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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Giuliano Esse
Le 433 poesie di Giuliano Esse
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 | Tu sei la Eva
non il paradiso
la mia Afrodite
seme della terra.
Tu sei regina
schiava e moglie vera
donna di chiesa
sei Maria Teresa.
Sei la Giuditta
spada del gran Dio
la bella Marilyn
coi sette veli.
Tu se Maria
candida Susanna
la
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Io con l’amore gioco a fare il baro
e gli racconto tante fesserie
da Giada alla Giovanna e alle Marie
modestamente ho il passo del giaguaro.
Io per l’amore viste le idiozie
sono soltanto e sempre il campanaro
ed il mio suono gente è tanto
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 | E dimmi che la vita è sfolgorante
in questa calda notte penetrante
bagnata dai tuoi baci e le carezze
che sfiorano ad un tempo la mia pelle
in questo dare avere incontinente
fornito dagli amplessi nostri audaci
che affrontano i piaceri
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Amore che tormenta e mi paventa
il desiderio maschio che mi prende
quando ti stringo e il duro mio si accende
con tutto la baldanza di un bambino
contro il tuo corpo stretto al re meschino
in questa notte complice affamata
che scorre convogliata a
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Sai di vino
di miele e di cotogna
di fragola baciata dalla panna
di strutto di maniera fermentato
di raggio dai tuoi spasmi illuminato.
Sai dannarmi
con le tue braccia antiche sai cullarmi
con le carezze al cuore consolarmi
sanare la mie enormi
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 | Sorridimi col sole dei tuoi occhi
fammi toccare il cielo e i suoi rintocchi
planando soavemente dentro me
con tutto l’entusiasmo dei miei sogni
con tutta l’estensione dei tuoi giorni.
Sfiorami dove il sangue si colora
col dolce biancheggiare
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 | Preziosa come acqua di sorgente
venivi a dissetare un dio malato
raggiante nella limpida irruenza
donando a un vecchio sole la tua essenza.
Preziosa nel tuo essere barriera
trovavi sempre il tempo e la maniera
di fare passionevoli i miei
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Volevi dare al tempo una ragione
al cuore traboccanti primavere
a un uomo le tue ali più sincere
al cielo il più autentico copione.
Avevi un sole ardente e immacolato
due mani che allietavano un violino
un sogno che cullavi ogni
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E fuori il vento
incarna la bufera
e dentro il cuore afflitto
si dispera
e tu che sei
la rosa del mattino
ti accorgi
dentro e fuori
che l’oltraggio
si avvale della forza
e il tuo coraggio
non chiama
e non si affanna
per sedare il
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Distesa sul letto
col corpo perfetto
ti mostri pregnante
accesa e invitante.
Coltivo l’amplesso
con lingue nascoste
da te corrisposte
nel bosco magato.
Scandaglio il tuo ventre
con labbra ambulanti
e qui la mia spada
si addentra
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Soltanto per un attimo
ho smesso di sognare
e mentre il sole a fiotti
sull’acqua ricompare
mi
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 | All’ombra del mio credo
e del dannare
dannatamente ascolto
il vento grigio
che palpita nel buio
e solitario
riscrive la sua storia
ed è un diario.
Nell’ombra vivo
e palpito con te
con la speranza stesa
alla finestra
su questo filo umido
di
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 | Breve la vita
rapido il cammino
fin dove il sole cade
e non tramonta
con la cometa adatta
a segnalare
il fragile schioccare
dei miei passi
lungo una strada piatta
e tutta buche
dove si tocca il male
e i suoi aguzzini
nella certezza vana
e mai
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 | Trix trax e fontanella
che ricordi sulla strada
nodi e grida dell’infanzia
a lottare e a governare
fil di spago e una bugia
dolce e vera vita mia.
Trix trax e figurine
sulle scale della chiesa
qualche pietra e tanto chiasso
corri in fretta
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 | Rosso verde giallo e blu
quattro raggi sotto il sole
quattro facce per la fiera
e un ombrello per bandiera
veri amici e cuori affini
quattro corde mandolini.
