Immunità,
il rosso
nel
nero,
fragilità,
la forza
nel
desiderio,
lealtà,
la terra
nel
cielo,
volontà,
il corpo
nel
mistero,
solidità,
l’acqua
nel
pozzo,
normalità,
l’essere
nel
posto,
verità,
il bello,
nel
brutto,
è
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Tu,
finissimo broccato,
adorno il collo
di fine pizzo di raso,
ti guardi intorno,
come tutto,
lo avevi già sognato
il fiore,
un ciclamino,
dalla trifora,
in giardino,
il grido
di un bambino,
il camino,
una scintilla
verde rame,
di
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Di Oro nascente
il Sole,
indora
di Verde,
brilla
gli occhi,
il fabbro
al suo lavoro,
attende
alacremente
il Nuovo Giorno.
QUI.
Il giorno nuovo
si sposta
come Sei,
un otto
rovesciato,
chi sei
è raddoppiato,
il sole
mi è
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Sento,
amore
sento,
io sono,
fatto
di amore,
io sono,
amore
mi parla
parole
di amore,
amore
di luce
ti illumina
il cuore,
mi osserva
l’amore
che
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Non ti avessi,
amata,
da quel primo
istante,
ti avrei,
amata,
in questo ultimo,
in ultimo
ti ho amata,
ti amo
da prima,
che ti avessi
incontrata,
di sera
di mattina,
di giorno
di notte,
di luna
di sole,
di una
di due,
di due
puoi
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Amore di casa,
un tuffo
nel cuore,
se cerchi,
qualcosa,
lo puoi trovare
in un fiore,
in una scarpa,
spaiata,
che sai
come appaiare,
in una mela,
con tutta
la buccia,
gialla
verde
rossa,
mangiare,
in un rumore,
di fondo
che
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Prendendoti,
di subitanea cura,
di me ti curi,
un tuo sorriso
è omaggio di sole
che pulisce
l’ombra,
del mio sporco,
dal tuo viso
e mi hai pulito,
senza ingannare
il tempo,
del tempo
che volevo
mascherare,
per dartene
di nuovo,
mi hai
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Lascia
che esplori
il tuo mondo
e ne respiri,
di tuo profumo
assuefarmi,
indossare
i tuoi vestiti,
sentirlo tutto
coi miei occhi
e riversarlo
nel cuore,
ascoltando
la tua musica,
mi libero a te,
corro
nei tuoi prati,
mi giro
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Ciò che crea
ti cura,
la sua creatura
dura,
la natura,
è pura
quando crea
se stessa,
si misura,
curandoti
solo di essa
si crea
in miniatura,
non cessa.
Sai che lo vuoi
ma non sai come,
che lo volessi
sapresti, eccome
veramente,
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Ho sconfitto
il dolore
lasciandolo,
solo,
agonizzare,
così libero
di lasciarsi
andare,
poi morire,
senza soffocare
di
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Se ti senti
abbandonato,
abbandonati,
di ciò che è stato
ad abbandonarti
prendine il posto,
saprà scaldarti
al momento giusto,
senza pensarci,
ci troverai
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Gioca in casa,
in campo neutro,
deponi le armi,
lo fa il nemico,
guardati intorno,
non c’è pericolo,
se punti un dito
non sei smarrito,
si apre una
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Che è vivo profuma,
perché lo senti
da come
sorreggi il cuore
e lo proteggi
dagli urti,
facendoti
piccolo o grande
non sale,
il cuore,
non
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Ho vissuto,
caldo e freddo
e neve compatta
poi sciolta da un pallido sole,
in nebbia e in chiarore
due passi di gioia,
di tristezza il sudore,
la fatica e la noia
insieme, in silenzio
un grido soffocato
e un senso di pace,
il brio di un
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Chi volerà più in alto
fino all’ultimo sole,
al di là del tempo
di ricordi e storie,
di frasi fatte troppo
di racconti e poche glorie,
tornerà poi intero
delle sue vittorie?
