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Tonia La Gatta
Le 452 poesie di Tonia La Gatta
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Ti voglio non lo so perché ti sento
e il mondo in questa alcova
si arrende alle tue mani e resta acceso
e non conosce freni e pentimento.
Ti sfamo con la carne ed inatteso
tu giungi nel silenzio
e a tocchi spendi il mio coinvolgimento
nel
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“ Donnina in rosso dolce Cappuccetto
che passi per la selva per diletto
raccontami la storia tua e del lupo
della vecchia nonnina e del dirupo.”
“ Ascoltatore giovane e distratto
io sono un sogno piccolo e un po’ matto
della boscaglia nera
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Rosso era il cielo
magenta l’orizzonte
carminio il suo terreno
malva i cespugli
incarnate spine
porpora i tronchi
borgogna tutti i rami
scarlatti fiori e foglie
e bene in vista
pronti a risaltare
nella foresta rossa
dove i cuori
bruciati
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 | Lo sento chiuso in gabbia
costretto a navigare sempre a vista
sopra un sentiero antico già segnato
tra il sole e il bue muschiato.
Lo vedo rinverdire
sul volto di una bimba addormentata
nel cielo al buio dietro una farfalla
col cuore
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Che mondo io sarei
se non ci fossi tu
se non rubassi il tempo
legato alla speranza
capace di affidarsi
a questa concordanza?
Che mondo io varrei
se non volassi più
con ali immacolate
donate a questa stanza
per essere sul serio
la
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E’ in fondo al mare
azzurro celestiale
finestre di smeraldo
in madreperla
il pavimento
candido di neve
e intorno quella vita
te compreso
in basso in lungo e in largo
in alto esteso.
E’ come il mare
tra l’onde
e le tempeste
avanza e
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Era una casa piccola così
viaggiava su un binario notte e dì
felice di vagare per il mondo
col suo gustoso e lieve girotondo.
Era così piccina che finì
ad essere famosa e il giovedì
suonava un valzer lento in
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Prima eri blu
amico ma distante
felice di poterti dare un giorno
col suo profumo terso
e tanto allegro
che si scioglieva in canto
fresco ed intenso
offrendo le occasioni
e le carezze
a spazi vivi
in quella immensa gioia
rifrattivi.
Adesso
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 | Sono le pagine che il vento
ha un po’ ingiallito sulla bianca tela
legate ad una storia che rivela
il tempo del mio primo giuramento.
Sono le pagine che sento
girare nella mente che mi svela
quel tuo sistema dell’antica mela
passato a uno
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 | Io credo di volare
sopra il mondo
sopra la gente
ben fiera
del mio essere
una donna
felice
della grande ostentazione
con la superbia
alimentata a fuoco
nel più tremendo
e scopiazzato gioco
qui tra la folla
al nulla suo votata
coi
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Son qui
votata al tempo
e alle sue spire
al dente avvelenato
dell’orgoglio
che batte attentamente
sullo scoglio
di questa vita a due
morta e rinata
con tutta la passione
rimandata
a tingere di rosso
mani e cuore
che fieri del coraggio
e del
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A questa Italia mitica e divina
io scrivo senza essere regina
con le parole semi di una vita
che è in gara dal due giugno ed è in salita
col voto delle donne ed altrettante
le madri le sorelle e le non sante
capaci di lottare col
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 | Io certamente pazza
non lo sono
seguita dal tormento
e del frastuono
di questa testa molle
inadeguata
coi verbi manomessi
dall’andata
e i miei difetti
sono vari e tanti
che te li stendo
ai fili degli istanti
che passo insieme a te
e in
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 | Così diceva il tempo alla mia vita
“Tu parli all’infinito e non hai soste.
Mi sembri un prontuario di risposte
il calendario senza via d’uscita”.
Così mi son svegliata margherita
coi petali inzuppati di proposte
con cento porte
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Vagabondando il sogno mio si accende
nel circo del miracolo bambino
e tutti in gruppo il grande ed il piccino
si affannano e il volo si distende.
