Che un poeta,
io sia nella mente mia.
In confusione, mi piaceva
del mondo decantar le lodi.
Ma qualcosa non tornava,
cambio la vita, e porca loia,
per l'agente che si lagnava,
ogni cosa, mi venne a noia.
Dove sono i tempi beati
e non viver
leggi
|
|
|
|
Cammino in riva al mare
cerco le impronte di ieri
di colei non posso scordare
è sempre nei miei pensieri.
Musica mi fa l'onda ascoltare
giunge da lontano nel vento
costringe il mare a danzare
sulla riva si colora d'argento.
Tristezza
leggi
|
|
|
|
Questa notte il cielo senza luna,
la pioggia lenta l'asfalto fa brillare,
di finestre illuminate solo una,
un vecchio, non riesce più a dormire.
Dagli alberi le gocce di rugiada,
solcano le foglie e scivolano giù,
una donna
leggi
|
|
|
|
Da troppo tempo insieme
t'ho presa giovane e bella,
sul tuo stile occhi bramosi
t'osservavano gli invidiosi.
Mi accogliesti dentro te
luccicavano i tuoi occhi
erano i miei sulla strada,
erano i miei nella nebbia.
Mi desti tepore nel
leggi
|
|
|
|
L'alba ritrova
i sassi bagnati,
scendono piano
le gocce non sanno
di mare.
Solchi di lacrime
che non sanno
d'amore.
Dietro di esse
occhi che
non hanno colore.
Dal cuore
si espande il dolore,
come il sudore
solca il viso,
del
leggi
|
|
|
|
Dio è in cielo in terra e in ogni luogo,
di questo, ne siamo sicuri, convinti
Forse non pecco se un poco mi sfogo,
ma, con il Sacro, non tornano i conti
In questo secolo, duemila anni passati,
due guerre mondiali, atomiche esplose
milioni
leggi
|
|
|
|
Immagine della realtà soggettiva
ricerca del vero sicura e casta
dinamismo d'una azione attiva
maschera l'immagine esposta.
l'illusione di verità assolute
binario preposto da seguire
principi di morale non volute
convenzioni
leggi
|
|
|
|
Il gatto come donna
se ne sta in disparte,
s’accuccia par dorme
ma la sua è solo arte.
Per farti ammaliare
racconta le sue pene
fa finta di star male
con le pietose scene.
Lei accarezzar si fa
mentre par confusa
non andar più
leggi
|
|
|
|
In questo parco, nella valle,
dove una sera sei stata mia.
Su questa erba, foglie gialle
oggi il vento spazza via.
Sulla panchina sto aspettando,
in ansia fino a sera soffrendo.
Ricordo mi dicesti giurando,
t’amerò, finché
leggi
|
|
|
|
Se, in questo mondo,
nessuno ha detto il vero,
e l’abbia fatto apposta,
non fu mai sincero.
Dire basta con credenze,
e dica a tutti noi,
se lasciò delle pendenze,
sui popoli ci furono poi,
tante guerre, e pestilenze.
Non ci fu mai il
leggi
|
|
|
|
Passero in volo gorgheggia,
sacra musica leggiadra soave,
sibilo tra i rami e verseggia,
commiato nell'ora più grave.
Quasi piatta mente sua,
Deserta la giornata uggiosa,
il pensiero, prendere la via,
lo sguardo levar non osa.
rugiada, non
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Miknomi Luccio.
Al nascere della sera,
come sardine sono fitte.
Nella rovente lamiera,
come impiccati e dritte.
Umido di finta protesta,
ragazzo spinge si dispera.
Introduce la mano lesta,
nel borsone d’un’ignara.
Guardinga ma non desta,
subisce rapina la
leggi
|
|
|
|
Voi donne siete la Venere dell'amore,
dall'esempio la mia donna non mente.
Non voglio con la sua beltà l’ode finire,
mi basta mirarla, per placar la mente.
In te cercare o donna, l’onor tuo valore,
dentro te così dolce, il mio amor
leggi
|
|
|
|
Al lento andazzo, trascino
le miei gambe, e vagheggio,
come zombi senza vita, vorrei,
disfarmi da pensieri maligni,
che imperano nella mente mia.
Grida vendetta, l'amore tradito.
Volare alto e svanire nell'aria.
Violino soave dall'orecchio
leggi
|
|
|
|
Ti portai con me da quando vidi la luce.
Tu a me per mano mi accompagnasti.
nei giochi, e quanto quell'amor cuce
il tempo e gli anni accarezzammo casti.
Io e te soli, sempre insieme, ti amavo,
felice e gaia nel vento i fiori le danze.
Languivano
leggi
|
|
|
|
Non piango se la rima non trovo,
sono un poeta se qualcuno mi legge,
le parole sul foglio le giro le muovo,
come mi garba, ma rima non regge.
Non regge la rima, non meno il senso,
resto perplesso dal successo goduto,
ma altri la votano, positivo
leggi
|
|
|
|
Dietro i vetri opachi appannati,
solchi di gocce scivolano piano,
pianto di cielo, le gote bagnati,
di chi soffre, li asciuga la mano.
Fuori ancora buio oltre finestra,
tutto dorme, lei soffre il dolore,
gocce come lacrime sulla ginestra,
sotto
leggi
|
|
|
|
Sei come cielo, celeste sconfinato,
io, ali, mi libro ancora nel tuo amore.
M'imprigiona il cuore, innamorato,
gelosia patisce, è grande il tremore.
Patire d'amore perenne non fu male,
mai guarirò, voglia di te ne è
leggi
|
|
|
|
Paradisi irreali o inferni esenti da roghi,
presenza inquieta d'inferi zampe caprati.
Aspiranti Dee sopportano lieti gli gioghi,
distendono al sole gli erogeni spogliati.
Coi piedi nudi e bianchi seni di quelle,
ninfe che guizzano nelle limpide
leggi
| |
|
|
|
Il vecchio uomo sulla strada passava,
da lontano veniva e si trovò per caso,
nel nostro mondo che non conosceva,
bianchi i capelli e baffoni sotto il naso.
L'antico vestire, stivali e cappello,
mani stanchi callosi il viso rugato.
Labbro
leggi
| |
|
|
|
|