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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Maggio 2025 |
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Riccardo Piunti
Le 214 poesie di Riccardo Piunti
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Nella vastità dei campi,
aperti alle vie traverse,
con stagioni maturano tempi,
scartati di più cose diverse...
In un triangolo ristretto,
al molle gravitar del pensiero
si compie il tondo perfetto,
e a sé attrae mai di più vero:
Inviolata di
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Di un gradino salirò
sforzandomi tutto,
e col peso che ho,
vi giungerò, ancora intatto...
Non guarderò più indietro
ogni ombra come seguitare,
opaca schermaglia di vetro
che mari d’ombre, può solo agitare...
Avanzerò di una lenza,
per di più
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Viene un tempo lineare
che comanda direzioni
e i ranghi come allineare
di vigili intuizioni...
Viene la rosa dei venti
con un uomo, al centro
di quattro che non aspetti,
soffiarti dentro...
Viene il coraggio,
l’ignota forza del sogno
che
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Lo so, pensi tu,
giacché pensi di sapermi,
non serve più
che ti finga di aspettarmi...
Accoglimi come prodigo,
figliolo di un brigante,
costretto, al soldo
ormai distante...
Lo sai, penso io,
saperti di aspettarmi
mi serve, dirmi addio,
se
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Voglio stare a testa in giù
e farmi piccolo tanto,
che un cielo così blu
rimanga il solo e finito incanto...
Voglio amare di più
tutto l’amore che ho,
con la testa sempre giù
so per certo, ce la farò...
Voglio vivere, desidero
camminare sulle
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Immagina un bianco viscerale
avvolgere il giorno di candore,
riccioli dorati in gocciole di miele
solleticare i canali dei sensi, di piacere...
Immagina un diluvio di luce
riversarsi, piovendo stelle,
soli o comete tante e tanta
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Non conosci la combinazione, segreta
del sigillo, cavità seducente l’anima,
nascosta e ben disposta soltanto alla vita,
come del crepuscolo una smossa, si gode ultima...
Non c’è chiave, serramenti non ha, il cuore
non lo cerchi, come in cantina il
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Un secondo raccontato,
il cavillo di una foglia
di lanciarsi a perdifiato,
sull’impiantito di ciniglia.
Questa foglia non si cura,
né di base, né di altezza,
se finisce oppure dura
il suo moto di certezza.
Poi mi stuzzica il pensiero,
alle
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Mi sveglio,
coi tuoi occhi di basalto
vedo meglio,
il punto più alto
dove posso arrivare,
con te al mio fianco
sento il mare, respirare
sul tuo impettito bianco...
Imperituro e forte,
allaccio il mio destino
alla tua sorte,
mi avvicino
ai
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Fattori dominanti,
sfuggono al raggiro
sfigurato delle menti,
mi assale un capogiro,
aggiro il capo prepotente
in assetto di preghiera,
sulle creste di ponente,
sfido un brivido d’aurora...
Uno schioppo sferza il sonno
del pio cielo
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Dove ti nascondi,
malinconica fragranza
di splendori profondi,
un fanciullo che danza
dove lo nascondi,
così istruito
alle leggi dei mondi,
-chissà in quale mondo-
sarò mai finito...
Mi chiudo gli occhi,
cieco balbuziente
che gioca a
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Un vivace senso di verità
scuote e vibra il petto,
come un bocciolo di vanità,
bello mi fingo al tuo cospetto
e già che sei mia
non fingi, senza parole,
un gesto, una cortesia,
privandoti di un petalo di sole...
La verità ed il suo senso,
nel
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Attaccato ad un disordine,
ricerca incauta di un punto fisso,
nel caos che vive e dà vertigine
inciampo e mi inabisso...
fluttuo come piuma
che più non sa volare
e nel moto si consuma,
fluttuando come un’onda di mare...
Si distende questa
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E la quiete si mostra,
odalisca di raso trapuntata
nella sua immobile giostra,
sospesa agli avanzi della giornata,
ciò che rimane di noi due
accoccolati, ancora aggrappati
alle ultime e deboli bugie
di due cuori innamorati...
