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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ rita damonte | |
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Settembre 2025 |
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zani carlo
Le 785 poesie di zani carlo
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 | Immersa fantasia
sorvolante tacchi a spillo
che assillano idee
in bislacche
avventure d'amore...
chiamarle a se moine
il perbenista
nascondersi nell'ombra
sfiorando il piacere
di una avventura bionda...
io ascolto
al frinir del
leggi

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Tremuli in difficoltà
il cielo liberando
vibranti emozione
s'insinuano leggeri
e la terra mondano
d'un soffice mistero...
oscura candida
e silenziosa funzione
tra lumini di velata gioia
nella mente confondono
il lamento ultimo
del
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Lanciati i dadi
rotola il nulla
aspettando un presente
che non arriva mai...
miopia del pericolo
e il dramma nel muoversi
tra le complessità della vita
studiate le probabilità...
opere incompiute
progettate invano
nere pozze
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 | Quante volte
un solfeggio acuto
tintinnio di note
in movimento gentil
di mano...
e il ritmo
alla melodia
appartiene
in miracolo d'ognuno
e il contorno
nel momento
è il centro
del prima
sconosciuto...
accolgo
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E vestirò d'oro
i pendii delle montagne
che diverranno
indelebili segno
dell'accarezzare
il destino
e accanto a me
sfavillanti il riflesso
il futuro vivranno...
luce alla luce
saprà scolpire
il messaggio
nel ritrovato
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 | Con gl'occhi
del mondo
ai confini
nel cielo
osservare fra i tanti
uno squarcio nel velo...
dovizia dovrebbe
cambiar l'orizzonte
per sempre perduto
il fruscio della notte...
forse oscuro
sarà destino
attraversare impietrito
il
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Vivere all'ombra
nel sovraintandere il pensiero
e il male da respingere
in contraddizioni insolite...
mitiga e nasconde
e confonde senza offendere
ogni emozione nuova
da non andare oltre
per timore di trascendere...
in divenir velluto
il
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Provano gli occhi
a motivare il tutto
perfetta antitesi
di una mancata seduzione...
occhi
d'una dea senza tempo
avranno candide labbra
da incastonare...
e il cuore
testimone
saprà ovattarsi
di puro
immacolato
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E la notte di novità
fine scintilla
mente invita sguardi
della realtà amorevoli
e nel risveglio al sogno
improprio è lamento
e tra sbadiglio e tormento
il giorno che va...
lo saranno i secondi
dell'ore umili e figli
che
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 | Aveva
e tutto era il nulla
fuori le mani sue...
in silenzio
ammirando l'acque limpide
sgorgare purificanti
l'animo e intenzione...
eppure
quel che sentiva
era spirito
tracimante ferro
incandescente
e soffrir dell'attimo
che fu
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Mai si finirà
e d'imparare un privilegio
nell'argomentare dell'amore
aspetto e tanta emozione...
una mamma
a lezione dal figlio .
nell'abbraccio ricercato
gocce dive figlie
del medesimo oceano...
vi racconterò
un dì
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 | Ciondola il capo
respirando polvere
e al cospetto la morte
sul finir della sera...
ai piedi
dolorante il tradimento
per un amore simbolo
dell'etereo mistero...
era il presente
nel ripetere al vento
un sorriso natio
in un giorno lontano
e
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 | Disteso
dal passo restio
in sorpasso d'idee
figlie il dolore
e innaturali posture...
nel corpo il lamento
del cuore tormento
e 'l vergine senso
d'imposte virtù...
in piena stolta
decadente natura
che presto rinforzi
una brezza
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Hanno intravisto tutti
anni e anni fa
il mio futuro distrarsi
disegnata via
da nessuno ...
negl'occhi
introversi del mio fato
sperimentare il primo abbaglio...
ringhio confuso
di stupore vestito...
è l'attimo
e precede il
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Nata
dalla boria
pasciuta cresce...
di scarsa
intelligenza
testimone
affidabile
s'assume l'onere
di svuotarne l'otre...
e sibilando muore
in vibrazione
perdersi nel nulla
innanzi
ad un sordo
dirimpettaio
felice a volta sua
di
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Quanta arrendevole ragione
nell'accordar la voce
del piacere ai tanti
che non sanno di ignorare...
sapere
dell'inutile parvenza
coltivare le miriadi di stelle
che ancor non brillano
ma aspettano il nuovo avvento...
ambiziosa
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a zani carlo.
Indirizzo personale di zani carlo: carlozani.scrivere.info
 | Dominati spiriti e leggende
il soffio suo incendiava
gl'umili e potenti
e zittiva l'arie nelle tenebre
e la mente
che speranze più non aveva...
e mi sovviene
e si sorprende
nella rinuncia immotivata
in moti barbari
che
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Diedero in pasto
alla ragione
minuscole pieghe
orlate di spirito
e sacrificio...
devoti
alzammo sguardi
e lamento
implorando il perdono...
vivemmo
dimenticando
l'eterno sacrificio
di chi soffrendo
costruì d'impeto
ben
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 | Vorrei...
condividere vorrei l'oro tutto
nei forzieri racchiuso
che dell'anima
definiscono i tesori...
e l'andare e conoscere
gl'intimi segreti
nei principi
che dell'illudere se stessi
han fondato su ricchezze vane
il suo florido
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 | A tremolii senza senso
ora vivo
e mi ascrive l'attimo
foriero di emozioni...
erano i tempi
di un sorriso antico
melodie passate
lontani dimenticati amori...
e sotto traccia
una stanca palpebra
all'unisono ripetuta litania
che mai vorrei
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 | E se arrogare
a se stesso
quelle vele del domani
invisibili agl'altri...
che ne sarà
se nascoste
rabbia impetuosa e fiele
tra lacunose maglie
che la vita offre
lordando il poema migliore...
solo i pianti
di una sommessa
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 | E mi ricorda
lento ritmato solfeggio
tranquillità di gioventù
esuberante felicità
nel sentirsi vivi...
ma ora non è
e tanto basta
nel voler sollevare
nel cuore un mistero...
che di parte
dimostrai l'afflato
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Scossa
che colpe abbatte
e stordimento
in merito
di non perire
e piatta lineare
che l'idea
lo sia mai...
lotte
da vivere assieme
nell'assurgere forze
e nuove da raccontare
mirabili storie...
il diniego
forte minaccioso
soltanto a
leggi

