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Merlino
Le 123 poesie di Merlino
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Fuori è fitto silenzio, ascolto
e mangio le miti stagioni d’infanzia
quando nel sole urlavo la voglia d’amore
che venisse a salvarmi dalla dorata gabbia
E parlava di te il caldo soffio d’Africa
che rischiarava la mia gelida mente
nella
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Qui, dove sono adesso, senza pensare al ritorno
t’amo ancora nella tua miseria
che triste mi ripudia.
E nelle tue parole che mi uccidono,
come nella tua rabbia che non si cheta io ti amo.
Nelle tue lacrime
e nel tuo dolore mi distruggo
pensando
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Ti lasciai scivolare via dalle dita
come ghiaccio tra mani febbricitanti,
mentre le labbra serrate gridavano la mia disperazione
che muta d’ogni speranza offuscava il mio futuro.
Il tempo non si è stancato d’essere ossessione,
mia compulsione
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Ho guardato dentro la tua anima
che del martirio ha tenuto ogni colore
e mi hai tenuto nel silenzio
di quel mattino che rifiutai i tuoi occhi
e li nascosi dentro il cuore per serbarne il lutto
-il profumo di quell’abbraccio è rimasto nelle
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Come un diamante sotto un raggio di sole
m’hai accecato dopo una notte insonne
durata una vita che non corre
tra le spighe di grano dorato.
Le ali che ricoprono la vergogna
d’un misero errabondo per vie senza lumi
mi scaldano, di fuoco, di
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Quello sguardo ripulì l’aria che respirai
rubandomi alla morte che mi reclamò un tempo,
fu come rose profumate
adagiate sulla mia tomba dove la neve si sciolse
ad ammirarti mentre imponevi la tua potenza
nella nebbia,
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Oh sera, brillami negli occhi
quando le stelle si nascondono
e la montagna dietro casa sparisce,
fammi silente al dolore della vita
e liberami dagli spettri
che il mio declino nutrì con le urla.
Quando la bruma calerà sulle
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All’alba assaporavo ancora le tue labbra
e miravo la tua innocenza nel sonno
e nel ventre ancora tutto il tuo fuoco
che divampa nel sole d’oggi al tramonto
Il petto scoppiava nel prendere le tue mani.
Di prigione liberarono il mio corpo
e il tremore
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Mi lasciasti dentro perle di rugiada – che freddo.
Un sorriso che rimane pieno del tuo profumo
mentre ti guardo svanire nella memoria
e ti amo più dell’aria mentre mi uccidi.
Perché ogni lacrima fu il mio patibolo
che non si asciuga e
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Combatterò tutte le fate e le magiche terre del nord
perché il tuo amore sia ricordato nei boschi incantati
dove lasciai ogni certezza nella paura
Maledirò forse il sortilegio
che nei tuoi occhi mi fece prigioniero
ma del mio
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Fammi volare
tra gli alberi di cedro
nelle vallate di Hebron
Liberami dalla zavorra
delle paludi d’America
e dalle coltri delle miniere d’Alaska
Portami tra le acque del santo Giordano
nei verdi rifugi d’oriente
sui pozzi di donne
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Non smettere di brillare stella di pane
saziami dello splendore d’una lanterna
che fa luce sull’odio delle tenebre
le mie, le tue, le nostre
furono le nostre spine
dove ci adagiammo martiri
vestali d’un amore nutrito
da cuori trafitti su are
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Le tue labbra stampate sulle mie labbra
succhiarono tutta la gioia
e lasciarono il fiele.
Scavasti dentro il mio cuore
con il pugnale della tua anima
ferita dalle pene d’arte.
Ed io ti amai,
e tu mi amasti uccidendomi.
