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 Gli ultimi 5 iscritti: Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava 
 ♦  Ernesto Di Martino    |           | 
   
 
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            zani carlo
            Le 785 poesie di zani carlo
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        Sarà 
e quell'aria  
si dilegua in fretta 
per il timore 
di capire 
 
ma il quando 
ha la sua ragione 
e se finisce 
un amore  
non si tormenta 
il futuro... 
 
danzando 
evapora 
in nubi  
di asfalto 
si eleva... arranca  
e finemente precipita
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        Tanto è  
che bastano sole 
due agili dita 
e il pensiero al di sotto  
smuove dondolando 
un'aria malsana 
 
magico il nodo 
violenta 
a tramonti distratti 
il centro 
della scena 
 
oh... quanti amori 
salgono 
quella scala 
per poi
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        Nessuno  
al par mio 
la spada dei sogni 
brandisce 
e nella notte  
tra le pieghe 
del sonno 
io ardente fiamma  
in mezzo a loro 
 
perché impazzi 
in dimensione alterata 
rettitudine e coscienza 
dimenticata a parole 
appiccicate senza
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          | Sfinite  
lacrime spese 
fin alle prossime 
ridotte a sinonimo 
dell'intimo dolore 
 
se mi nascosi 
a volte 
(è verità) 
alla vista del sole 
mai
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        Ma se ti chiedo amore 
cosa avrai da dirmi 
quando tornerò da te? 
 
quanti altri occhi  
illuminare il tuo sole potranno 
se in silenzio ha cresciuto 
il segreto nel mio cuore?  
 
assaporerai 
la mia nuova essenza? 
o ti nutrirai 
di un'anima
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        Paura... mare piatto 
incisioni di sconfitta 
e silenzio 
 
sole alto 
ombra riflessa zero 
e riparo svanire 
nel nulla 
 
piange  
secco il
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          | E troverai me 
ovunque  
tra le note 
di una canzone triste 
 
sarò quel motivetto 
che in mente 
ti ronza 
e non ti lascia 
andare 
 
scaverò un ricordo 
dove potersi riparare 
in fretta proteggendoti 
dalle tue tempeste 
perfette 
 
e mi
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          | Al silenzio 
il rancore benpensante  
ha regalato 
e l'amore ha palesato 
nel dominare i venti 
e le tempeste 
facendo avverare sogni 
anche quelli 
più impensabili 
 
ho speranza un giorno 
di abbracciarvi tutti 
dalla vetta delle nostre
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        Vorrei soltanto 
spargere la sua essenza 
nei miei prati 
e veder crescere  
il bello che c'è in me 
 
e vorrei piangere  
al di sopra 
affinché indelebile 
su di ogni stelo  
la novità che ha donato 
mai scompaia 
 
ne avrei cura
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        Non trovo il senso... 
 
lapida emozioni  
nel lamento  
e mi sprona ad andare 
 
ma dove  
se l'amore non esiste? 
 
come 
dare
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        Da sveglio 
mi sembrava 
di ascoltare... 
 
e il mare rispondeva 
coi suoi riflessi 
e spumava 
i suoi tiepidi consigli 
d'amore... 
 
diceva "al tempo figliolo 
resta calmo e deciso" 
e io non capivo  
mentre disperdevo lacrime 
continuando
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        Ho esplorato l'infinito 
cercando le ragioni 
flettendo a mio piacere 
l'immagine e l'amore 
 
io ti vedo... 
così pensava 
privo di slanci 
ed abbandono alcuno 
 
io ci credo 
e 'l tuo profumo 
che si espande oltre 
le mie visioni 
è
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        Ed io  
che stavo 
ad ascoltare un mare 
che niente aveva 
da rivelare ancora 
 
estinto il colore 
sordo il cammino 
e un riflesso  
da
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        Nel passare 
non ho spianato  
che nullità 
asservite a confondere 
le magie della notte 
 
ne coltivai alcune 
per tenerle strette 
custodendo loro la memoria 
e molte ancora 
le donai agl'amanti 
perché poi arrivassero 
al medesimo
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          | Vorrei solo scrivere 
per non pensare 
e soffrire 
per non amare 
 
e mi attraggono 
mi catturano 
e in
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        In fondo 
non ho che desiderato 
un mondo nuovo 
di pacifiche vette sbianchirsi 
dall'alto del mio fragile 
e indifendibile respiro 
 
ma accorrendo  
alle mie preghiere 
gli angeli 
in lacrime chiamando  
le anime perdute 
poseranno a valle 
opere e
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    Indirizzo personale di zani carlo: carlozani.scrivere.info 
 
