Visitatori in 24 ore: 5’636
441 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 440
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 362’571Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: bludragonseeker - Antonella Dadone - Marco Langmann - Egidio Capodiferro - DaddyDago |
_
 |
Maggio 2025 |
|
do |
lu |
ma |
me |
gi |
ve |
sa |
| | | | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |

eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Riccardo Piunti
Le 214 poesie di Riccardo Piunti
|
Poi sarà che si innamora
nostro intrepido cavalleggero,
farsi carico di aurora
-corre voce e urla al vento-
pace fa col suo destriero...
senza patria né una parte
ove issare una bandiera
-calar vincenti le sue carte-
se ne va di gran
leggi

| 
|
|
|
Quel che sai or poi svanisce
a dir tanto e un fatto è poco
più di un soldo l’arricchisce
chi ti finge...
nel suo gioco.
Parole che dicono pensieri
altri che consumano il cuore
e par fermo di infiniti zeri
nel suo riflusso...
denso di
leggi

| 
|
|
|
In delebile contorno
-di pensieri alle parole-
fatto nuovo, questo giorno
sol diletta il girasole...
Detto è fatto mezzogiorno
-per il becco delle allodole-
se ne vola, anche lo storno
or disperso fra le nuvole...
Impossibile contorno
-di chi
leggi

| 
|
|
|
Tutto senti e palpita
-quel tepor se in festa-
il cor ti dona e scalpita
che è vita manifesta...
Esser nuovo in sè
-per strade mai battute-
rincorri uno e altro te
già in sogno le ha vissute...
Quel buio ormai da dietro
-finto eco ai tuoi
leggi

| 
|
|
|
E poi... ancora ti abissi
a te cari in rifugi ameni,
da te, giacché esisti, avulsi,
non diparti oppur non ti vieni...
E poi... ancora ti resta
silenzio e poco rumore
di moti, tra mari e tempesta
riflessi di cieli, scintille di amore...
E
leggi

| 
|
|
|
Fintantoché si cheta
il respiro tuo e frena
a modo suo, discreta
la pace ti soffia, appena...
Appena, ti tocca adagio
la mano di più contesa
in vita è che dà coraggio
e continua pur tua l’impresa...
Quel tempo mai ti si ferma
e lo baratti tu
leggi

| 
|
|
|
Che sei tu forse lo sai
se già ti sei sentito dire
di più non ti resta ormai
che un meccanico annuire...
Che sei se non un volto
pur di tanti volti già visti
- quel che il sole ti ha colto -
dagli occhi a te nascosti...
Che sei quando ti
leggi

| 
|
|
|
Cercavi uno di più soli riflessi
nei tuoi occhi quel poco rapiti,
inermi, lo stormir di pettirossi
fra rametti di lavanda rinsecchiti...
Cercavi di tutto una ragione
per parare ai venti una scusa
da inventarsi poi farsi religione
pregando non si
leggi

| 
|
|
|
Per vinto non ti credi
finito, dato alla sorte
mai in pasto, non cedi
alle lusinghe di corte...
Seppur sempre è neve
che si posa sulle ciglia
un inverno così breve
or la vista ti assottiglia...
L’infinito è già davanti
ricreato e crea
leggi

| 
|
|
|
Pur ti fingi di non conoscere
quanto sognar caro ti è valso,
perdersi or di fremiti rivivere
dal principio di ogni impulso...
Si nutre del tempo una goccia
e se gioca col tuo dirsi infinito
ti fan scudo muri alti di roccia
e ancor tuo, ti piange
leggi

| 
|
|
|
Costume del viver cortese
ammicca qui ad ogni cosa
lo sguardo tuo, ti sorprese
fresca la fragranza di rosa...
Sussurra al vento un falsetto
allegro, fischietta il canarino,
così in quell’angolo ristretto
eppur ci fiorisce il ciclamino...
Fin
leggi

| 
|
|
|
Pian piano si sparge aurora
per i campi ambrati risuona
il vezzeggiar di una capinera
ed odi poi il gallo che intona...
E lì per dove la chioccia cova
sì sgomitola il pensiero primo
oltre ogni intelletto e ti trova
e ti gode pur breve
leggi

| 
|
|
|
Il buio or sibilando or bisbiglia
versi covati alle falde di un faro,
al mare reclama la sua conchiglia,
il magro bottino del palombaro...
Di getto il ciel le ombre sfinisce
brevi le reti issate dal pescatore
in linea disposte a lisca di
leggi

| 
|
|
|
Allorché il gravitar del mondo
sdraiasi su di un’amaca stellata
or cor, sì mio, rifiata di rimando
alla civetta, sulla luna appollaiata...
Fiera e piena, di occhi suoi rapaci,
di guardia ai sogni, sì a me lontani
quanto Atena ordì, ai fiacchi
leggi

| 
|
|
|
Messo alle sbarre l’ego
che l’animo inaridisce,
i canuti pensieri annego
pur oggi che poi finisce...
Il Sol le rughe dei monti
dipana ed espira l’esodo
di voci mute ad orizzonti,
alla giovin sera approdo...
Terra fresca di conquista
è una
leggi