Tenni stretto il mio
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Tutta l’aria del mondo dentro
e tutti i suoni e le carezze del vento
e i suoi dardi e le bestie che ti sfiorano
e un coro di monache peruviane che s’avvicina
Tutti i colori d’una galassia e tutte le stelle
a passeggio dentro l’infinito, fermo
a
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Haiu u cuori vunciu comu na ciaramedda
ca mi pari Natali senza musica e macari surdu
-nno piettu cientu palummi ca camurriinu
comu li vuci ri matri ri l’ucciarduni
ca iastimianu a sorti ri figghi nuccienti
e nun si runanu paci ravanti a santi e
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Quanti graffiti sui muri nascosti
porto dentro di me ogni mia prigione
Nessuno mai leggerà le grida d’aiuto
che cancellate dalla polvere
testimoniano al cuore
E adesso tutti i perché si zittiscono
per le ore che vivranno la
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Oh amore, oggi t’ebbi con me
nel riposo d’un silenzio che ha chiesto
nella speranza, anche il tuo bene
La tua bellezza che ancora mi sorprende
m’avvolge il cuore d’una tenerezza
che disegna il tuo splendore nei miei occhi
che il tempo ha reso
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Ancora una volta le perle sono disperse
carponi, le mani rimangono vuote
e le preghiere si sono perse nel vento
di calunnie che sfondarono un’anima
ch’ora ha il peso d’un mastino feroce
che dilania, nel ghigno, il suo petto
La notte è nemica
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| Ci siamo posseduti dentro
senza toccarci, vibranti
al suono di melodie dei corpi
che danzavano nenie
Muti, ci scoprimmo usignoli
sfiorando le labbra che sussurravano poesie d'amore
-sconosciuti-
Abbiamo percorso le stesse vie
che di dolore
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Mille giorni di felicità irraggiungibili
mille e mille, e ancora cento notti di lacrime
e contare i giorni roventi nelle langhe
tra le viti fantasma che sterili parlano
d’un sole scoppiato dentro la neve
-il gelo m’è compagno e
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| Lasciammo le parole ad aspettarci
dando spazio alla voce dei corpi
-Un’antica favola nei ricordi
lasciai ogni paura sui divani
Le rosse lenzuola accolsero il tremore
e accettai le tue braccia per goderne
Mi persi tra le scoscese vie sino a
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Non dormirò pensando ai tuoi occhi
e alle tue labbra che chiamavano il mio nome
con l’amore che provocava bellezza
-cambiò lo sguardo del mio cuore-
ch’ebbe occhi per la fragilità delle tue paure
-lacrime di gioia che si
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| Se io fossi Dio piangerei
per l’egoismo che rifiuta l’amore
e urlerei la mia rabbia
e strizzerei le nuvole per affogare i bordelli
che non ospitano più le puttane
ma perfidi che si vendono a ogni demonio
E se lo fossi sol per un
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Ci siamo posseduti dentro
senza toccarci, vibranti
al suono di melodie dei corpi
che danzavano nenie
Muti, ci scoprimmo usignoli
sfiorando le labbra che sussurravano poesie d'amore
-sconosciuti-
Abbiamo percorso le stesse vie
che di dolore
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Al momento della gioia mi liberasti
dagli abissi che vidi nei tuoi occhi
e cantasti nenie che nascosero la corruzione
dei demoni che saltano sulle mie spalle
-fragole e ginestre riempirono la stanza
Agli occhi chiusi torno a casa e riposo
il tuo
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| Ho guardato dentro la tua anima
che del martirio ha tenuto ogni colore
e mi hai tenuto nel silenzio
di quel mattino che rifiutai i tuoi occhi
e li nascosi dentro il cuore per serbarne il lutto
-il profumo di quell’abbraccio è rimasto nelle
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| Cos’è questa smania di tingere fogli
riempire il silenzio con la penna
e nascondere tutto alla vista aliena
-Potrò celare ai falchi la preda furiosa?
Avverso al frastuono della gloria
le finte benemerenze e i banchetti
di quelli delle
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| Mi regalò una rosa
l’eterno amore che rimane
Senza le spine, serbando il martirio con piume d’ali come cuscino
con fiumi di pane perché sia caldo l’inverno
-Nascose il dolore per amarti-
E sorrise tra i rovi raccogliendomi
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| Corri, corri piccolo inventore d’ere lontane
dove riposa il tuo amore puro da bestemmie
-le recite di Natale ustionano da tempo la mia anima
Le cose di una volta erano durevoli per il cuore
non si riempivano d’effimero e bandivano il buio
Non mi
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| Sembrava tutto così semplice tra di noi
che vedevamo le rondini tra la neve con l’amore a mille
che distrugge il freddo delle nuvole più alte
Oh se quel divano raccontasse
ogni suo timore sotto il nostro impeto
e la dolcezza dopo la
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123 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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