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Rita Zito
Le 47 poesie di Rita Zito
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Ancor duole la ferita
dopo la ria sconfitta,
e nell'impari partita
resta l'anima trafitta
da crudele freccia
che dall'alto scocca,
nell'anima una breccia
e il cuore il fondo tocca.
Si, tutto sembra perso,
non tutto però è
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Saldamente legate
da invisibile filo,
una appresso all'altra,
perle rare e lucenti
ad abbellir la vista
e fascinar lo sguardo.
Passo che segue passo,
or per anguste vie
tra ripide salite,
or per ampie strade
tra fertili pianure,
ecco che si
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S'aprono e chiudono
cancelli come scrigni
di gabbie dorate
o di esili forzati.
Porte blindate
a protegger vite
o vacui tesori,
tra giri di chiavi
e stringhe segrete,
sofisticati sistemi
d'effimera sicurezza.
Liberi siamo
di vivere
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Nel vivido azzurro
d'un mattino di maggio,
lì dove ieri il sole luceva,
sospinto da canuto vegliardo
va un bianco gregge, scomposto.
Sulla volta celeste,
a caso intrecciate
da invisibile mano,
pennellate di soffice bianco
arabeschi van
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C'è sempre una spietata guerra
da qualche parte su questa terra,
perenne lotta tra male e bene,
che lega i sogni con le catene
fatte di odio e d'indifferenza,
di occhi chiusi alla sofferenza.
Son cuori aridi più del deserto,
che ai
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Tante cose, ammetto, non capisco
ma ancora un po' ed ammattisco:
son qui da oltre un'ora ormai
di fronte a te seduta, e cosa fai?
Non mi rispondi e non comprendi,
sì che ho pazienza, ma che pretendi,
le ho provate tutte
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Dicono che un'anima
voi non l'avete,
a voi non è data
questa possibilità.
Ma io vi guardo e vedo,
vedo che se son felice io
gioite insieme a me,
se son triste invece
vi rattristate come me.
Se sono stanca
e mi fermo a
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Coltivo rose nel mio giardino,
le stesse che amavi tu un tempo,
rose gialle, nere e color lillà.
Le innaffio, le irroro, le poto,
le difendo con cura
e le foglie accarezzo.
Goffamente le mie mani inesperte
imitan le tue, sapienti e
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Mi scalda piano il cuore,
tra i colori e i profumi dei fiori,
questo sole che alto nel cielo
dell'immenso l'azzurro percorre
e genera nella mente pensieri
inondati di luce diffusa,
e mi figuro accecanti scenari
di spiagge assolate e luccicanti
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Se prendessero forma i pensieri
sarebbero fili d'erba nel prato,
di rugiada bagnati al mattino,
scaldati dal sole e dal vento cullati.
Se prendessero forma i pensieri
sarebbero fili d'inchiostro intrecciati
a disegnar su pagine bianche
parole che
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Che pensa del silenzio il mare
mentre è solo a meditare,
increspato specchio che riflette
un cielo gonfio e cinereo
fin dove l'orizzonte incontra,
l'abbraccia e si confonde?
Che pensa della bruma il mare
lasciato solo a tremare
nel
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Rita Zito.
Volteggian nell'aria note stonate,
mani inesperte alquanto impacciate
rincorrono il do, il re, fino al si
in un crescente e stridente acuir.
Poi, d'improvviso, invertita la rotta,
scendono gravi i toni, quasi una lotta
tra note che salgono e
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Ho aperto ieri un cassetto
pieno di pagine ingiallite,
sgualcite un po' e imbrattate
d'inchiostro ormai sbiadito.
Vi ho letto pensieri in volo
fuggiti via senza controllo
e adagiati sulle complici note
da una vecchia radio diffuse,
mentre alla
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E' bella la mia terra,
accogliente e gioviale,
distesa tra due mari
nell'afa estiva a sonnecchiare,
tra allegre cicale e canti di grilli;
è bella da vivere e da sognare,
e bella da ritornare.
Soffice tappeto verde
su cui affondare
i
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Solitaria spettatrice, stasera,
tremule e luccicanti trame
sciorinate nel cielo ammiro.
Sento appena sul viso
il freddo e lieve alito
del cosmo che respira
e nella quiete sua eterna,
sospinta, io m'immergo,
e nel silente mare
m'annego.
Come
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S'infiltra, pregnante, e s'adagia,
arrogante s'insinua e permane
la coltre d'oltraggioso silenzio
che doloso dall'alto discende
sulle mezze e sulle false verità,
su dubbi, complotti e inganni,
su tragedie, stragi e sciagure,
su sogni
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Quel filo sottile tra le mani,
sospeso tra ieri e domani,
scivola via tra abili dita
e s'intreccia ad arte la vita.
La matassa lenta si sbroglia
per chi va e per chi non ha voglia,
e se una maglia talvolta sfugge
l'anima e il cuore si
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E' acqua di fiume che va lontano,
da sempre inesplicabile arcano,
questa vita che ti sfugge, breve,
come al sole si scioglie la neve.
E' nato con te e con te finirà
ogni presente che passato sarà
e scivolando dalle tue mani
lascia
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Si fermerà questa triste logora giostra
che vorticosa ti stringe e ti prostra,
girando crudele e ancor più impietosa,
sorda al tuo strazio e senza posa.
Vecchio carillon, noiosa stonata litania,
che incespicando ancora tira via,
e tu
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Eccolo il nostro mondo
così bello e pieno di vita,
zolla preziosa nell'universo
splendente come azzurro diamante,
destinato al potere di alcuni
che riservano a pochi il bene
lasciando agli altri il male.
Quegli altri vagano,
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47 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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