Giallo verde blu col rosso
tra giganti e un cardo nano
chi ci vede cambia strada
chi
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 | E’ sopra un ramo nudo
già spoglio da una vita
con l’ali stanche
in groppa a quel passato
che macina promesse e fantasie
e il cielo
che raccoglie le bugie
si avvede e non si accorge
del vento e dei suoi geni
andare avanti e indietro
senza
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Giuliano Esse.
 | Facciamolo a colori
col rosso e con il giallo
col verde della vita
col bianco immacolato
e niente grigio e nero.
Facciamolo di aria
con i sospiri al vento
con le parole nuove
tremanti nella notte
nel buio della tua mente
all’alba in alto
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La senti camminare
sopra il prato
di questa terra
nuda animatrice
coi semi e con la vita
a far da balia
al nuovo tempo
ai fiori
e i suoi profumi
che inebriano la mente
e mille cuori
compulsano ubriachi
con l’essenza
di questa primavera
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 | E nuda apparirai
coi tuoi profumi
attesa con la grazia
da quel cielo
ardente e luminoso
sapendo che sei qui
e tutta vera
mia grande immensa
e sola primavera.
E nuda mostrerai
le tue fattezze
i verdi stami
i petali scolpiti
su questa terra
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Tu sei il mio faro
la luce che si spande giusto al centro
e m’indica con grazia via e meta
con quella forza nuova mai pesata
nascosta in questo cuore di bambino
attratto dal tuo essere divino.
Tu sei il mio tempo
il desiderio intenso di
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 | Sei tu il mio tempo
i passi giusti
e il peso della vita
segnata dal peccato
intenta a riversare
i suoi bisogni e l’anima
mentre la fede vaga
in questo mare immenso
di spiriti sospesi
col canto nella furia
dei venti maledetti
con tutte le
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 | Stanca di dentro
col sole nello specchio
e non comprende
se i raggi sono
e sanno cosa fare
nel gioco delle luci
e delle voci
perdute a dare sfogo
ai suoi bisogni.
Stanca di dentro
nel vuoto di quei giorni
che soli e indifferenti
non
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Non sente non comprende
non si ama
più non conosce il tempo
e con le ali
non naviga nei cuori
e nella gente
e avanza in questo buio
indifferente
senza sapere come
e la speranza
è il canto senza voce
né prestanza.
Non vede non ascolta
più
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In braccio al vento
assieme al mio destino
coscienza di un bambino
si avvolge
e non desidera trionfare
di certo e come pare
sul trono delle ore
e del momento
curiosamente attivo
e martellante
avanza tra le nubi
in faccia al sole
deciso e
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Qui nudo mi controlla
con le lancette nere
col tempo che mi fa
da vivandiere
negli occhi attenti
e vivi del momento
e corre a perdifiato
curioso e intraprendente
e il cuore non lo sente.
Qui sordo al mio richiamo
somiglia a un giorno
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Ho avuto sette cuori solamente
perduti almeno sei in storie arrese
al mio bisogno intero e in parte vago
di dare a cento donne sangue e spago.
Avevo sette cuori ed ora niente
in questo Valentino intollerante
e l’ultimo non batte né si ammazza
né
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 | Tu sei per me
il fuoco dell’estate
che brucia e infiamma
il cuore dei marosi
coi voli insieme
al vento collaudati
in questo mare calmo
della sera
che dà calore
e vita e sembra vera.
Illuminando il petto
con le labbra
proclami la tua
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Ardo con te ardo dentro me
ardo in questi occhi rossi di corallo
dò fuoco al tempo e al petto e lo scavallo.
Ardo ed il ghiaccio naviga innocente
mentre il mio cuore merce da pirata
arde sul mare mosso dolce amata.
Ardo tra le bollenti
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 | Ma l’abito l’ho smesso appena l’altro giorno
con tutta l’occorrente da contatto
così per dare fuoco all’impotenza
del cieco alla frontiera
son io la sua preghiera.
Era il mio preferito più grigio che brillante
con sei bottoni verdi di
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Beata solitudine
legata al ramo
dell’inconsistenza
germe del niente
dato all’insipienza
non brilli
ma il tuo sole
in parte spento
somiglia al seme intatto
di un lamento.
Odiata solitudine
stretta al traliccio
dell’allegoria
filo
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