Gironzolando magico pretende
i passi ardimentosi a lumicino
nel salto immaginato sbarazzino
che
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 | In volo
la mia anima
coi suoni
trascende con le ali
nubi e tuoni.
Distesa
nel suo essere mistero
nasconde dentro un falso
un sogno vero
unito vagamente
ad un suffisso
che passa per il vuoto
a un vasto abisso
e nel legare a vite
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Tonia La Gatta.
 | Madre che sei
terra seme e vita
di questo guasto mondo parassita
sospeso tra le mani dell’oblio
che succhia il sangue amaro del destino
convinto d’esser nudo e piccolino.
Madre che dai
la linfa a questa vita
con la sapiente aria tua
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Mal’anima la tua
perché l’amore
te lo nascondi bene
e il suo colore
è così nero
che notte con la notte
non distingui
e dato che sei un muro
non potrò mai spezzare
il dolce incanto
che tiene stretti
a cuore
il riso e
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 | Anima e cuore forse son fratelli
briganti della vita ma monelli
legati da fantastiche catene
che spezzano se accesi da quel sole
gigante colmo d’ogni sentimento
capace di bruciare in un sol fiato
il desiderio arreso e governato
dai lacci degli
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Di certo me la suono non la canto
con questa voce fragile bambina
sottile come il filo del rimpianto
con il suo verso caldo ogni mattina.
Mi avvolge e mi conforta dolcemente
melodica passione persistente
Lei naviga nel tempo mio assetato
di
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 | E scorre la tua vita scivolando
armonica non so ma qui la sento
ariosa nella danza e ben capace
di dare al cuore note da concerto
su questo cielo aperto
con la preziosità di un pentagramma
che mi racconta con la sua mandola
i giorni tanto
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Io nuvola tu sole
e voi baleni
scintille colorate
e avviluppate
nel grande cielo azzurro
della vita
coi sogni e con gli affanni
da affrontare
in questo immensamente
vasto mare
tra i flutti e le tempeste
e i giorni ameni
di un solo arioso
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 | Io canto la famiglia e il suo profumo
quell’essere più semi di una pianta
coi dolci frutti di una fede santa
e petali raccolti in un sol grumo.
Io adoro la famiglia e in lei mi impiumo
e il suo candore serico mi ammanta
mi avvolge mi
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Sei l’altra
la mia forza
viva e assente
in questo viaggio
a cento
a mille
a tanti
col volto rassegnato
e i naviganti
sperduti
in questo mare
sconfinato
con sette miliardi
di occasioni
che incontri
ogni mattina
appena è giorno
e
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Io mi affanno senza dare
Tu continui a non contare
Egli crede in un accordo
Noi parliamo al cielo
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Il buon Gesù da Dio a noi mandato
offrì se stesso all’uomo in sacrificio
e cancellò l’antico
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Io credo in te
nel candido viaggio
che segnerà il mio ultimo confine
bruciando col suo amore il male oscuro
e spegnerà l’orgoglio il dì futuro.
Io credo in te
l’originale meta
col corpo che riprende la sua forma
e
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 | Ancora col tuo amore mi sorridi
da questa croce magica assassina
con la tua fede figlia mia divina
a cancellare il sangue e i tanti gridi.
Ancora nel silenzio i miei dissidi
mi parlano dell’alba ormai vicina
col tuo chiarore dietro la
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 | Rosa o veleno io ti piango addosso
sorpresa dal tuo vento in copertina
felice di quell’essere regina
modello di un suadente paradosso.
Veleno o rosa oltre più non posso
essendo che la vita in cartolina
correggerà la faccia la
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 | E tutto è stato scritto sulla faccia
col vento della mente che minaccia
di caricarmi addosso il tuo passato
ristretto come brodo riscaldato.
E tutto mi somiglia e cambia aspetto
coi frutti innominati e ti prometto
per questa disusata
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452 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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