| 
|
|
|
Sinonimi e contrari
di pensieri e parole,
di nuovi abbecedari,
di frasi senza regole...
Il tutto, il contrario
di tutto si conviene,
un nuovo dizionario
impone di star bene...
Potessi gridar, Cuore!
Oltraggiar il costume
- or dilaga or muore
leggi

| 
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Riccardo Piunti.
Indirizzo personale di Riccardo Piunti: riccardopiunti.scrivere.info
Ecco che si fa di autunnale
uno scarmigliato scampolo
di ciel estivo, stormi in volo
per scie solcate dal Grecale...
Mareggiando va consumando
ultimi grappoli di verdi foglie,
per il sole le sue gradite spoglie
ossute ombre va condensando...
E
leggi

| 
|
|
|
Non ti vendere a me, rugginosa luna
schiava di un cieco sol, senza fortuna
mi eclissi il giorno per tuo tornaconto,
ma né dai voce all’alba, né al tramonto.
Ridi appresso alle mie angoscie, guardi
solo e non ti curi dei miei persi sguardi,
dai
leggi

| 
|
|
|
Quante ombre di passi ancora
condannano i raggi dell’ aurora
a languir, addormentate le menti
all’oblio nei silenzi trascendenti...
Il Sol riveste il giorno di fili d’oro,
di alabrasto i cieli, suo capolavoro
e la luna irride le ardimentose
leggi

| 
|
|
|
Corre invano la mia voce,
-nitrito a galoppo frenato -
appresso al giorno veloce
che brucia il mio contralto!
Scrive suoi corsi la natura
-non mi è dato da imparare-
e la notte mi mette paura,
ahimè non so più pregare!
Vivo già passato il
leggi

| 
|
|
|
Quieto se ne va il cuore
metidando le sue ragioni...
lesto raduna sue legioni
e lumi chiede di Amore:
al voler di qual tenzone
lo poneste su di un altar
a contesa, fino a lesinar
le lusinghe di Giunone?
Va ragionando il cuore,
specchio di ciel
leggi
 | 
|
|
|
Qual assillo depone
al cor serpi di nevi
inviolate, al solleone
strisciavi e piangevi...
Ti sovviene l’inverno
ti trafigge un brivido
-disperso il quaderno-
di aperte vocali arido...
Straziato, senti il solo
palpitar sulle frasche
-non fa
leggi

| 
|
|
|
Credo,
ogni occhio che al giorno
si apre, veda un unicorno
trainar seco un arcobaleno
di sole, vagito di ciel sereno...
Credo,
ogni orecchio che al giorno
si apre, senta l’eco fraterno
della voce che spera e ama
la vita e per nome ci
leggi

| 
|
|
|
Tu Ermes, nel tuo errare
al limitar tra cielo e mare,
posa le nobili tue membra
sollievo alla desiata ombra,
e vessillo tuo a noi traduci
a postilla, lentamente bruci
la fatica del pensar che cresce...
In grembo, nugolo di frecce
bersaglia
leggi

| 
|
|
|
Tentami volatile
arpeggio di note
suadenti, possibile
fuga dal mio rifugio
di vita presa in dote,
scopro un pertugio...
Protendo la mano
che avanza gli occhi,
vibra al suono silvano...
e fai celia ai rintocchi
del tempo, usignolo!
Canti
leggi

| 
|
|
|
Pensami ancora
a pascermi di luce,
cosparso di aurora,
dimora fissa di pace...
Pensami bambino,
rincorrersi, col cuore
abbandonarsi, divino
e struggente è amare...
Pensami vita mia,
per sol un momento
di assoluta armonia
che canta più del
leggi

| 
|
|
|
Or che vai per i tuoi passi
ancor imbrigliati al volere
di un tempo - dai contati lassi -
ancor che tarda ad arrivare,
lo speme – scialba promessa -
se ne vola dal giorno che passa,
una rondine - ai confini del cielo -
affida le ali, oltrepassa
leggi
 | 

|
|
|
Ci fissiamo rapiti da sconforto,
dipinti di grigio - sorriso e abbraccio -
e il rimorso, astuto fragor di lacrime,
languisce un tempo, che passa e sale...
Mi specchio negli occhi tuoi, assorto
cerco un Sol che faccia pace con il ghiaccio
che pesa
leggi
 | 
|
|
|
Fra cunicoli di cieli e monti,
spiagge di acrilico sconfinate
a fissare pensierose gli orizzonti,
in quei giorni che nascono senza fine,
ti perdo nello stormire delle foglie...
Ti levi in volo di gabbiano – Iperione -
téco trainando la scia dei
leggi
 | 

|
|
|
Petalo di fiore
lingua di amore,
emani colore e profumi
ti connetti al Sole,
alla Luna, alle stelle,
all’Universo che splende,
sei luce che diffonde...
Giammai offende!
Sei specchio del Sole,
della Luna e delle Stelle...
Un Universo che
leggi
 | 
|
|
|
|
214 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
|
|