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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Wilobi
Le 473 poesie di Wilobi
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Contegno d'apparenza incontenuto, di quel ch'accade
nulla andrà perduto, senza tracimare troppo nel bestiale
sguardo, turbamento in un momento
a rifrangere dal sentimento
più non riesco, a rimanere me
stesso, per fare senza
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Reminiscenza di quand'ero,
non solo rose e fiori, anzi meno
sì è vero, giovane lo sono stato, c'ero
ma in un campo m'immergevo,
quello, si quello d'adesso non più
e spensierato ridendo ... fluttuavo.
Ora, non mi par
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L’uscita di scena precoce, non coglie
di certo chi pronto non era ... appare!
Null’altro mistero riduce in spoglie,
non rattristi ‘l fato a persone care.
Giunto il fine obiettivo, raccoglie
da vie che storia c’insegna, poco rare
senza senso
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Nello stilnovismo, quasi fratello in nesso
coi non ci capisco, ristoro non trovo, faticoso il
masticar mio, comunque il cappello tolgo commosso,
il vostro passaggio, un letteral amplesso
Il mio è solo pensiero che spinge
mo lo dico, d'andar
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Wilobi |
28/02/2016 15:34| 1085| |
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Oh stolta luna
non guardare al solito dito
guarda per mano ... per le mani
perché spenta, s'è di nuovo la luce
altri fratelli han perso
non solo la voce
ma all'estremo, per massimo dazio.
Flebile fiato
nell'usual
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C'era una volta chirù, la cesta plastìc
l'anni v'immergevo
e non so per come, decrescevo
il bello, in prima cinquina
variavo e godevo
per l'apparenza che quasi vedevo
decina che sta all'unità
se questa si sposta, come
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Viaggia la speranza in ogni battaglia
purtroppo resa vana, dalla talpa,
il solito indiano che con sfere di fumo
sviluppa il consueto, poco intrigante profumo
in fiducia che il suo voto non veda
per colpa della medesima taglia
- sia almeno, che Lui
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Veloci scorrean giorni da camino,
d'apparente gioviale convivenza,
mangiar e bere, e di stress così senza,
ma'l pensiero era malato o fino?
La ragione volle cader nel vano
semplice non era restare attivi,
caparbio con l'affanno lo
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Infausto momento
ruote all'ultimo raggio, un masso,
vanga nel cuor e nella mente
non è per me il vagar
del funesto battello
meno soffrirei
l'urlo da fiera
mi spacca nel petto
ed è sgomento
lustrar di scarpe
di cessi o
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Misteriosa sostanza
d'atomico impatto
par strano sfuggito
dall'ambito mio
a crearsi di fianco
in speciale beltà
una rosa n'unicità
troppo vicino
a poterci sfuggire
che da quel ruolo
per versi imposto
per mia
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Ero beato
di battaglie che restan lontano
ma di più penso
se fossi
amaro profondo
l'animo inquieta
di notizia quasi
a non voler più sentire
cessino l'onde
e le nere cicogne
ritorni il di bocca in bocca
sempre meno
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Mi trastullo col pensiero che riflette,
spazia, sorvola, approda,
ma già, è cosa remota,
ragioni inducono un verso,
ma il cuore pervade di colpevole senso
che è faticoso rimanere al centro.
La pace che cerco
non è per
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A riprese m'affaccio
al naso mi sbatte
mi rende perplesso,
per la memoria di c'ero che
sempre più affievolisce
"il lavoro rende liberi"
un affronto, l'affronto
allo stomaco un pugno
il mio cuore a
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Lui che volle fosse,
a suo tempo tutto fa,
ma qualcosa ha trattenuto,
per suo diletto.
Nemmeno che esaurito
mi è il pensiero primo,
che l'altro sospinge.
Mi stanco e non m'accorgo,
scruto, scruto ma non lo scorgo,
che il tempo
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Ma di chi è ora la notte, che invade
quella che marca stretta la mente
che ti fa diventare anche impertinente
da lasciarti andare come non mai, d'ade
Ma chi più la notte respira
ormai è la notte che ti rapina
ti rende schiavo
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Per le masse l'abbaglio,
solo un giro del fumo
che rimpingua qualcuno
ma te, no di certo o sbaglio.
Chi sfrutta ti reputa fulminato
Dei mali attuali non il minore,
prega nel provar senza vincere mai
è l'unico trucco per non perder
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Wilobi.
Ecco è, il personaggio,
da uomo a mezzuomo,
non al di là.
Se con scrupolo
l'osservo, da lui
tutto
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Una vita tanto lavorata
pare averla poco gustata,
tanto semplice
da apparire una margherita
in un attimo andrà sparita.
Ma la puoi viver con dolore a cercar
di fermare l'ore, o d'una decisa letizia,
per il tuo tempo sarà
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Gran credo in origine
pian piano dissolto,
di quanto servisse
Giustizia lo sa.
Già a schiava relegata,
la si è lasciata cadere.
Nulla le resta, salvo cedere
e pian piano perire.
Con la robotica che incalza
non credo faremo una
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La farfalla e l’orsacchiotto,
la leonessa ed il cammello,
si sappia, con il loro fardello,
possono anche stare a convitto.
Infatti piccola e snella, leggiadra
volteggia, ma tenace ed attenta
prosegue il suo compito, contenta,
che assegnato
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Ci ho provato e riprovato
ma il cuore non s'è fermato,
si è solo di molto avvicinato.
Ignaro, è chiaro, ma ad uguale risultato,
per un pelo m'han salvato,
perché Lui, son sicuro, così ha voluto.
Gli hotel di
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Mondo frenetico voli in sordità,
verso nuovi orizzonti. Pare scappi.
Per troppa fretta, il suo valore perdi,
scordandoti della sua immensità.
Bruci il tempo per dargli attenzione
a lui, tra ori, la base sociale.
Nelle Tavole il
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So bene di non esser Re,
ma non sarebbe bastato lo stesso
se voglio, posso, magari fosse.
Non è per niente un buon momento
tutto scorre lento, non senza sgomento,
non v’è giorno senza lo stesso contorno.
V’è esigenza del
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Wilobi |
18/12/2015 15:52 | 1585 |
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473 poesie trovate. In questa pagina dal n° 451 al n° 473.
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