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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Settembre 2025 |
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Tonia La Gatta
Le 452 poesie di Tonia La Gatta
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Già piccolina ti chiamavo ‘Nzì
un dono del mio nonno musicista
eri un violino certo un po’ speciale
perché tra i tuoi difetti eri normale
né Stradivario nemmeno un Paganini
anonimo ma adatto a noi bambini.
E ‘Nzì
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Il topone la scelse come amica
era la sua piccola formica
felice di servirla da badante
prima che diventassi una gigante
ed ogni notte sopra il suo lettone
veniva e le cantava una canzone
sempre diversa anche un po’ speciale
con note ben cucite e
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Perdonami se il dubbio mi attanaglia
ed il mio credo ha freddo sulla paglia.
Perdonami dei giorni senza fede
se questa bocca muta più non chiede
e non bussa con forza a questo cielo
e brancola nel buio del suo vangelo.
Perdonami se questa
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Piccola luce
fiamma del creato
favilla che il mio cuore
ha conquistato
immensa come il cielo
e più del mare
perla che brilla sempre
e mai scompare
tu che cancelli il buio
monachina
e accendi la mia vita
ogni mattina
sorreggimi
con
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Agave la splendida
mi prende per le mani
seguendo coi suoi occhi
i sogni dei gabbiani
sull’acque e le sorelle
carezzano il suo corpo
serenamente cinto
nel mare azzurro tinto.
Climene non ha fretta
e torna nel suo porto
col fiato alquanto
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Torno con voi
e ridivento mare
con la valigia
del mio tempo andato
sopra quest’onde
pronte a governare
a rinverdire
questo sogno amato.
Torno con voi
onde del destino
in questo andare in alto
e ritornare
col fiato corto
appeso a questa
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Inutilmente parli a questo muro
coi toni vivi accesi
ma è sordo e non risponde
e cieco ti rimane e senza sponde.
Inconcludente conti di sprecare
la vita e i suoi sistemi
ma l’oro non ti basta
e si trasforma in turpe
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 | Io vivo stanca... mente sulla strada
sprecando i giorni miei
e il mio presente
col volto ricamato dal destino
col corpo pronto all’uso
a tarda sera
oppure quando l’uomo bussa piano
per non sentire i tocchi della mano.
Io corro vana... mente in
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 | Voglio una notte d’agosto inaspettata
dal mare sopra i monti giù in collina
che duri fino a quando vien mattina
in questo cielo rosso mio d'annata.
Voglio una notte fresca e squinternata
ben degna di una folle signorina
seduta con la luna
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E' proprio Melusina a governare
la festa sulla terra in faccia al mare
tra canti suoni e gocce di rugiada
bruciando coi tormenti suoi di fata.
Notte di San Giovanni e di avventura
notte di nuova vita e sacrifici
con Glinda che prepara il suo
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 | Nascosta dentro gli occhi color malva
la vita mia di donna chi la salva?
Non sai che il vento soffia irriverente
tra queste gambe persistentemente
e naviga nel cuore o nella mente
legato al mio tormento tra la gente.
Nascosta dietro i veli
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Puoi dire ciò che vuoi
e ciò che credi
ma il tempo mio è segnato
se lo vedi
su queste rughe
splendide vetrine
in cerca di tempeste
e di rovine
e se lo sai
afferra il mio pensiero
dammi una storia lunga
senza fine
e
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 | Sto con la luna pallida di maggio
a fare quattro passi tra le stelle
con stretto tra le pieghe il dio ribelle
legato a questo cuore e al tuo messaggio.
Sto con la luna limpido ancoraggio
col vento che mi inalbera la pelle
nel raccontare al cielo
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Sotto la luna
sotto queste stelle
con le mie labbra
sopra la tua pelle
un suono strano
sogno nella mano
sale di vita
che al piacere invita
per dare tutto
seme fiore e frutto
mentre i tuoi passi
piccoli sui sassi
vengono e vanno
non senza un
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 | E’ il palpito che c’è
tra i nostri sguardi
rapiti dall’incontro
dei ritardi
che presi dalla smania
del presente
si cercano nel tempo
e nel già dato
e basterebbe poco
al mio peccato
per completare in alto
il volo atteso
da quando condannato
a
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Ti basta un niente
per gonfiare
il mondo!
