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Davide Ghiorsi
Le 179 poesie di Davide Ghiorsi
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Fiorì l'uva spina
tra foglie d'ortica
in soli tre giorni
di pioggia e di sol.
Ma quando fu l'alba
la gazza nemica
si prese quel ramo
di foglie e di fior.
Lo porse qual dono
al corvo silente
ed egli lo accolse
in pegno
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Per te metterò il naso rosso
farò il clown tra letti e corsie
piangerò quando son solo in bagno
studierò trucchi, giochi e poesie.
Andrò fuori a pregare la luna
di affacciarsi e di farsi vicina
di sdraiarsi nel
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Avanzo, indietreggio
tra stelle e silenzio.
Tra fili increspati di traffico lento
beccheggia la strada nel pianto notturno
d'un lampione che tace.
che muore che è spento.
Inciampo tra i cocci
d'un chiaro di luna.
Che pallido
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Tuo è sempre il cielo,
tue le nuvole ed il vento.
Ed io che non so volare inseguo la tua immagine sul pelo del lago
e sogno talmente tanto
che non so più quale delle due rondini sia vera.
Così in fondo al cuore lo sono
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Tanta voglia di piangere
in quest'ultima sera
quando il cielo è di pece
e la luna di cera.
Di guardare oltre il campo
oltre i prati di sterpi
di guardare oltre il bosco
oltre gli alberi morti.
Di guardare oltre gli occhi
del riflesso
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L'ombra che giacque
nel centro del lago
tutti pensarono
che fosse un drago.
L'ombra che apparve
nel centro del cielo
tutti pensarono
fosse un veliero.
Così ad ogni ombra
dan spiegazione
spesso essi han torto
mai han
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Mi affaccio dietro i vetri dei suoi occhi
e non vedo altro che remi abbandonati
odo un suono di campane come lacrime i rintocchi
sopra un volto da quei tratti ormai annegati.
Sono stanco e non riesco a star più in piedi
sono stanco e neanche
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Quando ancora mi vestivo coi tramonti
eran gli ultimi miei giorni di soldato
rosso il fiume trasportava sotto i ponti
qualche amico sul quel letto addormentato.
Con gli ultimi suoi sbuffi di battaglia
l'orizzonte via fuggiva in ritirata
ma il
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C'era il sole appena uscito dagli ulivi
ombre lunghe di due gambe sul sentiero
che ti vidi comparire col sorriso dei bambini
sulla strada tra la chiesa e il cimitero.
Mi dicevi che la guerra era finita
e che forse, ora tuo padre ritornava
io
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Le spalle al continente
e in faccia quel miraggio, distante, d'esistenza
per me che sono solo, intrappolato al tempo
d'eterna penitenza.
L'invidia dei gabbiani
di quel chiassoso cantico d'immoto volteggiare
l'invidia per le onde che muoion
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Resto in piedi quassù in cima ai grattacieli
e il tramonto manda a fuoco le vetrate
il quartiere sembra spento, dormon anche i delinquenti
spande pace il sol morendo quest'estate.
Ed io, solo, veglio il mondo nel silenzio
il potere mio
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Abbassò lo sguardo il vecchio Remo
quando abbiam firmato l'armistizio
e rimase lì, come uno scemo
sull'orlo del suo eterno precipizio.
Pensò che i suoi compagni si eran persi
oppure che l'avevano tradito
non riusciva
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Il silenzio ha la forma d'un pagliaccio
sta seduto tra le streghe e i calci in culo
non c'è mano di bambino che ora strappi via lo straccio
non c'è voce che stasera arrivi al cielo.
Piove e l'acqua riga i vetri al Blu Tornado
ma
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Il gigante questa volta
è più stanco della notte
per difender la sua luna
oggi ha preso troppe botte.
E disegna la sua voce
sui cristalli del tramonto
per vederla in controluce
con gli stessi occhi del vento.
Ci si trucca da
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Dicono che avesse gli occhi belli
l'uomo che tornava ogni settembre
che avesse il vento e il sale tra i capelli
ma che volesse stare solo, sempre.
Dicono che avesse braccia forti
che raccontasse storie fatte di magia
che avesse figli sparsi in
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Sotto il cielo della steppa
gli sorrise, Vassiliska
e il suo cuore andò in capriole
come un collo di matrioska.
C'era vento quella sera
ed un freddo che pungeva
ma il suo corpo e la sua pelle
giuro, non se ne accorgeva.
Ma le disse:
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Invia un messaggio privato a Davide Ghiorsi.
Ghirigori di nebbia
il respiro del bosco
come voci dei morti
che rivedono casa.
Una foglia che cade
mi riapre la porta
il rumor dei miei passi,
una lampada accesa.
Poi monotono e stanco
si fa il canto del rivo
che mi sgrida: "è
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Giungon dal fronte
pochi soldati
partiti a milioni
ed in quattro tornati.
Son sporchi di fumo,
di sangue, di fango,
con morte han danzato
un lugubre tango.
Ma un raggio han nel cuore
che pace gli da'
poiché han combattuto
per la
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Fantasmi chiari
voci sottili
vicine e lontane
che per un istante
han visto la luce
di una stella cadente
brillante per lor.
Poi musica e sogni
parole dolci
scritte sul niente
che scendono e bacian
un bimbo dormente
aprendo il suo cuore
e
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Giaccion come stracci
i ricordi miei passati
come asole del tempo
dai bottoni ormai perduti.
Sono logori, ingialliti,
hanno odor di naftalina
mille e più rammendi antichi
li fan cenci da cantina.
Ci son tasche più scucite
dove
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Raccogli la luna soldato
raccoglila col cucchiaino
dall'acqua lì dentro alla pozza
raccoglila e dalle un bacino.
E' quella la stessa visione
che
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Il respirar del bosco
s'impiglia tra le fronde di foglie a capo chino
tra perle di rugiada appese sui ricami
dell'umido mattino.
Che sembran vele aperte
che sembrano centrini che sembrano merletti
sugli abiti eleganti di piante appena
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Era un giorno d’ottobre
di quelli colorati di foglie scolorite
che narrano nel vento con sottili voci
delle loro vite.
Ed io lì nel silenzio
col cuore che batteva le stavo ad ascoltare
tenendo gli occhi chiusi a ognuna davo un volto
e poi
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Non detti che un sorriso
e poi andai via lontano
non vidi più il suo viso
non strinsi la sua mano.
Aveva gli occhi bassi
capiva il mio disagio
con voce tra i singhiozzi
mi disse adagio adagio:
"Lo so che ti ho deluso
ma colpa non
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Per visitarlo hanno chiamato
specialisti e professori
poi maghi e saltimbanchi
vestiti da dottori.
Persino tre alchimisti
e veggenti senza età
nessuno ci ha svelato
di che soffre sua maestà.
E’ pallido, ingobbito
gli dà
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Chissà come vive chi resta?
Chissà cosa pensa e perchè?
Quando a notte si chiude la porta
e il silenzio è padrone di sè.
Chissà cosa sogna chi resta?
Se piange, se dorme, chissà?
Se a letto si
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Questa sera si parte davvero,
mentre un buio leggero,
par farmi da scialle.
La mappa non è nel
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Son talmente piccolo
che mi sembra grande il sole,
son talmente piccolo
che mi sembra grande il mare,
cosicché a volte credo,
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179 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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