Visitatori in 24 ore: 8’694
755 persone sono online
Autori online: 2
Lettori online: 753
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’350Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Maria Vittoria Spinoso
Le 127 poesie di Maria Vittoria Spinoso
|
| L’erba era verde in quel paese,
conservava la rugiada fino al mattino,
il profumo invitava la mente a
frugare in sentieri da calpestare!
Il tonfo era forte giù alla valle
pei grossi fusti d’alberi segati.
I noccioleti rigogliosi ai
leggi
|
|
|
|
| Il cielo può anche annuvolarsi
e la pioggia può inondare il mondo,
poco m’importa, amore mio,
leggi
| |
|
|
| Imparerai col tempo
che non tutti i giorni
sono come li vuoi
e che cavalcare quelli peggiori
ti renderà più forte.
Imparerai anche
che, se il cuore è altrove,
meglio lasciarlo lì,
dove calpesti il suolo.
Imparerai
leggi
|
|
|
|
| Tu che mi chiami amore,
che sai del mio dolore?
Guarda il mio viso, guarda
rivolto all'infinito,
dove anche il mio sguardo
fuggito è all’orizzonte!
Si è fermato lì,
nell'isola felice
che fu tutta la vita
con lui a me
leggi
|
|
|
|
| Il cielo può anche annuvolarsi
e la pioggia può inondare il mondo,
poco m’importa, amore mio,
purché tu mi ami.
Scalerò la cima dei monti,
affronterò le paludi,
camminerò tra i serpenti,
purché tu
leggi
|
|
|
|
| Per dissolvere il buio
ci vorrebbe la luce
che intrecciasse col vento
melodie d’amore!
E noi con mani a coppa
raccoglierla per dissetarci,
la troppa aridità accumulata,
ha fatto crepe nei cuori.
Potesse, ah se potesse
la tua ombra
leggi
|
|
|
|
| Non ho bisogno io di tasche piene
di soldi e di averi,
ma d’attenzioni umane,
di fiori del pensiero
e di presenze energiche.
Voglio vedere statue
con vene fluttuanti ed animate!
Odio i fiumi glaciali,
l’odor dei sentimenti
morti, di cervelli
leggi
|
|
|
|
| Cerco ancora nello sguardo
di quel vecchio un po' ricurvo
quello sguardo di mio padre!
Mi fu dato poco tempo
per restare insieme a lui:
avevamo tante cose
noi da dirci con affetto.
Sono certa che egli avrebbe
nelle sue calde mani,
sulla sua
leggi
|
|
|
|
| Tra le giornate spente,
io non mi affliggerò
e nulla muterò
di quello che mi resta
per questi tempi stretti
della mia età che avanza.
Piacevole è per me
adesso contemplare
il mondo, se profuma
d’amore
e le montagne
leggi
|
|
|
|
| Come il vortice che fa la ballerina,
in un breve spazio di respiro
annulli i sogni di bambina.
lentamente hai chiuso gli occhi
alle bambole,”piccina”!
che non vedano che inerme
stai il tuo cuore, congelando
con il sole il tuo splendore!
Sono
leggi
|
|
|
|
| Pì lu dui Novembri
li picciriddi svegli sunnu
di santa matina!
nun pensanu iddi
a cosa fari prima.
Sunnu angariati
pì li casi chini,
a circari
giocattoli, trummetti e bambolini.
Li granni
approfittanu e ammuccanu
leggi
|
|
|
|
| A tempu di calaciligna,
'lu rispettu
era, comu 'na parola d’onuri,
pì cunfortu e rassegnazioni
la genti priava e dicia:
“comu voli lu Signuri”!
Quannu me matri salutava
la nanna mia,
ci parrava ittannu vuci,
(canusceva la so
leggi
|
|
|
|
| Ho passeggiato, quando il mondo
chiude di notte le sue imposte,
e tutto mi sembrava più freddo,
quando scendono le nebbie
d'intorno e dentro al cuore!
Per vie ho camminato e per cortili
che odoravano di povertà:
dalle porte
leggi
|
|
|
|
| Parlami ancora e ancora,
poeta, che sai scegliere
parole delicate e raccontare
come soffi d’aprile,
come fiori sbocciati
lontano!
Non lacrime nasconda
il tuo cuore, o poeta;
scegli giorni sereni,
se pensi a donare
e diffondi parole
leggi
|
|
|
|
| Tu che mi chiami amore,
che sai del mio dolore?
Guarda il mio viso, guarda
rivolto all'infinito,
dove anche il mio
leggi
| |
|
|
| Dove è finito
quel paesaggio alpestre,
con le viuzze strette,
dove i fiori sui balconi
traboccavano di colori
e l’odore della legna
impregnava ogni dove.
