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♦ Michelangelo Cervellera | |
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Maria Carmela Dettori 66
Le 37 poesie di Maria Carmela Dettori 66
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Ti racconterò di me
in una fresca e stanca sera di fine estate,
quando le cicale cantano
l'ultima canzone e i grilli attendono
le prime piogge fredde d'agosto,
seduta con te in veranda sul gradino.
Ti parlerò di campi profumati,
di
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Potevamo essere amici
e un giorno ballare sulla stessa pista
magari insieme sollevando un calice
per brindare a questi nostri versi
che il vento lentamente scrive e porta via.
Mi parlavi d'ascesi, ostentavi
sentieri dell'ardua ricerca del
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Non so chi sei,
non posso riconoscerti,
mi hai mostrato di te
sempre soltanto il volto,
io c 'ho provato -sai?-
a leggerti nell'anima,
ma negli occhi mi restava sempre
una copia un po' sbiadita
di un forse sospeso
in attesa di
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Era di maggio
e ti ho portato una rosa
sentivo il respiro e ti vedevo dormire,
io che rubavo di giorno
i tuoi parchi sorrisi
per fare più lieti i miei sogni infantili
ansiosa di te e di un tuo bacio.
Come roccia inviolata dal tempo
tenevi
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Sale prepotente la nostalgia di te,
come giglio della sabbia
s'erge e reclina il capo
arreso alla follia del vento
che d'improvviso e nell'ora del tramonto
turbina vorticoso e non si placa.
Me lo diceva -e non le ho dato ascolto-
la luna
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Mia tenerissima amante,
spiata bambina
tra le carezze degli altri,
non ti ho mai raggiunta
nella tua maturità.
Deriso da mio padre,
t'ho seguita implorante,
passo passo ombra di te,
non sono stato indiscreto,
sfioravo muto i tuoi
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Di te, madre, ancora mi sazio,
ancora mi nutrono
le tue parole e i tuoi sogni,
ho percorso le vie della vita
tenendo la tua mano
senza sentirne il tocco,
ombra di verità,
di semplici gesti e ideali
che mi accompagnano
nelle tracce del
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Nei vorticosi sentieri
di un amore clandestino,
negli attimi sospesi
delle attese rubate
alle ombre fuggiasche,
quando i sospiri tacciono
e l'ultima lanterna è spenta,
sale un respiro di vento
che vibra tra l'erba
alla prima
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Lo conosci il suono delle nuvole?
Quando s'attorciglian lente
tra i fili ricamati del tramonto
e nelle sere d'estate
come sinfonia silente salgono le note
rimbalzando ad una ad una sulle stelle.
O quando nelle sere d'inverno
s'addensano
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Solo l'ombra di un gatto randagio
attraversa la notte profonda,
tra olezzi ruffiani, profumo di rose
e l'intermittente bagliore
delle vetrine socchiuse,
a passo veloce cammino
e mi fermo sul ponte,
là, dove la luna sul fiume
ha il
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La katana poggiata sul cuscino di seta,
sul tatami la geisha raccoglie i suoi sogni,
ricordi lontani di bimba cresciuta che va
al suo Hanamachi con movenze di fata.
Tra danze sinuose e ventagli scarlatti,
schiava e padrona della sua
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Maria Carmela Dettori 66.
| E poi nacque tuo figlio, Maria!
Così piccolo e così giovane tu,
sognavi i suoi sogni in un futuro normale.
Ma ti nacque un guerriero,
per arma la parola contro spade sanguinarie
e un'armatura d'amore e povertà.
Pensieri
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Spengo le stelle
e accarezzo l'ombra
della tua pelle,
abbraccio il tuo respiro
mentre dormi,
entro piano nei tuoi sogni
e mi adagio
nelle maglie del tuo amore,
bianca falena di velluto
mi poso sulla luce
degli occhi tuoi socchiusi
...e brucio
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Evanescenti forme giacenti aggomitolate
dentro cesti di canne su paglia e fieno,
ferite alla flebile fiamma della candela,
nemmeno un cuscino di raso
a sostenere le onde del mare in burrasca,
nemmeno una rete da pesca
a raccogliere gli occhi
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| Ancora lo vedo il vecchio cortile
e la scala di legno poggiata al muro,
invitante devianza di giochi infantili,
l'incoscienza degli anni correva sui tetti
e sui sassi appuntiti di strade infangate.
Mia madre cuciva i vestiti dismessi
dei figli
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| Polvere e pietre sulla mia strada,
un pozzo e un'oca starnazzante,
urla di cicale e di papaveri bianchi,
di esili fili d'erba corde di violino
per grilli innamorati;
la valigia di pelle mai richiusa
che aspetta ancora l'ultimo calzino.
Ma i
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E siamo innamorati noi
fragili farfalle
in balia del vento,
canne fluttuanti
dalle instabili radici
in una terra
di pietre e sabbia.
Non so dirti
neppure parole d'amore,
so solo guardarti
senza arrossire
mentre timido accarezzi
con gli
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37 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 37.
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