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G Mirra
Le 155 poesie di G Mirra
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Il Silenzio insegna a tacere.
Come le bianche ninfee
che crescono sul mio corpo.
Delle mute parole dei loro petali
ho coperto le pagine della mia vita...
Incantesimi e lacrime di luna.
Delle perle degli oceani
non ho avuto più sentore.
E le
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Un giorno anch’io lascerò la mia voce
tra le tante voci del vento.
Fischiettando di ramo in ramo,
di foglia in foglia.
Tra le tegole dei tetti
e la bruma fitta sul mare.
Riposerò sui fragili fili d’erba
per poi ricominciare.
Di goccia in
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Ode alla Luna Calante.
Quando è piena, sale in alto come una Regina.
Ode a quella crescente,
Selvaggia, innocente, tangibile come la notte.
La mia anima cavalca le stelle.
Spilli d’argento
su chioma corvina.
Dalle bronzee labbra,
Luna Nuova,
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Odore di buccia di mandarino
brucia sulla stufa accesa.
Pillole d’infanzia.
Sulla madia, il pane fresco è li che lievita.
Madre, i capelli in ordine,
lo sguardo pulito.
Le estati al mare mi hanno abbandonato.
Non ho più la tela immensa del
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Come ogni anno aspetto il momento per rivederti.
Per stare con te. Vivere con te.
Conto i minuti, i secondi, le ore, i giorni, i mesi.
Aspettando il giorno in cui ti rivedrò.
Per scoppiare di baci, parole, risate, tra le tue braccia.
Per immergermi
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Pelle di serpente, la mia.
Cambia colore ed espressione,
forma e dimensione.
Carne d’argilla di Poesia
di vento e tramonti, albe ed orizzonti.
Canto l’Amore con in mano la Morte.
Scrivo del dolore e negli occhi
i vetri rotti della sorte.
Come
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Sento il tuo respiro, Amore mio.
L’odore del muschio tra i capelli.
Quando sorridi, quando dormi
il tuo cuore mi da il coraggio
del sole e del mare.
Nel tuo respiro, dolce Amore,
lascio trasportare me stesso
di spiaggia in spiaggia, di isola in
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Ho bisogno di un sorso d’infinito.
Disteso inerte sull’erba bagnata
di perle di rugiada disseto le mie labbra.
Ed in
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Vile veleno che strisci di soppiatto.
Vile anima deturpata dall’odio.
E’ l’invidia che sibila e sputa.
E’ la rabbia che ruggisce
anche quando sembra muta.
Dietro sguardi dolci e parole di miele.
Dentro abbracci finti e rose immacolate.
Volgare
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Questo Amore, grande come il mare.
Immenso nel sapore.
Questo Amore.
Questo nostro splendido Amore.
Avrebbe bisogno di un po’ di sole.
Fiori d’aprile e cielo di marzo.
Arance mature e cristalli di quarzo
d’arcobaleni e lieve pioggerella.
Ma
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Buio è l’oceano.
Freddo e buio il fondo, di corrente in corrente.
La luna nuova gira su se stessa
come una ballerina ed una strega.
Intorno all’altare del potere,
magia e mistero dietro i sette veli.
Nessun mortale ne conoscerà la fonte.
Sfugge
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Un granello di polvere pieno di silenzi,
riflesso nello specchio
attaccato al muro.
Come la goccia d’acqua
gravida della sostanza della vita,
va incontro
ai tramonti di rosmarino.
Li dove riposano i miei Avi
tra le viole e le rose
ed i
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Il tuo nome.
Il tuo nome.
Un profumo che si scioglie sul viso.
Il tuo nome...
Una nota fantastica
che fa vibrare il mio universo.
Nel tuo modo.
La tua direzione.
Mi lascio trasportare così come sono.
Ovunque tu sia.
E’ l’Amore. E’ la
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Ho sempre capito di avere una vita difficile.
L’odio ed il disprezzo l’ho conosciuto molto presto.
E’ così che le colombe diventano corvi
e un cielo stellato, il coperchio di una bara.
Non c’è niente che scorre sui fili d’erba.
Niente da vedere.
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Silenziose stelle.
Fiori di luce sbocciati dal niente.
Riflessi nascosti nelle pieghe della notte.
Trattenete i nostri sogni
come perle nel filo.
Staccatasi la luna dai piedi del mio letto.
Solitaria mongolfiera
dalle corde d’avorio.
Una
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La nostra casa
immersa nei capelli della primavera,
gioca con rondini e farfalle.