Il tempo
sembrava non passasse mai,
per il vecchio
sonnecchiante
che rubava un
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Maria Vittoria Spinoso.
Indirizzo personale di Maria Vittoria Spinoso: mariavittoriaspinoso.scrivere.info
| Il sole sorge ancora
irrompe nelle valli,
nel folto dei giardini,
tra i salici piangenti
trafigge le sue fronde,
si sgretola una rosa
ma un’altra lì vicino,
si schiude più splendente.
È nato un nuovo giorno
e per le vie
leggi
|
|
|
|
| Dammi quel mare calmo dell’estate,
e ti regalerò le onde chiare
che culleranno sempre
i nostri abbracci.
Dimmi che sarai il vento,
che i miei capelli un po’scompiglierà,
per poi fermarti qui sulle mie labbra.
Soffia ancora più
leggi
|
|
|
|
| Perché ti chiamarono con questo nome
che vuole dire “vincitore del mondo”;
questo lo sa il Signore Dio nostro:
Angelo avresti dovuto chiamarti!
I tuoi fratelli Cherubini
prepararono quei bagagli,
con sette giochi da portare,
in quel tuo
leggi
|
|
|
|
| Se il mondo sembrerà fuggire
come quel treno adesso in corsa,
vedrai finire il paesaggio,
che tanto piaceva ai tuoi occhi.
Sappi che poco dopo ad un tratto
sentirai lo strider dei freni
e la fermata che volevi.
Potrai toccare allora
leggi
|
|
|
|
| Tumulto tra realtà e sogno,
talvolta rivive e ritorna,
come un giorno pieno di sole,
come uno, inatteso di pioggia!
Tu c’eri, ed aspettavi un mio cenno,
un morbido cuscino, c’eri.
Per uno strano motivo e nessun perché,
nessuno
leggi
|
|
|
|
| Non odo il respiro dei grilli,
l’autunno è ancora alle porte.
Il prato ha già ospitato
dei teneri e bei ciclamini!
Ho un balzo di gioia improvviso,
son molto, ma molto piccini
in mezzo ai loro arbusti!
Irrompe nell’aria col
leggi
|
|
|
|
| Anche le pietre arrossirono
al tramontar del sole,
per te che eri anima, corpo e amore.
Trafitta da colpi inferti duri,
sognatrice e giovane fanciulla,
tu, trapassavi i muri
di uomini soli, dai cuori neri
e la loro anima leggevi.
Tu, contavi
leggi
|
|
|
|
| Chi siamo noi,
che viviamo in prigioni dorate,
stretti da comodità
e soffitti con stucchi colorati!
Noi, sotto il cielo annuvolato
impotenti, disarmati,
di decide se usciremo
con l’ombrello,
o col vestiario smaniato,
quello di quel giorno
leggi
|
|
|
|
| Ricamavano lenzuola quelle creature
senza luce, né speranza!
La luce del lume era fioca nella stanza.
Le dita bianche affusolate
ricamavano fili e sogni.
E poi quel giorno arrivò,
arrivò, come una nuvola bianca
come aria ai
leggi
|
|
|
|
| Mirando gli spazi di mare,
che è parco e pensieri di tanti,
ascolto i ricordi ormai muti ...
che alle onde confido fluttuanti,
li chiudo nel pugno e li lascio
volare sui golfi odorosi,
coriandoli presi dal vento
di scene oramai
leggi
|
|
|
|
| Chi non fu mai colpito,
sconfitto e derubato
dei sogni e la speranza
di appartenere al mondo
fino a sentirsi rodere
le viscere ed il cuore,
dove la libertà
non vollero che fosse
un tuo sacro diritto.
Se un giorno, ribellandoti,
tu ti
leggi
|
|
|
|
| Abbanniava lu vicchiareddu:
“cu voli la fortunaaa”,
ammuttannu lu so' carritteddu,
cu lu so' vecchiu urganettu stunatu
ca girava a manovella,
una canzuna d’un tempu passatu.
Li pizzina tineva
ammugghiati 'nto sacchiteddu,
cu frasi d’amuri e
leggi
|
|
|
|
| Lontano da occhi indiscreti
si baciano all’orizzonte!
Due amanti perfetti.
si amano tanto e davvero!
Si tratta del mare e del cielo.
Se placido ondeggia il mio mare
il cielo s’appresta al sereno,
e a sera riflette la luna
ed il cielo s’ammanta
leggi
|
|
|
|
| Avia un desideriu ‘nta’ lu cori,
la casa ca mi vitti crisciri
cu li me’ soru
vuleva ritruvari.
Quannu arrivai, chi meraviglia -pinsai-
“ma è nica assai”!
Eppuru c’era postu pi tutta la famighia!
‘A cucina, avia sulu ‘lu fucularu,
li
leggi
|
|
|
|
|
127 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
|
|