 
    
          
  
  
    
        Sai che c'è 
 
che parto 
senza una ragione 
in ogni dove 
col cuore 
di chi piange 
 
e non ha importanza 
alcun approdo  
se nel viaggio la
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          | Perché 
disinvolta 
nel mio cuore  
dimori  
sottraendo energia  
alla ragione 
 
sai nutrirti 
delle mie lacrime 
e alla pari 
di nessun altre 
ti oscuri alla vista 
 
e perché  
tanto il dolore 
che con nulla 
sai distillare 
dal mio
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        Vivi il giorno 
ogni giorno 
al massimo 
o riporta indietro 
il tempo... se puoi 
 
cerca l'orizzonte amato 
nell'inseguir 
l'arcobaleno di emozioni 
che meriti 
e proteggi il bene 
dalla notte  
che ti assale 
 
ogni volta che puoi 
corri
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        Ho imparato il sorriso 
espressione gioia 
e florido raccolto 
che nessuno ha imitato 
 
nel suo essere mia 
timida luna splendente 
l'anima si nutre  
ignorando tempeste 
sul crinale dei fertili umori 
 
strada maestra  
il suo viso 
di quel che
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        Se lei scoprisse 
quanto  
il mare nel mio cuore 
attende le sue vele 
 
soffierebbe una brezza 
che non ti aspetti 
tra le tremanti 
mani giunte 
 
e le preghiere 
ultima supplica 
al sole 
perché non perda  
nel declinare pace 
in ragione  
di
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        Vieni 
vieni con me 
al limitar del tutto 
ed esplora il destino 
dove pare non sia 
che il nulla mio 
 
sai che ho bramato 
ogni tuo respiro 
e non ho creduto 
agl'inganni della mente 
 
intenso in alto 
un grido... 
lascialo sfogare 
è simbolo e
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        La mente svuotata 
e 'l cupo ricordo 
nel sottostante  
smarrito volto 
 
un deserto 
d'oasi rinsecchite 
il digrignar di denti 
tra le dune pianti  
e malcontenti 
 
prosegue il tonfo 
nella discesa pura 
dove paura e sale 
si mischiano
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          | E sfiorare il buio 
e il ricordo di lei 
in quel dolce pericolo 
senza remore  
che è paura di sorte 
l'infinito affrontare 
il declivio d'un cammino 
al di là dell'orizzonte 
 
sarà lì 
nel sostenere 
i ricorsi del
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        E fu così 
in quel giorno 
che nel folto  
dei miei  
mendicanti pensieri 
la evocai... 
 
fu naturale  
giacervi accanto 
nel nutrir di sguardi 
quella fame d'amore 
che non ti aspetti... 
 
mai più 
contese parole al nulla 
ma solo
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        Il tutto 
che gioca sul ritmo 
 
dall'elevazione 
del passo 
all'ampiezza  
del suo sorriso 
per non parlare  
della forma 
nelle cuspidi  
delle natiche 
in parabola assolutamente 
da non perdere... 
 
in attesa 
del miracolo 
per non perdere il
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        Fu un’estate  
di compromessi 
e una verità che 
non lasciava me 
in disparte 
e fui rapito... 
figlio della luna 
 
e lei così vissuta 
estrema via  
in competizione 
con l’esistenza pigra 
si muove adesso 
senza sentenza 
che possa limitarla 
 
sprona
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        Sorto 
è ormai il sole 
per potersi 
nascondere oltre  
nell'ombra illusoria 
e fraterna amica 
 
e a chi poi 
certo  
a noi stessi 
costretti 
alla visione continua  
nella caducità stessa... 
 
ruvida l'epidermide 
nella grigia
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        Sarà  
il suo nome 
 
quattro lettere  
saldate al cuore 
per una strada 
a me sconosciuta 
 
o sarà infinito 
la sua eterea  
presenza impalpabile  
da non poter  
che gridare... t'amo 
 
o forse il sogno 
in elevate vette 
stagliarsi al
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          | O simil Dea 
ad alcuno gli scudi 
nel donare 
i tuoi favori 
 
a me rimandi 
i fasti 
che le note tue 
han protetto 
nel bronzeo lignaggio 
 
e tu 
mia
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