Tutta quell’aria
che ti porti
dentro
la svuoti
in una volta
e in men che dico
sarà un’enorme palla
degno amico
con quella tracotanza
di bandiera
che sai spensare
con civetteria
e un
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Tonia La Gatta.
E se la notte è femmina
non vive in casa mia
e dato che è un mistero
avrà la fantasia
di dare un volto al cielo
che muto in quel momento
non dice una parola
nel vuoto che non sento.
E se la notte recita
la lascio
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Ciarliera damerina
sospirosa
sei stata la mia spina
senza rosa
un bianco sporco
un po’ tendente al grigio
con mezzo volto sfatto
e impreziosito
dal tuo agitarti dentro
senza invito
e appena il giorno
si è affacciato
scialba
te ne sei
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Regale
non reale
ma regina
di questa terra antica
pellegrina
col tuo profumo
avido di vita
anima e cuore
di vera gioia
limpida e infinita
che mi accarezza a maggio
in ogni dove
con le sue ali
candide e splendenti
tra i rami il cielo
e i
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Sfavilli nel cielo
profumo regale
tu segno deiscente
di calda speranza
altissimo incanto
tu note e rimpianto
mia dolce fragranza.
Sfavilli di bianco
splendente di vita
tu spirito e cuore
ricordo inebriante
di giorni di gloria
tu terra di
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Mai sazia mai domata assatanata
con Scilla che assai ingordo mi divora
in questo mare immenso del piacere
ed io che sono un’anfora da bere
mi sfianco dietro i tuoi comandamenti
che contro il sesto spara emendamenti.
Assatanata mai domata e
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Oltre il tempo del male e degli inganni
sul volto di chi spera nei suoi anni
io leggo quell’essenza mai sopita
che mi
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Diciotto con negli occhi il mio domani
diciotto con la scelta da fissare
diciotto come vela in mezzo al mare
volendo e non sapendo dov’è il porto
col fiato che già sembra troppo corto.
Diciotto con la fretta mia del cuore
diciotto
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Amica mia
amica di una vita
io porto dentro come una ferita
la dolce orma viva e sempre accesa
del giorno in cui sei stata una sorpresa.
Amica mia
amica vera amata
gioiello di un’attesa intemerata
passione senza fili e senza inganni
hai
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 | E cado
in questo pozzo di parole
di sguardi
e di mutanti sentimenti
con l’anima
che a pezzi
e indispettita
si adagia mollemente
sull’uscita
convinta che la magica poesia
conosce e non per caso
quella via
che porta dentro un sogno
mai
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Nell’anima se c’è
è in abbondanza
e sette
più le note da inventare
mi capita con arte
di volare
con cento ali
ricche di mistero
e se lo faccio
non mi sembra vero
e mentre il mondo gira
e va in rovina
la musa mi
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Se fosse la paura a dare amore
non rischierebbe baci ma tormenti
avrebbe da lenire i suoi lamenti
con l’acqua depurata dal dolore.
Se fosse di paure il nostro viaggio
avrebbe i punti torti del ricamo
cucendo con il petto di un Adamo
sul ventre di
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Paura di perderti
col nuovo giorno da ricostruire
legato a un altro inizio e al suo finire
per questa maledetta mia ossessione
che mente indubbiamente alla ragione.
Paura di non averti
di combinare a tempo il sentimento
col vuoto che si sbatte e
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E’ un mondo sai di carta
e di cartone
con cento mille mani
e un re leone
interamente vivo e colorato
con fiori gialli rossi
di lillà
col vento che li porta
qua e là.
E’ il nostro mondo
fedele a una canzone
col gatto
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Il mio sorriso è un’arma inesplodente
che genera ridenti tentazioni
il giusto contrappunto alle occasioni
per dare a questo volto un pretendente.
Il mio sorriso credo diligente
alberga nei tuoi occhi e tu supponi
che viva solo sopra i
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452 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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