Sbadiglia al sole del primo mattino
tra l’erba fresca ed il trifoglio.
Non andar via da lei.
Il sole si spegnerebbe in un attimo.
La rugiada non bagnerebbe più
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a G Mirra.
Sotto le coperte, i nostri boschi
si staccano dal suolo.
Raccolgo le tue radici nelle mie.
Foglie su di noi.
L’autunno che tu ami tanto
ed io l’inverno.
Rivoli d’acqua lungo i nostri fianchi.
Sulle ossa di selce.
Dormiremo insieme.
Sogneremo
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Va e viene un urlo di carta.
Traiettorie parallele nell’arcobaleno.
Le navi tornano dal mare al porto.
Vele bianche si spostano come foglie nel vento.
Raccolti fiori recisi dal gambo.
Corolle ed aurore dai fianchi stretti.
Le mie labbra rose
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Chiudi gli occhi, Amore mio.
Ho piegato la mia anima come una lastra d’acciaio,
dal peso dei nostri destini,
su di me.
Rotolando sui fianchi verdi
delle ombrose montagne.
Sbattendo i piedi nei rigogliosi ruscelli
del mio sangue, raggrumato tra
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Vecchi pini dormono sogni d’inverno.
Specchi di bronzo sono i tuoi occhi.
Specchi senza cornici.
Cerchi di pietra intorno alle iridi.
Cerchi d’acqua e pietra.
Ed io ancora a cercarti. A cercarti dove ti ho perso.
A perderti dove ti ho
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Attaccato al mio ramo,
il mondo è diverso.
Guardo a testa in giù.
Il cielo diventa terra. La terra cielo.
Il mare, nuvole azzurre che si muovono
ed onda su onda
il mio vestito di bruma cambia.
Vieni qui anche tu.
Ho legato un’altalena per
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Fantasmi di cartone ridono con bocche di cianuro.
Cielo plumbeo pesa grave sul respiro.
Sguardi di cemento
strappano lembi di carne dalle ossa.
Ho chiuso la porta a chiave
per non far entrare neanche l’aria.
Legati i capelli con nastri di
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Ed ancora una notte di foglie e stelle impazzite.
Il dolore si sceglie i fiori più belli.
Preferisce le ore dai tratti crudeli.
Mostra il sorriso di bianco perlato.
Un piccolo sole nasce dal buio.
Portato in grembo per tutto il suo tempo.
Un dono
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Piccole dita di stelo.
La voce di una farfalla in volo
sa ancora parlarmi d’amore.
Capelli d’aquila grigia.
Mi lasci ogni volta senza fiato.
La mia chitarra di legno chiaro
suona il suo spartito segreto.
Vedi i cavalli come galoppano
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Proverò a cercarti ancora.
Nei miei deserti di cielo
non ci sono più nuvole.
Sono una duna mobile
che inventa la sua forma.
Eppure son qui accanto...
I miei ricordi vanno via da me.
Amore, Amore...
continui ad ingannarmi da dentro quello
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Mi tradirai ancora...
Di sole e di pioggia le tue dita.
Il mio nome
riecheggerà nella tempesta.
La stessa che mi scava le ossa.
Nuvole di cemento litigano tra loro.
Grotte profonde urlano
l’amaro del silenzio.
Parole tremano
di pelle
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Non ridere delle mie rose rosse.
Non ho mai visto il loro sorriso
dal rosso lamento.
Punte dei piedi su boccioli dischiusi.
Passi nella notte
come un cigno nero.
Etereo fruscio, quasi un accenno.
Quando si ama, si muore e si rinasce.
Le
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Guarda la luna come si lascia accarezzare.
Cade la sua anima d’argento sull’oceano.
Da qui, sussurro il tuo nome
come un violento terremoto.
Mi scuote la mente.
Non posso farne a meno.
Pesci colorati mi passano accanto.
Alghe verdi si
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Più in là, verso il buio.
La mente si accende di quarzo.
Scintille scoppiano negli occhi.
Le ombre, girano intorno.
Crepe sulle dita.
Il mio viso affiora.
Sfumature d’ametista
come uno sconosciuto fantasma.
Mi interroga. Mi
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Pallida Chimera, in fondo al buio.
Non illumina la luna
il tuo volto di cera.
Il fumo di una sigaretta
come nebbia fitta;
divide il presente
dietro un vetro opaco.
Ho scelto colori bruciati
da un amore caduto
in fondo ad un silenzio
sul tuo
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155 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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