E la quiete si
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E ti sento,
varcare quella porta già aperta,
che aprii per riversarmi nel nuovo
respiro di un giorno di festa,
e il tuo profumo che resta, ritrovo...
Ritrovo te e il tuo broncio e un sorriso,
tre sorelle, due occhi e uno specchio
in un battere
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Mi chiamavi per nome,
il nome mai pronunciato,
da nessuno, incluso me,
dorme quel nome da te evocato
e sogno, come mai ho sognato
ogni sfumatura del tuo viso
che rincorre gli occhi del passato,
or son certo che abbiamo condiviso...
Una marea di
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Indirizzo personale di Riccardo Piunti: riccardopiunti.scrivere.info
Tu sei per me,
la radice quadrata
di un sentire costante,
la magia della vita
nel suo unico istante...
Tu sei per me,
la matrice del giorno
di un intimo sole,
riluce un contorno
di luce sottile...
Tu sei per me,
il moto perpetuo
di sfere
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Nel roboante flusso,
delle cose nei pensieri,
naviga così indefesso
il pirata che già eri...
Forte o misero straniero,
per oceani da depredare,
fin nell’intimo sincero
di una perla senza mare...
Illusioni e scoramenti,
dei pensieri nelle
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Possa esistere il momento
più gradevole di un soffio
catturato sulle ali del vento
e incida la mia pelle di un graffio
che ogni tempo mai vessi
con i suoi fangosi raggiri
e il tempo si inchini e passi
e non calpesti i miei respiri
che
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Fuori di me, la Vita
scorre distillando
sequele di ricordi,
per una via infinita
di sogni sconfinando
nei silenzi poi
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Nell’ acme di un fragore,
ogni cellula sfibra,
disperde i respiri del cuore,
umana si fa la mia ombra...
Grida il silenzio sento,
parole non comprese
nei distici del tempo,
disarma inutili difese...
Infittisce la mia ombra
sciorinando miei
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Di su per i colli ameni,
ove lo sguardo danza
tradisce un sorriso,
senti poi farsi sereni
-cieco del tempo che avanza-
accordi velati di paradiso...
Biondo stormir di licheni,
più note soffuse di organza
intenso barbaglia un narciso,
di
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Nel breve e intenso attimo
sui meridiani della coscienza
passa sbuffando un trenino
fumi di ricordi appena pettinati
da un sopore di felicità vera...
Saggia follia il tutto darmi
a seguitar gli sforzi di una vita
-laido il tempo che mi
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Pur che lo senta lieve e mesto
mio il respiro adoprarsi alla vita,
solo mi vive il pensarmi un pretesto
-alla libertà condannato-
di una rosa amaranto di rosso ammaestrata...
Cerco una fine che poi mi consumi
fin dove gli abissi li tocca il
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In orbite di aria
compressa la mente,
compita si adagia
- rinnega negando gli opposti-
al pensiero, pensato, che sente...
Meteore o frammenti,
si addensano eterei
prosceni, fulgori viventi
-singulti del tempo sbadigli-
sestine di codici
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Ridesto,
mi adorno di piume
e mi innalzo
al di sopra di un turpiloquio
di bocche mai sazie.
Forte,
mi infilo tra i
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In un palpito di cielo
affidi tempo al tempo
che ti scorre parallelo
-unanime passione-
densa vita come un lampo...
cogli un attimo che vale
più ti senti meno
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Mite trappola il silenzio
per pensieri affaccendati
a contendersi lo spazio
-che parole postulanti-
stretto in stretti agglomerati...
tue le mani stringi in petto
cerchi e trovi quel che ama
senti al cuore di rimpetto
-indefessa confessione-
tua
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Un mattino e già rischiara
tua la ombra addormentata
coi suoi echi di fanfara
-nuovo giorno, un altro detto-
corre e avanza in ritirata...
ti sovviene che di bello
sogni e speri ti accalora
quel sussurro più novello
-canti e suoni solo
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Pensi a Marte or di Venere si ciarla
quasi fosse che ti aggrada
chi annuisce poi ti parla
-al cuor tuo non si comanda-
finché accada quel che accada...
più muovi un passo
più il tempo viene
mai tanto chiasso
-se accogli il vento-
poi è il sol e
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214 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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