Coccole di fumo
erano le mie pupille
perse nel vuoto
di una nebbia
umida e fredda.
Raschiavo pezzetti di tristezza
dalla mia mente,
colma di una volontà ferrea
per scacciare l'agonia
di una lacrima atrofizzata
sulla ciglia.
Un pasticcio
leggi
|
|
|
|
Graffiavo rugiada con le unghie,
raschiando la pozzanghera
di una ghiacciata speranza.
La pioggia infilzava il mio ombrello,
reso ragnatela
dalle schegge del gelo.
Inginocchiata a terra
da quella spinta irruente,
rividi in un attimo
il suo
leggi
|
|
|
|
Raccolgo polvere di tristezza
su quel mio polpastrello
che con solerte lentezza
scivola sul legno
ubriacato
di vecchi oggetti
di vetro incollato.
Mi osservano
quei pezzi
di specchio
penduli da una parete
impregnata di lacrime.
Trascino
leggi
|
|
|
|
Invitante e penetrante
era quello sguardo malizioso,
che mi invitava
nell'oblio di un vino.
La lucida scarpa
di quell'ombroso nero
accarezzava il suo fiero piede,
carcerato in un calzino.
Seduto immobile
tra il fuoco
di una pipa
leggi
|
|
|
|
Estasiata da quel sussurro
sbriciolato dalla fiamma,
mi arrotolo
tra il desiderio,
che si accavalla
in ardenti morsi
alla mia carne.
Imprigionata dal timore,
avvolgo la mia pelle
tra le lenzuola,
assaporando lo strusciare
del secco
leggi
|
|
|
|
Tremava il buio di paura.
Ero velo di una veste
imbavagliata dall'ansia.
Gocce di sudore
scivolavano
come lava infuocata
di desiderio
sulla mia umida pelle,
offuscata
dal manto
di una nebbia adirata.
Aggrappata
al legno di quel portone,
le
leggi
|
|
|
|
Pizzicano i ricordi,
come roventi spilli.
Sfoglia il mio sguardo,
quei tonfi di vocaboli,
sviolinati come rugiada,
su di un letto disfatto.
Una morsa d' acciaio
stritola il mio cuore.
Si fa lento
il respiro
pasticciato di tosse.
Nella
leggi
|
|
|
|
Affaticato il mio cuore
sgocciola lacrime.
L' afa strangola il mio respiro
disperato.
Sono straccio
che miagola
su di una ciotola assente.
Raccolgo i capelli.
Ne faccio nodo di dubbi.
I miei pensieri,
sono croste invecchiate,
su rupi
leggi
|
|
|
|
Tacchi stanchi molestano
screpolate e vecchie piastrelle.
E' marmo, che soffre
il dolore di un andirivieni di piedi.
Sgualcite speranze
il far visita a quelle stanze.
Immensi corridoi,
arredati da oscuri visi.
Sussurrano pianti,
inossidati da
leggi
|
|
|
|
Tunnel d'oblio, la vita mia.
Scrosciante il mio pianto
sul divano,
ansimante l'inganno.
Gioco di luci scintillanti,
l'oscuro di una notte,
brulicante di grida.
Arroventata di fuoco
è la mia mente,
che naufraga nell'oceano
delle colpe
leggi
|
|
|
|
Nuvole caprioleggianti,
di un bianco marmo,
nell'atmosfera fumosa
di sussurri,
tuffano un sorriso,
sul mio viso.
Sono Venere spumeggiante,
su di un'onda danzante.
Assaporo l'odore maliardo
di salsedine,
arsa da un sole gioioso.
Grida il
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a paola marchi.
Indirizzo personale di paola marchi: paolamarchi.scrivere.info
Un tuffo irruente,
sprofonda,
annegando,
in un tonfo.
L' esplosione
di una scintilla,
che mi brucia il respiro.
Scrollo gocce di sudore,
che si arrampicano,
ansimanti e stanche,
come un'edera,
sulla pietra.
Le mie costole,
si staccano
leggi
|
|
|
|
Aggrappata alla rigida sciarpa,
ciondolante grappoli di gelo,
tossisco nebbia di vigliaccheria,
pullulante sgomento.
Immobile,
statua di liscio marmo,
il mio corpo esanime.
Sgualcite lacrime,
fustigate dal vento,
tuonano
echi di
leggi
|
|
|
|
Scricchiola il buio,
avvinghiato al legno,
di screpolati armadi.
Tossiscono imbarazzo i quadri,
tremolanti, increduli,
sui chiodi malfermi,
di vecchie pareti.
Un lampadario si arrampica
su di una fune, disfatta.
Innesca una fuga,
su travi
leggi
|
|
|
|
Un fremito scodinzola caldo.
Pizzica il mio cuore,
che palpita amore.
Il mio sguardo plagiato
dal tuo viso.
Quel colore
bruciato dal sole.
Qui, accovacciata ed impregnata
di torpore,
affondo le mie pupille
sulle tue.
Avvolta nel silenzio,
in
leggi
|
|
|
|
Nebbia stracciata
di carte bruciate,
sono coriandoli al vento
le pillole di fumo,
vagheggianti,
sul mio sguardo, perso.
Schegge di specchi colorati,
danzano ricordi passati,
sulla mia mente,
ora, a te riservata.
Lontano quel tempo,
rarefatto il
leggi
|
|
|
|
Freccia gocciolante
bollente sangue,
sfida l'aria.
Sapore salmastro,
la burrasca interiore.
Lo sguardo inguantato
dalla rabbia.
Distacco, timore,
delusione,
gli acidi schiaffi,
spruzzati da maleodoranti labbra.
Le tue.
Il viso
leggi
|
|
|
|
Il velo di un sorriso,
imbastisce le mie labbra,
accarezzata,
dal tuo profumo fantasma.
La freccia, avvolta da una rosa,
scagliata, nel suo nido d' amore.
Il mio cuore,
un battito pulsante
ha assaporato
la tua presenza eccitante.
Tu, ombra di
leggi
|
|
|
|
Tepore di un buio,
intrigante il ricordo.
Riapro gli occhi,
respiro il mattino.
Distendo gli arti,
assaporando il calore di umide lenzuola.
Sublime amore!
Smorfie di labbra bagnate,
rugiada d' oblio.
Mi accartoccio nel buio.
Bizzarro cuscino,
leggi
|
|
|
|
Ingoio sospiri lenti,
capriole sulle pareti della mia gola.
Lacrime furtive
a solleticarmi le guance,
fino ad irrorare screpolate labbra.
Fazzoletto spiegazzato, raggomitolato,
invoca pietà, alla tenaglia,
di questa mia mano.
Pezzo di
leggi
|
|
|
|
|