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Giudice amore
come edotti siamo
proni al martirio
inclini al disincanto...
erano i giorni
nel delirio
d'onnipotenza ordinaria
sfidata la sorte
soggetto di una dote
senza un reale predicato ...
perché era il giusto
in
leggi

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Aiutate il cuore mio
venti di tramontana
che ponete interesse
nel traversate i continenti
lungo le vie della trasmigrazione ...
è insolito
dormire
al vostro fianco
e salire all'altare
dell'onore franco
custode
di litanie e
leggi

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Qui nell'immergersi
in una nuvola di chiacchiere
al vociare allegro
di una serena moltitudine...
ed è festa
il valzer d'intenti
nell'alzarsi felici
alzando i calici
in un giorno
da ricordare...
grande emozione
il sole attende
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 | È stato il come
figlio dell'intendere
e sbagliato approdo
visto al passato
e veritiera salvazione...
librandosi
alle condizioni oltre
questioni antiche
riflettendo l'andare pigro
del viandante...
ma attraverso voi
stelle
le
leggi

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In piedi
a se stessi amanti
di fronte il riflesso
specchio dell'anima...
sortisce effetti
una voce
in malinconia celata
d'un veloce rimando
alla conquista di spazi eterni...
è l'adagio allegro
vestirsi
in perpetuo moto
d'una
leggi

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 | Gocce
come il mare pianse
e l'ultimo spegnersi
il riflesso
oltre un mondo inesistente
lambito dalla vana gloria...
muove limite
alla dorsale dell'orizzonte
il ricordo
senza dolore
nel rimpianto
del segreto
ben custodito al cuore...
e
leggi

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A salvar del bello ergiti
nell'universo mondo pensiero
e al pari un sentito applauso
in volontà di se stessi
nel credere di esser meglio...
sentire
accorato afflato
il rivolgersi
al mostrar della propria
miglior illusione
salvando
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785 poesie trovate. In questa pagina dal n° 271 al n° 300.
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