Chi volerà più in alto,
sa di già volare
da quel primo salto,
non
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Da me tornerai
nella notte più buia,
in cuore avrai
straniera maliconia
e focherelli fatui
procedendo la via
se, a volte, cadrai,
la destra mia
ricorda, vedrai,
tra lumi di poesia,
miei gli occhi gai
sul tuo viso che sboccia
sorrisi e
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Lettera scarlatta
su foglio bianco,
la mano distratta,
il volto stanco,
la luna storta
in cielo, monco
il sole trotta
tra il grigio e il biondo,
la penna lotta,
vibrando un colpo
s’apre la porta,
col cuor in groppo
facendosi rosa,
si tinge
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Del sole una forma
da una nuvola leggera
velata, in tondo, informa
e si mostra sincera,
ribollendo di aurora
in volto la cera,
dei sogni divora
la nuvola nera
e mescolando indora,
fin della prossima sera,
placida e assapora
di te formandosi,
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Ruggente fulgore,
di ruggine e sale,
balena in mare,
il rosso glaciale
nel glicine cuore,
una marcia nuziale,
strazia di amore,
discorre sponsale
di
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Soltanto la morte,
la morte soltanto,
scoprirà le mie carte
e getterà il guanto,
prendendo me in disparte,
col pieno capo ritorto,
tremerà l’istante
che, avrà il fiato corto,
-volente o nolente-
le avrà riso contro
la mia bocca gaudente
e due
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Amore, Amore
che sempre sei,
esisti più del mare
e inventi gli alisei
per farti navigare
così, per sempre, sei
il canto di sirene,
la lingua degli dei,
di navi le polene,
i passi che farei,
per tuo Amore,
li conterei
-remando-
con tutto il
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Come il nuovo giorno
rallegra e prude,
fin al mezzogiorno
così, le mani nude
levarsi aprendo,
la terra ode,
al sol crescendo,
gagliarda lode
girar il mondo.
Piacere rotondo,
rotondo sapere,
occhio curvando
puoi anche
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Se fossi fiore
ardirei i petali
di tosto candore,
blandirei i tuoi capelli
tutto con il sentore
di trine e gioielli
in forma di cuore,
come campanelli
suonerei il colore
di occhi belli
con le onde di mare,
se fossero ali,
nei petali,
ti
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Laude declama,
in viso ad altare,
la bruna dama,
frusta d’ardore,
scote la fiamma
di casto splendore,
giubilo avvampa
levando il core
scevro di forma,
largo d’amore.
La speme vola,
vola d’incanto
su per la cupola
del cielo santo,
corre
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Da te un sol passo,
che fummo all’addiaccio
in pose di ghiaccio,
del passo era un fosso,
una forra, un crepaccio,
col vuoto dappresso
arraffandosi il braccio,
al più che non posso,
di forza e coraggio,
il core c’ha smosso
una rosa di
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Vortice di luna piena,
una pupilla striata,
sott’occhio la brina
ammicca berciata,
rifulge balzana
una chioma fatata,
ciocche di ossidiana
in onda increspata,
su la linea meridiana
che taglia la vallata,
ad est de la luna,
stormiva beata,
ai
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Il destino, d’altro canto,
nella nottambula requie
come pondera altrettanto
le giubilanti esequie
così compera all’incanto
quante stoppe di reliquie
e filacci grossi tanto...
Qui che taglia
lì che rammenda
un lembo di tovaglia
col punto di
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Vuoi assillarmi!
Assila pure...
Sviolinate,
precisi accordi,
dati su date,
ricordi, ricordi:
Era inverno o estate?
Vuoi colpirmi!
Colpisci pure...
Buona la sorte
con il resoconto,
mena la mano forte,
conto più sconto:
A morte, a
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Bene sto adesso
sempre sto bene,
che accada spesso
non si conviene,
semmai sia successo,
di sperar stesso bene.
Posso e non posso
grattarmi la schiena,
frugar nello specchio
prova qualunque,
in retroscena,
di malelingue.
Bene sto
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Cammino,
passo svelto,
muro vicino,
via del centro,
giardino...
Cammino,
passo lento,
ombra di pino,
berciare del vento,
mare turchino...
Cammino,
passo lontano,
rotonda,
gabbiano,
nave alla fonda...
Cammino,
passo di
leggi
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