Visitatori in 24 ore: 8’460
935 persone sono online
Autori online: 2
Lettori online: 933
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’345Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Marco Viti Benocci
Le 112 poesie di Marco Viti Benocci
|
L'erba eretta al vento,
nel giaciglio di madre terra;
silenziosa, fresca carezza,
la nuova stagione nasce.
Soave festa,
leggi
| |
|
|
Dove sarà andata la tua
levità di compagna,
ha un ardere lento la lama,
che un tempo era
leggi
| |
|
|
Era un lampione lento,
l'amore, quella mia notte,
era un lampione buio,
era un lampione spento.
Sotto a un tetto
leggi
| |
|
|
Le lievi cicale
hanno il canto del sole,
oltre l'esausta fiamma che suole
esser l'agire dell'umano male.
Umano non
leggi
| |
|
|
Piccola tessitrice di amorose frodi,
uno forse ti capì,
ma io non lo conobbi,
l'oblio mi spense dentro
un calore
leggi
| |
|
|
Disturbo la noia ascosa delle cose,
che scosse le gambe,
ai nudi pensieri che vanno
e d'ogni riga
faccio tua
la dolce
leggi
| |
|
|
Libero, senza più gogna
e del godío dei sensi, un canto
tenero tenere.
Tenero sentire l'odore
dei tuoi
leggi
| |
|
|
I giorni sono quieti,
come le foglie d'autunno
che attendono la morte.
È questa la stagione
delle foglie
leggi
| |
|
|
Nessuno sarà figlio
più della muta strada,
né i vecchi suoneranno
zampogne di paura.
Vecchi per
leggi
| |
|
|
Nelle collinette di Ora
gira e rigira una parola
che non ti dissi mai e che ora
mi brucia in queste mani.
Soltanto te e
leggi
| |
|
|
Io credo ai molti dei:
le felci dei pianti millenari
e i vecchi giornali con su scritti
gli appunti della spesa,
le bucce
leggi
| |
|
|
Mio autunno,
che togli le foglie dai pioppi,
non mi lasciare in questa sofferenza,
ascolta la cantilena lenta dei
leggi
| |
|
|
La levità non sta
nell'ampio sedere d'un cuscino,
nell'urlo di scalmano,
con la schiuma a la bocca;
un minuto
leggi
| |
|
|
Tu avevi stile
nell'ucciderti ogni giorno
sotto l'ombra di una poesia morente.
Tu avevi stile e
oscillavi come una
leggi
| |
|
|
Impensato silenzio nelle cose del mattino,
la vespa che passa con un morbido canto,
poi muto, il giorno appena aperto.
La
leggi
| |
|
|
Novembre benedetto,
dove la diaspora lenta dei germani
si cheta nella palude lenta.
Novembre dei fiumi in piena,
della
leggi
| |
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Marco Viti Benocci.
Nessuno sarà figlio
più della muta strada,
nè i vecchi suoneranno
zampogne di paura.
Vecchi per morire
non saremo più,
sarà una lunga attesa solamente
e mai più penserò
ai tuoi dolcissimi capelli
e
leggi
|
|
|
|
I ricordi,
sono vaghissime maree di sogni,
che dilagan nella mente e fanno il seme
nascer, di luce dentro al
leggi
|
|
|
|
Quello che oggi
è una vita ingenerosa,
lucente di virtù,
aveo da bimbo.
Moveva l'alma mia
un vago loco,
vaghissime campagne
e giorni lungamente desti.
L'umano abbietto fare
ancor non appariva
e giovinezza, frutto
d'un solo
leggi
|
|
|
|
La natura all'alba
è il mio tempio,
dove le verdi fronde
mormoran la vita,
che nasce né boschi
dai canti dei merli,
che vivi s'innalzan
ai raggi del sole,
tra le umane parole,
che s'apron avvolte,
come dolci preghiere
a la
leggi
|
|
|
|
Bastava il mio amore
al deserto del tuo cuore,
intriso di latte e di sangue;
bastava la sera sfiorita
nella fuliggine amara
e le tue
leggi
|
|
|
|
Amico mio ti scrivo
dalla terra di Maremma,
la patria del mio babbo
e di mia mamma.
Povera è 'sta
leggi
| |
|
|
Benvenuta
nella terra del fango,
in questo campo di voci infinite,
benvenuta,
sono folle per te,
anche se le risa di un
leggi
| |
|
|
Ricordo gli ulivi,
erano d'argento,
densi di fringuelli,
che smarriti
nei campi arati,
bruciati dal sole,
trovavano
leggi
| |
|
|
Le nostre città,
la convivenza
di solitudini diverse,
nazioni fabbricate,
oscurità organizzate,
mistificazioni di commerci
idolatrate.
Vorrei fabbricare
un sogno che ho,
una tribù di scimmie
e con loro andare
ad abitare
e
leggi
|
|
|
|
Certi pensieri sono
finestre chiuse al sole,
ombre di rumori
opachi e avari.
Tra mostri ostinati
di oscure battaglie
gli uccelli muoiono,
ma io sono scimmia
e per me le bandiere
sono foglie
che ballano al vento.
Io sono scimmia,
non conosco
leggi
|
|
|
|
Io non ho che te,
mio sogno di libertà,
mio seme tra le stelle,
germoglio di sole
nel buio del
leggi
|
|
|
|
Sere
immerse
nel cielo bagnato,
nel pianto
dei salici chini,
i fiori, spogli nel buio,
sono bocci di veglia
dell'alba che verrà.
Lontana è la mia casa,
ma in questo remoto silenzio
ricompongo il mondo distratto
che non mi
leggi
|
|
|
|
Nuovamente il sole
le nubi del mare asserena;
la sfera del mondo più amara,
nel languido pianto del mare,
è rima di fuoco e risuona.
C'è il cuore,
non più sospeso nel buio,
che ascolta la vita tornare
ed ogni momento
leggi
|
|
|
|
Spirali di luce,
i ricordi,
li ho segnati bene
per non dimenticare.
Ora hanno l'impronta del
leggi
|
|
|
|
|
112 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
|
|