguina
di tutte le lacrime che ho versato
resto in piedi contro i muri della notte...
E la voce d’ogni ricordo
viene a farsi spazio tra la fame e la follia,
stringendo in
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Affondo le mani dentro gelidi ricordi
al cospetto d’una luna che ruggisce.
E mi perdo dentro terre senz’anima
assonnato, attendendo la sera...
Piango nel pianto d’ogni notte
al sapore amaro dei sogni perduti
dentro cassetti chiusi a chiave,
e mi
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È quando al chiamarmi anima
che mi scolori il pianto,
e resto immobile sorridendo
dietro le persiane chiuse della mente,
stracciando di quel sipario l’estasi e la bellezza.
Quando a viverti, ancora,
mi si ricama sul petto,
come tela
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Il vento sibila tra i pensieri
e smarrisco il cuore nel cuore di colui che amo...
...quanto dolore coperto d’oro e orgoglio
mi soccombe l’affanno.
Sono queste notti, macerate tra fumo e alcol,
che lacerano un vuoto
d’un vuoto che attira
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Dipingo agli occhi
angoli di cielo.
Dalla tavolozza dei colori
imbratto nuvole fresche
che profumano di sogni.
Arriverai come inchino
dinanzi ad umili re,
come spiaggia
che ama il mare
ti fonderai senza resistenza
nelle pieghe del mio
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Mi tornerai
in preda a lunghi affanni,
versando sopra stracciati fogli
la tristezza della notte,
quando l’asciugarsi del silenzio
non avrà più parole.
Mi tornerai
alla riva d’un mare
dove le luci si sono spente
dentro notti
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Abbracciami
nel silenzio stanco
seduto rassegnato
sugli scalini dell’anima,
riempiendomi le ore
d’inarrestabile sete.
Stringimi nel profumo
del canto della notte,
che riscalda le note
di te che mi sei
musica sulla pelle.
Colorami i
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Mordo l'inquietudine
quando la notte ingoia le parole,
e di te il pensiero diventa insonnia.
Mi stringo al volto di ricordi mai spenti,
nascondendo al pianto un amarti ancora.
Racconterò alla sera la mia voglia di sentirti,
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Perché sei voce che culla
gli argini del mio amarti.
M'adagio all'ombra d'un ricordo
che non ha spine,
e come petalo di rosa
ne sfiori le pagine
con dita di seta.
Mi sei canto d'una stella
nell'imperioso velo
che la terra
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93 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 80.
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