Cerco,
innumerevoli stelle,
nel firmamento delle sensazioni,
che nel cielo del mio cuore,
ormai spento, non abbagliano più
Cerco,
sorrisi sinceri, nei visi degli amici,
quando ormai comprendo,
che più non sono,
illuso da un
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Mai più,
senza di te,
che nel blu cobalto del cielo sorridevi,
mai più,
una parola senza senso,
pensando
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una tavola imbandita,
di pensieri e parole,
dove il pane, l'anima defraudata,
ne divoro le bricciole,
impaziente sorseggio,
l'ultimo bicchiere di vino,
dove mio sangue si mescola,
ad un discorso non compreso,
mal interpretato,
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Sento i sogni,
che in un vago momento,
s'aggrovigliano a me,
in un perverso gioco
mi fan dimenticare,
la tua lontananza,
non è una diatriba,
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Un rantolo dal profondo,
smuove le viscere
d'un vulcano, che s'eppur dormiente,
vigila
Nell'ardor che sorge,
s'appresta all'attenzione,
preoccupato, attonito
l'animo mio
Spoglio come rami,
di foglie ormai sciupate,
vento
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Nell'analisi dell'ovvio,
perdo mie speranze,
raccolgo mie spoglie,
sospirando m'infrango sulla verità
Come
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Sento quel profumo,
sublime,
d'ebano bagnato,
dove le foglie caduche,
me ne facevano ricordo,
di te,
appassionata su di me,
di spasmi
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Rivedo mie sembianze,
ombra gioiosa,
che giocherella con fasci luminosi,
impalpabili nell'anima.
Gradevole,
odore acre, che inonda le strade annebbiate
della vecchia città,
mescolata, in un imbarazzante umidità,
dove le campane
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Gioiosi sentimenti,
vorticosi,
circondano lapidi di pensieri,
dimenticati
nell'oblio del
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M'inquieto nel tuo sguardo,
mi perdo nelle vie della menzognia,
più amara,
più vera,
che 'l tuo astratto cinismo m'incute,
non voglio patir più,
le pene d'un vecchio ricordo,
le angosce di quelle sere,
abbandonata,
senza
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M'infrango,
contro il mio destino,
come onde sugli scogli,
così amaro 'l sapor della vita,
che m'accascio accovacciato,
tra le braccia addolorato
Non pensarmi,
per favore, non dipingere il tuo cielo
con colori arcobaleno,
quando
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Invia un messaggio privato a ChristianMatFra.
Selciati assai bui,
visione di luce annebbiata,
dove forme irregolari,
si propongono in gruppo,
le mani mie ne suscitano sensazioni,
alla mente e al cuore
Fingo d'esser balordo,
ma me ne accorgo,
nel bagliore filtrante,
che nell'anima mia si
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Nella mia mano,
sento la forza palpitante dell'estro,
che fuoriesce con estasi,
s'accinge a preparare i polsi
Nel dì e nella notte,
non so se calma siederà al mio fianco,
ma fierezza e sincerità saranno con me,
le
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Non sento che l'onde marine in tempesta,
bruciare come foco del focolare,
che senza pietà alcuna, soffocano
le membra mie illuse,
della mia passione il ricordo.
Fa si che la gioia non precipiti,
nel furore tuo arrogante,
che mi
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Se fossimo soli in questo Mondo,
dove la luce del sole non sparge la vita,
dove cumuli di sentimenti non pervadono i cuori,
dove il sonno non sopisce le anime,
e lo scherno perisce,
un dì ci pensai.
Che sarebbe la vita nell'illimitata
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Goccia su goccia,
giullare, trasuda d'angoscia
al respiro perfido,
come giunchi si piega,
sopportazione, s'affievolisce
all'arricchir di sguardi famelici,
dal cilindro, conigli bianchi non più
se non serpi incandescenti,
divoratori
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Oh vita, vita mia
alcun desiderio, ormai enunciar per te potrò
alcun sesterzo,
alcuna seta che possa ricoprir tuo orgoglio,
tessuta da mani maestre.
Non v'è carrozza che possa
sopportar tuoi calzari immacolati, è
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Come vento m'avvolgi,
su quella seggiola,
dove sulla riva,
rimiravo il lago
Dolce nebbia pure
m'avvolge di mistero,
il cuore mio zingaro,
che al primo anfratto si nasconde
Nubi spoglie di pioggia,
si sciolgono al tuo sguardo,
che sangue
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M'inondi del tuo sapere velenoso,
ignaro della sapienza maleodorante,
che sfocia dal tuo proferir parola,
ogni respiro rendi pesante
come nei polmoni l'aria,
che congela inesorabile l'esistenza,
rarefatta nella stanza,
dove l'unica
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Figlio della solitudine,
ormai perso,
mano nella mano procediamo,
con le orme indelebili del passato...
Impronte,
lasciate sul tuo viso,
che non sorrideva ormai più,
di cera, si scioglieva al mio respiro,
cercavo l'anima tua persa,
ma
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